Guard rail, ore contate
"Pericolosi per le moto"
E' uno dei nemici mortali dei motociclisti. Il guard-rail, barriera protettiva concepita per gli autoveicoli, ? sempre stato temuto dai centauri per le nefaste conseguenze che pu? avere in caso di contatto dopo una caduta o un incidente con la moto. Ebbene, nonostante che da anni viene proclamata la sua pericolosit? sembra che soltanto adesso ci si sia resi conto di quante vittime possa provocare.
Al Senato infatti l'alleanza rosso-verde di "Insieme per l'Unione" dichiara guerra alla barriere di contenimento old style installate lungo strade e autostrade. "Troppo spesso - spiega il senatore Mauro Bulgarelli, primo firmatario del Ddl - purtroppo queste barriere di lamiera si trasformano in vere e proprie 'lame' ed il bilancio dei motociclisti morti o mutilati ogni anno da queste pericolosissime infrastrutture ? drammatico".
Le moto, ricorda Bulgarelli, rappresentano una quota compresa tra il 10 e il 20% di tutti i veicoli circolanti in Europa. Ma gli esperti, aggiunge, dicono che a parit? di chilometri percorsi il rischio di incidente mortale ? per un motociclista di 10-15 volte superiore a quello di un automobilista. E nel nostro Paese, secondo le statistiche, ogni anno sono almeno 1.500 i motociclisti vittime di incidenti causati dalle barriere stradali. I dati europei, inoltre, mettono in evidenza un dato allarmante: la probabilit? di morte cresce dal 2 all11% in caso di guard-rail sul luogo dell'incidente.
"Le principali cause di morte o di traumi irreversibili - sottolinea Bulgarelli - sono rappresentate dalle lesioni alla colonna vertebrale, soprattutto ora che i traumi alla testa sono diminuiti grazie all'uso obbligatorio del casco. E le lesioni alla colonna vertebrale, nella quasi totalit? dei casi, non avvengono durante l'impatto della moto, ma successivamente, quando, dopo l'urto, il motociclista viene sbalzato dalla moto colpendo il guard-rail, i cordoli o altre barriere presenti ai lati della strada".
Il nostro Paese, sottolinea l'esponente rosso-verde, ? indietro rispetto al resto d'Europa: "in Francia ed in Germania, tanto per citare solo due esempi, gi? da qualche anno si interviene sulle infrastrutture cercando di eliminare del tutto i guard-rail, oppure, dove questo non ? possibile, di renderli meno pericolosi per i motociclisti. La realt? ? che quelle italiane sono tra le strade pi? pericolose d'Europa: vanno sicuramente rinnovate le infrastrutture e la segnaletica adottando materiali e tecnologie da tempo in uso nel resto d'Europa. Vale la pena ricordare che nel triennio 2001-2003 gli investimenti in manutenzione si sono ridotti del 15%".
L'intervento proposto da Bulgarelli verrebbe affidato al ministero delle Infrastrutture: realizzare, dove possibile, "adeguati spazi di fuga, possibilmente in terra o in sabbia, in grado di disperdere l'energia conseguente alla caduta"; ridurre al minimo indispensabile l'installazione di muretti, barriere laterali, spartitraffico, delimitatori di parcheggi o di zone pedonali. Inoltre, secondo la proposta rosso-verde, le barriere stradali di sicurezza dovrebbero essere sottoposte a specifiche prove obbligatorie di "crash test" per le moto. E dovrebbero essere comunque vietate le infrastrutture che presentano spigoli, lamiere taglienti o "discontinuit? di qualsiasi tipo" con l'obiettivo di facilitare lo "scivolamento" in caso di impatto.
Inoltre, le barriere di contenimento dovrebbero garantire una "deformabilit? controllata" e la parte inferiore dovrebbe essere pi? morbida e rivestita, comunque in grado di attutire l'impatto dei motoveicoli. Infine, altro aspetto non trascurabile, ? quello delle vernici utilizzate per la segnaletica orizzontale che dovrebbero avere caratteristiche antiscivolo e comunque tali da garantire la maggiore aderenza possibile, poich?, specie quando piove, ? come avere delle saponette al posto delle gomme. Il popolo dei centauri ringrazia commosso e si augura che non debbano passare troppo tempo per l'applicazione di questi importanti provvedimenti.
sarebbe anche ora...quanti ne devono ancora morire??
