Ieri sera hanno dato il film, una cagata rispetto il libro.
anni fa ho letto il libro..........si ho letto il libro e quello che ? peggio.... l'ho trovato bellissimo, un p? me ne vergogno ma c'? un perch?.
Io avevo un amico, era una persona speciale.
Max Rossi, la sua moto era la Yamaha Rd 500, moto comprata con molti sacrifici negli anni 90, quindi dopo l'epoca d'oro della Rd e dei Gamma 500.
Max, romano come me, all'epoca dei 2 tempi, delle corse clandestine, delle gare su una ruota, non poteva permettersi la RD 500, e quindi l'ha comprata usata quando ha potuto.
La sua RD "Regina" come la chiamava lui era un vero e propio amore per lui, lui che di amore ne aveva tanto da dare, alle sue due piccole figlie bellissime, alla sua amata moglie e ai suoi tanti amici.
Max era uno di quelli molto tranquilli, lui l'epoca sul finire degli anni 80 inizi 90, l'aveva vissuta da spettatore con passione, quando ci siamo conosciuti, causa l'amore che ci accomunava per le RD, era contento di parlare con me di quel periodo.
Io a differenza sua le gare clandestine me le ero fatte tutte, con la mia RD 350, e spesso fino alle 4-5 di mattina chiacchieravamo con una sigaretta in bocca e una birra e io gli raccontavo di tutte le sfide, di tutte le imprese, di tutte le migliaia di cazzate fatte, di cosa in realt? fosse stato quel periodo per me.
A casa avevamo moglie e figli ma quando parlavamo insieme il tempo si fermava, anzi tornava indietro.
Poi grazie a lui ho comprato una Yamaha RD 500 da risistemare, lui mi ha aiutato moltissimo, con l'amore vero, trovando sempre quel tempo che non aveva.
Dopo esserci conosciuti bene un giorno mi disse di leggere un libro : Tre metri sopra il cielo. Mi disse: "Leggite sto libro sembra che parla de te...."
Io che ne sapevo qualcosa (il libro all'inizio circol? per Roma in fotocopie) non lo lessi e mi dimenticai di questo
Max ? morto.
Un tumore al pancreas l'ha portato via in pochi mesi, talmente pochi che io l'ho saputo quando era gi? morto.
Quelle poche volte che qualcuno gli telefonava lui diceva che era un po "acciaccato" nessuno pensava e sapeva quello che stava accadendo.
Io col mio lavoro maledetto ho fatto passare qualche mese, troppo per rivederlo vivo.
Se ne andato in silenzio tra l'amore della sua famiglia, e agli amici non ha fatto capire nulla.
Il giorno del funerale fuori la chiesa c'era anche "la Regina" prima di portarlo via l'hanno accesa, e lei con il suo 4 cilindri a V gli ha dato l'ultimo saluto, urlando come ai tempi dell'olimpica.
La perdita di Max per me ? un dolore sempre presente. Io sono schivo e poco incline al dolore, ma lui a me aveva dato molto mentre io a lui molto poco, inoltre non si pu? accettare che un ragazzo padre di 2 bambine e dal cuore grande come il mondo se ne vada cosi'................ma forse ? vero che *** vuole gli angeli vicini a se a lui era un angelo
Un giorno ho deciso di leggere il libro che mi aveva detto.
Max aveva ragione, la storia raccontata ? molto simile alla mia in tutto e per tutto.
Max con la sua grande sensibilit? sapeva cosa avrebbe significato quel libro per me .
A quell'epoca eravamo sempre in sfida con qualcosa, ma prima di tutto con noi stessi, con quelli che erano i nostri veri dubbi, paure, disagi.
L' essere il pi? forte per una sera per un mese, era una ragione di vita.
Io ho avuto 2 grandi fortune, la prima quella di essere ancora vivo, la seconda come nel libro quella di trovare una persona, (oggi ? mia molgie) molto diversa da quello che ero io e i miei amici, che col suo amore mi ha fatto cambiare almeno in parte.
La Rd 350 che mi ha accompagnato quel periodo ? sempre nel mio box, insieme alla Rd 500 che ho fatto Rosso-nera con le righe e scritte argento....... come quella di Max in suo ricordo.
Quando giudo queste moto tante cose mi passano per la testa, troppe, ci vorrebbe Max per raccontarglene un p?.
