Benvenuto/a su DAIDEGAS FORUM, il primo forum di Moto del Mondo, creato da Davide Polo nel 2001. Se questa è la tua prima visita consulta le Domande frequenti e termini del sito b> facendo clic sul link sopra. E' necessario registrarsi b>
prima di poter postare: clicca sul link 'REGISTRARSI' qui sopra per procedere. Per iniziare a leggere i messaggi,
seleziona il forum che vuoi visitare dalla selezione qui sotto, la lettura è aperta al 100%.
Ma è sempre meglio partecipare no?
ma per me Trump può fare quello che vuole, tranne che raccontare palle su ciò che sta facendo.
Ha detto che mette dazi reciproci, il che vuol dire gli stessi dazi che europa e altri paesi mettono sui prodotti americani ... già .. solo che non è vero.. lui sta solo cercando di riequilibrare la bilancia commerciale, che è una cosa completamente diversa.
Dire la verità vorrebbe dire ammettere ciò che non può ammettere, cioè che il mondo non compra americano PERCHÉ NON VUOLE, non perché ci sono dazi iniqui. Mentre invece il contrario accade regolarmente, cioè i consumatori USA comprano volentieri merci estere, a scapito di quelle americane.
Trump fa finta di non sapere che se un americano compra un'auto o orologio o mobile o vestito o cibo o vino o vacanza esteri, lo fa perché li ritiene migliori di quelli americani... Simple as that.
Make American products less shitty again.... Pirla.
Il mercato era drogato quando 40 anni fa gia compravi le Adidas Made in Vietnam…
questi topic pieni di frasi senza senso, andrebbero chiusi
Esatto....
Il mondo, il sistema economico ormai è come un enorme entità tossicodipendente dal debito, dal denaro facile e finto, e oramai per svegliarsi tutte le mattine e condurre una vita sempre più misera, ha bisogno di dosi sempre più grosse della sua droga....
Per disintossicarsi l'unica via sarebbe quella dell'astinenza, ovvero di passare per enormi crisi che resettano tutto....
Quindi per quanto mi riguarda, ben vengano le crisi economiche, le iperinflazioni, e i crash dei mercati, solo passando per queste crisi si supera la tossicodipendenza che giorno dopo giorno ci rende più poveri, deboli, bisognosi, autodistruttivi, e una volta puliti ripartiremo per una nuova vera libera vita.
Esatto....
Il mondo, il sistema economico ormai è come un enorme entità tossicodipendente dal debito, dal denaro facile e finto, e oramai per svegliarsi tutte le mattine e condurre una vita sempre più misera, ha bisogno di dosi sempre più grosse della sua droga....
Per disintossicarsi l'unica via sarebbe quella dell'astinenza, ovvero di passare per enormi crisi che resettano tutto....
Quindi per quanto mi riguarda, ben vengano le crisi economiche, le iperinflazioni, e i crash dei mercati, solo passando per queste crisi si supera la tossicodipendenza che giorno dopo giorno ci rende più poveri, deboli, bisognosi, autodistruttivi, e una volta puliti ripartiremo per una nuova vera libera vita.
Il tuo è un punto di vista che mi trova d' accordo anche io penso che siamo arrivati a un punto dove serve una grossa scossa , per questo spero che la mossa di Trump dia una bella sveglia , altrimenti andare avanti così ci ridurrà veramente tutti alla miseria
Beh, da quando è arrivato l'euro, il potere d'acquisto sta tornando al dopo seconda guerra mondiale.
comunque ci hanno azzoppato dopo pcoo perchè nei primi l'euro ha messo paura un po' a tutti.
Poi ci hanno ridimensionato.
ben bene.
C'è da dire che pretendiamo di far e un' europa unita...quando manco l'italia unita ci riesce a fare.
Solo Cristo sa quanto sono felic edi aver fatto qualche sacrificio in più nel 2019 per pigliarmi la macchian che volevo....sarebbe bastato aspettare 6 mesi e sarebbe scoppiato i lcaos prezzi e allora ciao Giulia (oggi a pari modlelo \allestimento) mi ci sarebbero voluti 15.000€ in più.
Soldi che avrei potuto investire in una bella moto,ma il Cristo sopracitato ha deciso che dovevano essere spesi tutti in salute e medicine. Non quella cifra ancora ma siamo li vicino.
Ma almeno ho la macchina che voglio. Oggi allo stesso prezzo (ok 5000 euro meno) mi i ci sarebbe scappata la junior base base ahahahah
ieri ho vistu immagini di un comizio di Trump che ha fatto parlare degli operai del sindacato auto ... e questo al microfono che ringraziava Trump perchè coi dazi gli impianti fermi a Detroit torneranno a girare e a produrre auto USA che poi gli americani correranno entusiasti a comprare smettendo istantaneamente di acquistare giapponese/coreano (i poveri) ed europeo (i ricchi).
ieri ho vistu immagini di un comizio di Trump che ha fatto parlare degli operai del sindacato auto ... e questo al microfono che ringraziava Trump perchè coi dazi gli impianti fermi a Detroit torneranno a girare e a produrre auto USA che poi gli americani correranno entusiasti a comprare smettendo istantaneamente di acquistare giapponese/coreano (i poveri) ed europeo (i ricchi).
SEEEE CERTO ... CREDICI...
Ma è tutto pilotato , come dici . Di certo chi la pensa differente NON lo intervistano o NON lo invitano
Ma è tutto pilotato , come dici . Di certo chi la pensa differente NON lo intervistano o NON lo invitano
Come l'altro giorno che facevano vedere in maniera sensazionalistica le tante manifestazioni in piazza di gente contro Trump.... ma và..... mi vuoi dire che si sono accorti solo adesso che esiste una opposizione chiamata Democratici, e rispettivi milioni di persone....
