Stavo riflettendo sulla scelta di un meccanico che ha deciso di dedicarsi alla riparazione di moto sportive come fa il mio ?mecca? di fiducia.
E' evidente che questo meccanico, prima di decidere di fare questa scelta professionale, ha avuto modo di riflettere sul valore di questa scelta e di confrontare il valore di questa scelta rispetto ad un altra.
Ho provato ad ipotizzare che abbia deciso di fare il meccanico anzich? prendere una laurea perch?, una volta presa la laurea, la stessa pu? valere meno professionalmente di quanto non valga imparare bene il mestiere di riparare moto di pregio.
C?? stata quindi una specie di analogia tra questa scelta iniziale del mio meccanico e ci? che i tedeschi chiamano Weltanschauung, cio? la donazione di senso alla propria vita.
Comunque il mio meccanico - una volta deciso di fare questo lavoro ? ha dovuto impararlo per bene: avr? dovuto andare a bottega da un meccanico pi? esperto, imparare da quest?ultimo come si fa il lavoro; poi si sar? messo all'opera anche lui facendo delle riparazioni; avr? imparato le tecniche, cominciato ad assemblare e adoperare gli attrezzi.
Gli attrezzi sono il cacciavite, la chiave inglese, la sega (no la sega no?), il martello ecc..
Essendo un bravo meccanico, a un certo punto si sar? messo a riflettere sugli attrezzi che adopera. Si sar? chiesto, presumo, se per caso non avrebbe riparato meglio le moto modificando in qualche parte alcuni degli attrezzi o utilizzandoli in maniera diversa. E poich? ? geniale (adesso le mie lodi sono sperticate), addirittura avr? inventato qualche nuovo attrezzo per intervenire sulle mie moto (non le vostre ovviamente).
Il mio meccanico forse non lo sa, ma nel momento in cui ha fatto questa momento di riflessione sugli attrezzi che adopera, si ? elevato a filosofo; con tutto il rispetto per i filosofi o presunti tali.
Perch? vi dico questo? Perch? ? chiaro che mentre il mio meccanico pensa ai suoi attrezzi, a come modificarli, non ripara le moto.
Riflettere su come fare diversamente il suo lavoro gli consente (mi sembra di essere il Berlusca?) in seguito di fare meglio le riparazioni. Nel momento in cui non ripara la mia moto, ma riflette sui suoi attrezzi e su come fare diversamente il suo lavoro, si potrebbe dire che fa della filosofia sulla meccanica
In questo caso intendo la filosofia come: riflessione di qualcuno sopra il lavoro che sta svolgendo. E' chiaro che la meditazione su questo lavoro non ? il lavoro stesso, ma piuttosto qualche cosa di molto importante per il lavoro, perch? la riflessione sugli attrezzi gli potrebbe permettere addirittura di fare meglio le riparazioni.
Al che si impone una domanda ed una riflessione. La domanda ? se anche il vostro meccanico ? un filosofo e la riflessione ? la seguente: perch? taluni guardano con sufficienza a certi lavori quando ogni lavoro ? a mio modo di vedere di alto rango??
E' evidente che questo meccanico, prima di decidere di fare questa scelta professionale, ha avuto modo di riflettere sul valore di questa scelta e di confrontare il valore di questa scelta rispetto ad un altra.
Ho provato ad ipotizzare che abbia deciso di fare il meccanico anzich? prendere una laurea perch?, una volta presa la laurea, la stessa pu? valere meno professionalmente di quanto non valga imparare bene il mestiere di riparare moto di pregio.
C?? stata quindi una specie di analogia tra questa scelta iniziale del mio meccanico e ci? che i tedeschi chiamano Weltanschauung, cio? la donazione di senso alla propria vita.
Comunque il mio meccanico - una volta deciso di fare questo lavoro ? ha dovuto impararlo per bene: avr? dovuto andare a bottega da un meccanico pi? esperto, imparare da quest?ultimo come si fa il lavoro; poi si sar? messo all'opera anche lui facendo delle riparazioni; avr? imparato le tecniche, cominciato ad assemblare e adoperare gli attrezzi.
Gli attrezzi sono il cacciavite, la chiave inglese, la sega (no la sega no?), il martello ecc..
Essendo un bravo meccanico, a un certo punto si sar? messo a riflettere sugli attrezzi che adopera. Si sar? chiesto, presumo, se per caso non avrebbe riparato meglio le moto modificando in qualche parte alcuni degli attrezzi o utilizzandoli in maniera diversa. E poich? ? geniale (adesso le mie lodi sono sperticate), addirittura avr? inventato qualche nuovo attrezzo per intervenire sulle mie moto (non le vostre ovviamente).
Il mio meccanico forse non lo sa, ma nel momento in cui ha fatto questa momento di riflessione sugli attrezzi che adopera, si ? elevato a filosofo; con tutto il rispetto per i filosofi o presunti tali.
Perch? vi dico questo? Perch? ? chiaro che mentre il mio meccanico pensa ai suoi attrezzi, a come modificarli, non ripara le moto.
Riflettere su come fare diversamente il suo lavoro gli consente (mi sembra di essere il Berlusca?) in seguito di fare meglio le riparazioni. Nel momento in cui non ripara la mia moto, ma riflette sui suoi attrezzi e su come fare diversamente il suo lavoro, si potrebbe dire che fa della filosofia sulla meccanica
In questo caso intendo la filosofia come: riflessione di qualcuno sopra il lavoro che sta svolgendo. E' chiaro che la meditazione su questo lavoro non ? il lavoro stesso, ma piuttosto qualche cosa di molto importante per il lavoro, perch? la riflessione sugli attrezzi gli potrebbe permettere addirittura di fare meglio le riparazioni.
Al che si impone una domanda ed una riflessione. La domanda ? se anche il vostro meccanico ? un filosofo e la riflessione ? la seguente: perch? taluni guardano con sufficienza a certi lavori quando ogni lavoro ? a mio modo di vedere di alto rango??
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