Max mi chiamava "leggenda".............ma la leggenda era lui.
ciao Max
anni fa ho letto il libro..........si ho letto il libro e quello che ? peggio.... l'ho trovato bellissimo, un p? me ne vergogno ma c'? un perch?.
Io avevo un amico, era una persona speciale.
Max Rossi, la sua moto era la Yamaha Rd 500, moto comprata con molti sacrifici negli anni 90, quindi dopo l'epoca d'oro della Rd e dei Gamma 500.
Max, romano come me, all'epoca dei 2 tempi, delle corse clandestine, delle gare su una ruota, non poteva permettersi la RD 500, e quindi l'ha comprata usata quando ha potuto.
La sua RD "Regina" come la chiamava lui era un vero e propio amore per lui, lui che di amore ne aveva tanto da dare, alle sue due piccole figlie bellissime, alla sua amata moglie e ai suoi tanti amici.
Max era uno di quelli molto tranquilli, lui l'epoca sul finire degli anni 80 inizi 90, l'aveva vissuta da spettatore con passione, quando ci siamo conosciuti, causa l'amore che ci accomunava per le RD, era contento di parlare con me di quel periodo.
Io a differenza sua le gare clandestine me le ero fatte tutte, con la mia RD 350, e spesso fino alle 4-5 di mattina chiacchieravamo con una sigaretta in bocca e una birra e io gli raccontavo di tutte le sfide, di tutte le imprese, di tutte le migliaia di cazzate fatte, di cosa in realt? fosse stato quel periodo per me.
A casa avevamo moglie e figli ma quando parlavamo insieme il tempo si fermava, anzi tornava indietro.
Poi grazie a lui ho comprato una Yamaha RD 500 da risistemare, lui mi ha aiutato moltissimo, con l'amore vero, trovando sempre quel tempo che non aveva.
Dopo esserci conosciuti bene un giorno mi disse di leggere un libro : Tre metri sopra il cielo. Mi disse: "Leggite sto libro sembra che parla de te...."
Io che ne sapevo qualcosa (il libro all'inizio circol? per Roma in fotocopie) non lo lessi e mi dimenticai di questo
Max ? morto.
Un tumore al pancreas l'ha portato via in pochi mesi, talmente pochi che io l'ho saputo quando era gi? morto.
Quelle poche volte che qualcuno gli telefonava lui diceva che era un po "acciaccato" nessuno pensava e sapeva quello che stava accadendo.
Io col mio lavoro maledetto ho fatto passare qualche mese, troppo per rivederlo vivo.
Se ne andato in silenzio tra l'amore della sua famiglia, e agli amici non ha fatto capire nulla.
Il giorno del funerale fuori la chiesa c'era anche "la Regina" prima di portarlo via l'hanno accesa, e lei con il suo 4 cilindri a V gli ha dato l'ultimo saluto, urlando come ai tempi dell'olimpica.
La perdita di Max per me ? un dolore sempre presente. Io sono schivo e poco incline al dolore, ma lui a me aveva dato molto mentre io a lui molto poco, inoltre non si pu? accettare che un ragazzo padre di 2 bambine e dal cuore grande come il mondo se ne vada cosi'................ma forse ? vero che *** vuole gli angeli vicini a se a lui era un angelo
Un giorno ho deciso di leggere il libro che mi aveva detto.
Max aveva ragione, la storia raccontata ? molto simile alla mia in tutto e per tutto.
Max con la sua grande sensibilit? sapeva cosa avrebbe significato quel libro per me .
A quell'epoca eravamo sempre in sfida con qualcosa, ma prima di tutto con noi stessi, con quelli che erano i nostri veri dubbi, paure, disagi.
L' essere il pi? forte per una sera per un mese, era una ragione di vita.
Io ho avuto 2 grandi fortune, la prima quella di essere ancora vivo, la seconda come nel libro quella di trovare una persona, (oggi ? mia molgie) molto diversa da quello che ero io e i miei amici, che col suo amore mi ha fatto cambiare almeno in parte.
La Rd 350 che mi ha accompagnato quel periodo ? sempre nel mio box, insieme alla Rd 500 che ho fatto Rosso-nera con le righe e scritte argento....... come quella di Max in suo ricordo.
Quando giudo queste moto tante cose mi passano per la testa, troppe, ci vorrebbe Max per raccontarglene un p?.
Max mi chiamava "leggenda".............ma la leggenda era lui.
ciao Max
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