Peccato che questi milioni di anti trump siano di fatto la minoranza "democraticamente" risultante....
ieri ho vistu immagini di un comizio di Trump che ha fatto parlare degli operai del sindacato auto ... e questo al microfono che ringraziava Trump perchè coi dazi gli impianti fermi a Detroit torneranno a girare e a produrre auto USA che poi gli americani correranno entusiasti a comprare smettendo istantaneamente di acquistare giapponese/coreano (i poveri) ed europeo (i ricchi).
SEEEE CERTO ... CREDICI...
L’amministrazione Trump ha redatto, non ancora firmato, un ordine esecutivo per imporre multe fino a 1,5 milioni di dollari per ogni scalo portuale alle navi costruite in Cina che fanno scalo nei porti statunitensi. La tassa è un tentativo di rilanciare l’industria cantieristica statunitense, da tempo in declino, con l’amministrazione che accusa la Cina di “pratiche sleali”.
Sfortunatamente, le potenziali tasse portuali, non ancora emesse, stanno già avendo un effetto deleterio su molteplici settori dell’economia, limitando la disponibilità di navi necessarie per trasportare energia, minerali, prodotti agricoli, materiali da costruzione e manufatti verso acquirenti internazionali.
Il mese scorso, Ernie Thrasher, CEO di Xcoal Energy & Resources, società di commercializzazione del carbone con sede in Pennsylvania, ha dichiarato a Reuters che gli armatori si sono già rifiutati di fornire offerte per future spedizioni di carbone statunitense a causa delle tasse proposte dall’USTR (Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti
Thrasher stima che l’attuazione delle tasse punitive potrebbe bloccare le esportazioni di carbone statunitense entro 60 giorni, mettendo a rischio spedizioni per un valore di 130 miliardi di dollari.
Thrasher afferma che le tasse potrebbero aggiungere fino al 35% al costo del carbone statunitense, rendendolo non competitivo sul mercato globale. Chris Hamilton, CEO della West Virginia Coal Association, ha detto a Reuters che le scorte di carbone invenduto si stanno rapidamente accumulando, con le miniere di carbone che si preparano a licenziare i minatori.
“La perdita di posti di lavoro diretti e indiretti sarebbe catastrofica”, ha detto Thrasher.
Ma l’industria del carbone non è l’unica materia prima energetica che rischia di soffrire a causa delle tasse sulle navi.
Secondo l’American Petroleum Institute, le tasse proposte potrebbero anche rendere più difficile per gli Stati Uniti esportare petrolio, gas naturale liquefatto (GNL) e combustibili raffinati.
Secondo l’associazione marittima BIMCO, pochissimi operatori marittimi sono in grado di soddisfare il requisito dell’amministrazione Trump secondo cui almeno il 20% delle esportazioni statunitensi deve essere trasportato su navi costruite e battenti bandiera statunitense, cosa che probabilmente colpirà le esportazioni energetiche statunitensi “…specificamente il gas naturale liquefatto (GNL) poiché non ci sono navi metaniere costruite e battenti bandiera statunitense in funzione né in ordinazione”, ha affermato BIMCO.
tassa minerebbe gli attuali obiettivi energetici dell’amministrazione. Come uno dei suoi primi ordini esecutivi, Trump ha accelerato il processo di licenza per l’esportazione di GNL (ottenendo tempi di licenza sei volte inferiori a quelli visti durante l’amministrazione Biden, che ha revocato queste riforme), ridotto i tempi di autorizzazione per le perforazioni su terreni federali (aumentando le richieste di permesso del 300%), corretto il New Source Review (che penalizzava le aziende per la riparazione e l’aggiornamento delle centrali a carbone) e aperto milioni di acri allo sviluppo energetico nazionale. Trump ha avvertito l’Europa occidentale già nel 2017 di fare affidamento sul gas naturale americano piuttosto che sull’energia russa.
Nel frattempo, è probabile che gli agricoltori statunitensi vengano coinvolti nel fuoco incrociato della lotta sulle tasse per le navi cinesi.
Il mese scorso, tre commercianti di esportazioni di grano statunitensi hanno dichiarato a Reuters che l’impossibilità di assicurarsi il trasporto marittimo stava già limitando la loro capacità di vendere prodotti agricoli statunitensi sfusi come mais, soia e grano. Secondo i dati commerciali dell’U.S. Census Bureau, gli Stati Uniti hanno esportato oltre 64 miliardi di dollari in colture sfuse, oli vegetali e mangimi sfusi nel 2024. Il Farm Bureau stima che gli esportatori agricoli sfusi potrebbero vedere i loro costi di trasporto annuali aumentare da 372 milioni a 930 milioni di dollari a causa delle tasse proposte.
L’ambiziosa proposta dell’USTR mira a spostare le esportazioni nazionali su navi costruite e battenti bandiera statunitense. Tuttavia, al momento è impraticabile: Reuters stima che le navi mercantili battenti bandiera statunitense siano attualmente meno di 200, e ancora meno quelle costruite negli Stati Uniti.
La Cina è, di gran lunga, il più grande costruttore di navi da carico, con l’81% della flotta globale di navi portacontainer e il 75% delle navi portarinfuse costruite nei cantieri navali cinesi. Si tratta di un aumento enorme rispetto a 25 anni fa, quando la Cina deteneva solo una fetta del 5% del mercato della cantieristica navale. Al contrario, i cantieri navali statunitensi stanno attualmente costruendo meno dello 0,01% delle navi da carico mondiali per tonnellaggio, a causa di una forte preferenza dei cantieri americani per navi da guerra da miliardi di dollari rispetto alle navi da carico commerciali.
Un’inversione della tendenza è anche possibile, ma non nell’arco di pochi mesi.
Comment