... mi chiedo che cazz c'hanno da rompere sti disobbedienti...
articolo da tgcom
Violenti scontri tra No Global e agenti di polizia a Padova nella zona di via Anelli. I Disobbedienti avevano organizzato una manifestazione contro il "muro antispaccio". Quando i giovani dei centri sociali hanno tentato di forzare le transenne che bloccavano l'accesso a Via Anelli, i poliziotti sono intervenuti con una carica ed il lancio di lacrimogeni. I No global hanno risposto con petardi e bengala.
I giovani dei centri sociali, che da giorni lanciavano proclami contro la blindatura di Via Anelli e contro la cortina d'acciaio "antispaccio", hanno inziato a lanciare petardi e bengala contro le forze dell'ordine e hanno tentato di arrivare oltre la zona off-limits, spingendo una sorta di testuggine costituita da griglie d'acciaio e tubi innocenti. Azione subito respinta con la forza dagli agenti intervenuti sul posto per sedare gli animi.
Dopo aver caricato i No Global, la polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni nel tentativo di convincere i Disobbedienti a ripiegare. Durante le cariche si sono verificati anche di alcuni scontri corpo a corpo, ma senza gravi conseguenze. In tutta la zona il traffico ? andato in tilt. La deputata dei Verdi Luana Zanella ha annunciato che presenter? sugli scontri un'interrogazione al ministro dell'Interno. Duro il commento del leader dei Disobbedienti, Luca Casarini alle cariche della polizia: "Torneremo - ha detto -, oggi abbiamo assistito ad una aggressione del corteo sul percorso autorizzato, a base di manganelli e lacrimogeni, guidati da un 'centrosinistra' che difende una cosa assurda".
Al termine dei disordini, la Questura di Padova ha disposto l'arresto di quattro manifestanti No global coinvolti negli scontri con le forze dell'ordine. Sono accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Al termine dei disordini, nei quali sono rimasti leggermente feriti alcuni agenti, la polizia ha sequestrato quattro carrelli da supermarket modificati per essere usati come "testuggine", uno zaino pieno di pietre, candelotti lacrimogeni, una tanica di benzene, numerose cesoie, tubi di ferro e altri oggetti dalla spiccata valenza offensiva.
Il muro di via Anelli ? stato innalzato per impedire il via-vai di spacciatori che nell'area dei condomini Serenissima entravano in contatto con i tossicodipendenti, trasformando il quartiere in una zona molto pericolosa. La struttura, tuttavia, non ha risolto del tutto il problema della microcriminalit? e dello spaccio, che si sono spostate nelle aree limitrofe, e che polizia e carabinieri continuano a fronteggiare con operazioni di sicurezza ormai settimanali.
articolo da repubblica
PADOVA - L'annuncio del sindaco diessino Flavio Zanonato con una lettera al "Mattino" ("Abbatteremo il muro della discordia. Lo prometto") a Padova non ? servito a placare gli animi. Cariche della polizia, fermi, lacrimogeni, agenti e manifestanti contusi: in serata ? finita cos?, tra sirene di ambulanze e volteggio di elicotteri, il corteo di protesta organizzato dai centri sociali del Nordest contro il muro anti-spaccio di via Anelli, la strada diventata simbolo del ghetto padovano. Una manifestazione preceduta dai tam tam bellicosi del movimento No Global, sostenuto nell'occasione dai Verdi, che promettevano di "assaltare il muro della vergogna", accusando la giunta unionista del sindaco Zanonato di perseguire una "strategia autoritaria e razzista". Un clima molto pesante che ha indotto la giunta patavina a fare dietrofront.
Ieri la tensione nell'aria aveva indotto il questore Alessandro Marangoni a proibire lo svolgimento della manifestazione in prossimit? del muro e nell'area delle palazzine multietniche, confinando i disobbedienti nell'adiacente via Grassi. Una decisione che ha infiammato ancor pi? gli animi - "L'Ulivo e la polizia hanno trasformato un quartiere di migranti in un Cpt", ha tuonato il portavoce del centro sociale Pedro, Max Gallob, invitando alla mobilitazione dai microfoni di radio Sherwood - inducendo il prefetto Paolo Padoin a rafforzare le misure di sicurezza intorno alla zona, chiusa al traffico per tutto il pomeriggio.