"Pericolosi per le moto"
E' uno dei nemici mortali dei motociclisti. Il guard-rail, barriera protettiva concepita per gli autoveicoli, ? sempre stato temuto dai centauri per le nefaste conseguenze che pu? avere in caso di contatto dopo una caduta o un incidente con la moto. Ebbene, nonostante che da anni viene proclamata la sua pericolosit? sembra che soltanto adesso ci si sia resi conto di quante vittime possa provocare.
Al Senato infatti l'alleanza rosso-verde di "Insieme per l'Unione" dichiara guerra alla barriere di contenimento old style installate lungo strade e autostrade. "Troppo spesso - spiega il senatore Mauro Bulgarelli, primo firmatario del Ddl - purtroppo queste barriere di lamiera si trasformano in vere e proprie 'lame' ed il bilancio dei motociclisti morti o mutilati ogni anno da queste pericolosissime infrastrutture ? drammatico".
Le moto, ricorda Bulgarelli, rappresentano una quota compresa tra il 10 e il 20% di tutti i veicoli circolanti in Europa. Ma gli esperti, aggiunge, dicono che a parit? di chilometri percorsi il rischio di incidente mortale ? per un motociclista di 10-15 volte superiore a quello di un automobilista. E nel nostro Paese, secondo le statistiche, ogni anno sono almeno 1.500 i motociclisti vittime di incidenti causati dalle barriere stradali. I dati europei, inoltre, mettono in evidenza un dato allarmante: la probabilit? di morte cresce dal 2 all11% in caso di guard-rail sul luogo dell'incidente.
"Le principali cause di morte o di traumi irreversibili - sottolinea Bulgarelli - sono rappresentate dalle lesioni alla colonna vertebrale, soprattutto ora che i traumi alla testa sono diminuiti grazie all'uso obbligatorio del casco. E le lesioni alla colonna vertebrale, nella quasi totalit? dei casi, non avvengono durante l'impatto della moto, ma successivamente, quando, dopo l'urto, il motociclista viene sbalzato dalla moto colpendo il guard-rail, i cordoli o altre barriere presenti ai lati della strada".
Il nostro Paese, sottolinea l'esponente rosso-verde, ? indietro rispetto al resto d'Europa: "in Francia ed in Germania, tanto per citare solo due esempi, gi? da qualche anno si interviene sulle infrastrutture cercando di eliminare del tutto i guard-rail, oppure, dove questo non ? possibile, di renderli meno pericolosi per i motociclisti. La realt? ? che quelle italiane sono tra le strade pi? pericolose d'Europa: vanno sicuramente rinnovate le infrastrutture e la segnaletica adottando materiali e tecnologie da tempo in uso nel resto d'Europa. Vale la pena ricordare che nel triennio 2001-2003 gli investimenti in manutenzione si sono ridotti del 15%".
L'intervento proposto da Bulgarelli verrebbe affidato al ministero delle Infrastrutture: realizzare, dove possibile, "adeguati spazi di fuga, possibilmente in terra o in sabbia, in grado di disperdere l'energia conseguente alla caduta"; ridurre al minimo indispensabile l'installazione di muretti, barriere laterali, spartitraffico, delimitatori di parcheggi o di zone pedonali. Inoltre, secondo la proposta rosso-verde, le barriere stradali di sicurezza dovrebbero essere sottoposte a specifiche prove obbligatorie di "crash test" per le moto. E dovrebbero essere comunque vietate le infrastrutture che presentano spigoli, lamiere taglienti o "discontinuit? di qualsiasi tipo" con l'obiettivo di facilitare lo "scivolamento" in caso di impatto.
Inoltre, le barriere di contenimento dovrebbero garantire una "deformabilit? controllata" e la parte inferiore dovrebbe essere pi? morbida e rivestita, comunque in grado di attutire l'impatto dei motoveicoli. Infine, altro aspetto non trascurabile, ? quello delle vernici utilizzate per la segnaletica orizzontale che dovrebbero avere caratteristiche antiscivolo e comunque tali da garantire la maggiore aderenza possibile, poich?, specie quando piove, ? come avere delle saponette al posto delle gomme. Il popolo dei centauri ringrazia commosso e si augura che non debbano passare troppo tempo per l'applicazione di questi importanti provvedimenti.
sarebbe anche ora...quanti ne devono ancora morire??
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