Fonte motonline.com, spero che nessuno dei piloti che scrivono su daidegas siano coinvolti, questo ? il lato peggiore del motociclismo
In codice l?hanno chiamata ?Operazione Superbike 2?, e si ? conclusa poche ore fa, con l?arresto di quattro persone e il sequestro di moto e ricambi rubati, per un valore di circa 250.000 euro. Ma non ? finita qui, perch? gli investigatori ritengono che l?analisi del materiale sequestrato porter? a nuovi sviluppi nei prossimi giorni.
Tutto prende le mosse da due distinti sequestri di moto rubate, operati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze e dalla Squadra di Polizia Giudiziaria di Rimini. In entrambi i casi ci si ? trovati a indagare sulle attivit? criminose di un tale A.M. di Roma (32 anni), che sembra fosse il cervello della banda. Il meccanismo era semplice: le moto venivano rubate, quindi smontate in pezzi e spedite in pacchi attraverso normali corrieri. A monte, nove persone si occupavano di individuare e ?prelevare? le moto, prevalentemente nella zona di Roma. Altri avevano il compito di smontarle e due persone a Roma alteravano i dati su telai e motori. Spesso si ricorreva anche all?espediente di acquistare moto incidentate da rottamare, per utilizzarne targhe e documenti. Del commercio se ne occupavano quattro negozi specializzati, uno a Jesi, uno a Bologna, uno a Firenze e uno a Faenza; con questi ultimi due che avevano la qualifica di ?rivenditori autorizzati?.
Non vorremmo fare la figura di quelli che scoprono il cosiddetto ?segreto di Pulcinella?, ma ci dispiace che nel traffico fossero coinvolti anche team e piloti dei nostri campionati minori. Al momento niente nomi, ma nel comunicato ufficiale si legge che: ?Alcuni utilizzatori finali erano piloti di team corse di categorie minori, che acquistavano i pezzi di ricambio delle moto rubate per servirsene sui propri bolidi nei circuiti motoristici nazionali e internazionali, nella convinzione di esser al riparo da controlli di polizia nei box o in pista?.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, della Procura di Rimini, e hanno portato a oltre quaranta perquisizioni, operate fra Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Per quanto riguarda gli arrestati, per ora possiamo dire che si tratta di A.M. (romano di 32 anni), M.M. (faentino di 33 anni), A.P. (romano di 27 anni) e H.N. (riminese di 34 anni). I reati, contestati in flagranza, sono associazione a delinquere, ricettazione e riciclaggio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal GIP presso il Tribunale di Rimini, Lorena Mussoni.
In codice l?hanno chiamata ?Operazione Superbike 2?, e si ? conclusa poche ore fa, con l?arresto di quattro persone e il sequestro di moto e ricambi rubati, per un valore di circa 250.000 euro. Ma non ? finita qui, perch? gli investigatori ritengono che l?analisi del materiale sequestrato porter? a nuovi sviluppi nei prossimi giorni.
Tutto prende le mosse da due distinti sequestri di moto rubate, operati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze e dalla Squadra di Polizia Giudiziaria di Rimini. In entrambi i casi ci si ? trovati a indagare sulle attivit? criminose di un tale A.M. di Roma (32 anni), che sembra fosse il cervello della banda. Il meccanismo era semplice: le moto venivano rubate, quindi smontate in pezzi e spedite in pacchi attraverso normali corrieri. A monte, nove persone si occupavano di individuare e ?prelevare? le moto, prevalentemente nella zona di Roma. Altri avevano il compito di smontarle e due persone a Roma alteravano i dati su telai e motori. Spesso si ricorreva anche all?espediente di acquistare moto incidentate da rottamare, per utilizzarne targhe e documenti. Del commercio se ne occupavano quattro negozi specializzati, uno a Jesi, uno a Bologna, uno a Firenze e uno a Faenza; con questi ultimi due che avevano la qualifica di ?rivenditori autorizzati?.
Non vorremmo fare la figura di quelli che scoprono il cosiddetto ?segreto di Pulcinella?, ma ci dispiace che nel traffico fossero coinvolti anche team e piloti dei nostri campionati minori. Al momento niente nomi, ma nel comunicato ufficiale si legge che: ?Alcuni utilizzatori finali erano piloti di team corse di categorie minori, che acquistavano i pezzi di ricambio delle moto rubate per servirsene sui propri bolidi nei circuiti motoristici nazionali e internazionali, nella convinzione di esser al riparo da controlli di polizia nei box o in pista?.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, della Procura di Rimini, e hanno portato a oltre quaranta perquisizioni, operate fra Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Per quanto riguarda gli arrestati, per ora possiamo dire che si tratta di A.M. (romano di 32 anni), M.M. (faentino di 33 anni), A.P. (romano di 27 anni) e H.N. (riminese di 34 anni). I reati, contestati in flagranza, sono associazione a delinquere, ricettazione e riciclaggio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal GIP presso il Tribunale di Rimini, Lorena Mussoni.
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