Cinquecento giovani No Global, un migliaio di immigrati defilati e divisi in gruppetti. Sul palco, musica ribelle: la band di culto Assalti Frontali e gli East Rodeo. Forfait, all'ultimo istante, dell'attesissimo rapper Caparezza che si ? limitato a inviare un messaggio di sostegno. Tutt'intorno, un robusto cordone di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa. Slogan, striscioni, canzoni a tutto volume, centinaia di curiosi assiepati dietro le transenne.
Tutto ? filato liscio per un paio d'ore, fino alle 17. Poi, la prima scintilla. Il rappresentante del comitato dei residenti di zona, Paolo Manfrin, vicino allo Sdi e dichiaratamente favorevole all'estensione del famigerato muro all'intero rione, ? stato affrontato a muso duro da Gallob: parole grosse, spintoni, calci e pugni. Ad avere la peggio l'esponente socialista, malmenato tra gli applausi dei manifestanti e, infine, tratto in salvo dai poliziotti.
Guidati da Luca Casarini, i disobbedienti, caschi da moto e aste di bandiera, hanno improvvisamente sfoderato una "testuggine" metallica decisi a sfondare la "zona rossa" e a raggiungere il muro. Immediata la replica delle forze dell'ordine che hanno caricato con decisione alternando le manganellate al lancio di lacrimogeni, mentre dal comando dell'Arma si alzava in volo un elicottero. Tra i due fronti il contatto ? stato breve ma violento: i No Global hanno risposto alla carica esplodendo petardi e bengala contro gli agenti, quindi - dopo un corpo a corpo che ha costretto alle cure ospedaliere due celerini e quattro ragazzi - sono ripiegati verso l'incrocio stradale della Stanga, il pi? trafficato di Padova, dove la circolazione ? rimasta completamente bloccata fino a notte.
articolo da tgcom
Violenti scontri tra No Global e agenti di polizia a Padova nella zona di via Anelli. I Disobbedienti avevano organizzato una manifestazione contro il "muro antispaccio". Quando i giovani dei centri sociali hanno tentato di forzare le transenne che bloccavano l'accesso a Via Anelli, i poliziotti sono intervenuti con una carica ed il lancio di lacrimogeni. I No global hanno risposto con petardi e bengala.
I giovani dei centri sociali, che da giorni lanciavano proclami contro la blindatura di Via Anelli e contro la cortina d'acciaio "antispaccio", hanno inziato a lanciare petardi e bengala contro le forze dell'ordine e hanno tentato di arrivare oltre la zona off-limits, spingendo una sorta di testuggine costituita da griglie d'acciaio e tubi innocenti. Azione subito respinta con la forza dagli agenti intervenuti sul posto per sedare gli animi.
Dopo aver caricato i No Global, la polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni nel tentativo di convincere i Disobbedienti a ripiegare. Durante le cariche si sono verificati anche di alcuni scontri corpo a corpo, ma senza gravi conseguenze. In tutta la zona il traffico ? andato in tilt. La deputata dei Verdi Luana Zanella ha annunciato che presenter? sugli scontri un'interrogazione al ministro dell'Interno. Duro il commento del leader dei Disobbedienti, Luca Casarini alle cariche della polizia: "Torneremo - ha detto -, oggi abbiamo assistito ad una aggressione del corteo sul percorso autorizzato, a base di manganelli e lacrimogeni, guidati da un 'centrosinistra' che difende una cosa assurda".
Al termine dei disordini, la Questura di Padova ha disposto l'arresto di quattro manifestanti No global coinvolti negli scontri con le forze dell'ordine. Sono accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Al termine dei disordini, nei quali sono rimasti leggermente feriti alcuni agenti, la polizia ha sequestrato quattro carrelli da supermarket modificati per essere usati come "testuggine", uno zaino pieno di pietre, candelotti lacrimogeni, una tanica di benzene, numerose cesoie, tubi di ferro e altri oggetti dalla spiccata valenza offensiva.
Il muro di via Anelli ? stato innalzato per impedire il via-vai di spacciatori che nell'area dei condomini Serenissima entravano in contatto con i tossicodipendenti, trasformando il quartiere in una zona molto pericolosa. La struttura, tuttavia, non ha risolto del tutto il problema della microcriminalit? e dello spaccio, che si sono spostate nelle aree limitrofe, e che polizia e carabinieri continuano a fronteggiare con operazioni di sicurezza ormai settimanali.
articolo da repubblica
PADOVA - L'annuncio del sindaco diessino Flavio Zanonato con una lettera al "Mattino" ("Abbatteremo il muro della discordia. Lo prometto") a Padova non ? servito a placare gli animi. Cariche della polizia, fermi, lacrimogeni, agenti e manifestanti contusi: in serata ? finita cos?, tra sirene di ambulanze e volteggio di elicotteri, il corteo di protesta organizzato dai centri sociali del Nordest contro il muro anti-spaccio di via Anelli, la strada diventata simbolo del ghetto padovano. Una manifestazione preceduta dai tam tam bellicosi del movimento No Global, sostenuto nell'occasione dai Verdi, che promettevano di "assaltare il muro della vergogna", accusando la giunta unionista del sindaco Zanonato di perseguire una "strategia autoritaria e razzista". Un clima molto pesante che ha indotto la giunta patavina a fare dietrofront.
Ieri la tensione nell'aria aveva indotto il questore Alessandro Marangoni a proibire lo svolgimento della manifestazione in prossimit? del muro e nell'area delle palazzine multietniche, confinando i disobbedienti nell'adiacente via Grassi. Una decisione che ha infiammato ancor pi? gli animi - "L'Ulivo e la polizia hanno trasformato un quartiere di migranti in un Cpt", ha tuonato il portavoce del centro sociale Pedro, Max Gallob, invitando alla mobilitazione dai microfoni di radio Sherwood - inducendo il prefetto Paolo Padoin a rafforzare le misure di sicurezza intorno alla zona, chiusa al traffico per tutto il pomeriggio.
Cinquecento giovani No Global, un migliaio di immigrati defilati e divisi in gruppetti. Sul palco, musica ribelle: la band di culto Assalti Frontali e gli East Rodeo. Forfait, all'ultimo istante, dell'attesissimo rapper Caparezza che si ? limitato a inviare un messaggio di sostegno. Tutt'intorno, un robusto cordone di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa. Slogan, striscioni, canzoni a tutto volume, centinaia di curiosi assiepati dietro le transenne.
Tutto ? filato liscio per un paio d'ore, fino alle 17. Poi, la prima scintilla. Il rappresentante del comitato dei residenti di zona, Paolo Manfrin, vicino allo Sdi e dichiaratamente favorevole all'estensione del famigerato muro all'intero rione, ? stato affrontato a muso duro da Gallob: parole grosse, spintoni, calci e pugni. Ad avere la peggio l'esponente socialista, malmenato tra gli applausi dei manifestanti e, infine, tratto in salvo dai poliziotti.
Guidati da Luca Casarini, i disobbedienti, caschi da moto e aste di bandiera, hanno improvvisamente sfoderato una "testuggine" metallica decisi a sfondare la "zona rossa" e a raggiungere il muro. Immediata la replica delle forze dell'ordine che hanno caricato con decisione alternando le manganellate al lancio di lacrimogeni, mentre dal comando dell'Arma si alzava in volo un elicottero. Tra i due fronti il contatto ? stato breve ma violento: i No Global hanno risposto alla carica esplodendo petardi e bengala contro gli agenti, quindi - dopo un corpo a corpo che ha costretto alle cure ospedaliere due celerini e quattro ragazzi - sono ripiegati verso l'incrocio stradale della Stanga, il pi? trafficato di Padova, dove la circolazione ? rimasta completamente bloccata fino a notte.
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