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SANREMO 2025 Il Festival della Musica Italiana

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    #31
    Originally posted by mito22 View Post
    Ah ha vinto olly?


    Cristicchi quello della critica immagino. Radical chic
    Ok, ma Benji??

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      #32
      Originally posted by omarMT01 View Post

      Ok, ma Benji??
      E quello che schiattava ogni volta che si alzava in piedi che il cuore cedeva?

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        #33

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          #34
          Comunque Lucio (quello arrivato secondo) è uno di noi.
          Motociclista e iper appassionato di motogp e sbk!
          Mito ti giro un post che non mi riesce a pubblicarlo

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            #35


            Ahia.

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              #36
              Originally posted by Zolla1 View Post


              Ahia.
              Zolla, per cortesia.. FERMATI a postare decine di video linkando all'esterno.... 1-2 al giorno ok.. ma non 20-30.. capisco che vuoi fare messaggi però.. SCRIVI .. non linkare video esterni... grazie.

              O quantomeno quelli che sono visibili embeddati... non quelli da link esterno, fai preview.​




              IT... bè... per 2026 tutti vorranno quella manager!


              Anche se a differenza di OLLY... gli altri erano famosi già.... o per percorso o per cognome...

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                #37
                Originally posted by luciocabrio View Post
                Comunque Lucio (quello arrivato secondo) è uno di noi.
                Motociclista e iper appassionato di motogp e sbk!
                Mito ti giro un post che non mi riesce a pubblicarlo
                Uno di noi? parla per te ah,ah...


                Non sei capace di mettere una foto su DDG?



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                  #38
                  Originally posted by mito22 View Post

                  Uno di noi? parla per te ah,ah...


                  Non sei capace di mettere una foto su DDG?


                  non me le carica.

                  orcaeva "uno di noi" perchè è motociclista e appassionatissimo di moto.
                  come detto segue motogp e sbk ,prove qualifiche e gare. Non ne perde una
                  Non è che i cantanti siano tutti così no?

                  da corsedimoto (ma anche altri e ci sono anche le interviste)



                  Musica e motori, due mondi così lontani eppure così vicini. Elodie ed Andrea Iannone fanno coppia fissa ormai da anni ma a Sanremo chi sono anche altri legati al motociclismo. C’è Rose Villain, figlia di Franco Luini fondatore di Tucano ma anche soprattutto Lucio Corsi, un super appassionato di due ruote. Il cantautore maremmano, uno tra più originali e visionari della scena italiana, non si perde nemmeno un turno di qualifica del Motomondiale o della Superbike. Che sia in studio di registrazione o in tour, la passione per le corse lo segue ovunque. È un amore incondizionato che racconta molto del suo spirito libero e ribelle, lo stesso che emerge nei suoi testi e nelle sue melodie. Al Festival di Sanremo ha portato la sua musica carica di suggestioni e atmosfere oniriche dimostrando come il connubio tra arte e velocità possa essere più forte che mai. Le corse gli offrono adrenalina, emozioni forti e ispirazione, elementi che ritroviamo nelle canzoni sempre sospese tra sogno e realtà.


                  Mo trovamelo un cantante appassionato di SBK (oltre che motogp).
                  Che non frega un cazzo manco a anti qua dentro che dovremmo essere impermegaappassionati
                  La motogp la guardano tutti.(o la guardavano ai tempi del vale). La sbk la guardano solo gli appassionati.

                  Guarda anche quest'altra intervista da mowmag
                  Lucio Corsi sta sbancando al Festival di Sanremo, dove gli rode non aver avuto tempo di studiarsi i tempi dei test della MotoGP a Buriram. La sua conoscenza delle due ruote è impressionante, quasi come il suo talento sul palco: a Radio Freccia Lucio ha partecipato ad un gioco in cui ad occhi chiusi, con la sola registrazione di una telecronaca di Guido Meda nelle orecchie, doveva indovinare circuito, anno e protagonisti. Ne è venuto fuori un trionfo (gli sono bastate cinque parole di Guido per indovinare il duello tra Rossi e Lorenzo in Catalunya nel 2009), mescolato a ricordi divertenti e definizioni raffinate: “Ad Assen 2013 ero a Musicultura di Macerata, un mio amico ancora si dispera per non aver visto quella vittoria di Vale. Perché mi piace la velocità? Vive nello stesso elemento della musica”
                  Matteo Campese, il conduttore radiofonico, gli ha proposto un gioco, una sorta di “La indovino con una” adattata alle telecronache della MotoGP. Cioè? Matteo faceva partire a tutto volume la registrazione di una telecronaca concitata di Guido Meda, Lucio doveva indovinare anno e circuito.​
                  Sono partiti dalla telecronaca degli ultimi giri di Motegi 2017: Lucio, sentendo la voce di Mauro Sanchini, colloca già la gara ad una domenica relativamente recente “perché se ci fosse stato Loris Reggiani sarebbe stato molto prima”. Poi capisce che si tratta di una battaglia tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso, e allora ragiona ad alta voce: “Ce ne sono stati diversi, ma Giappone 2017 sotto il diluvio è una quelle che mi sta più a cuore”. Presa. Al secondo round Lucio la indovina davvero con una, nel senso che gli bastano cinque parole pronunciate da Guido Meda per indovinare: “Guardano al cielo le moto” – una frase che potrebbe suggerire qualcosa solo ad un fan incallito delle due ruote, uno di quelli che di tanto in tanto sentono l’urgenza di andare a riguardare le gare più epiche. Così Lucio ferma la registrazione: “Rossi contro Lorenzo, Catalunya 2009, 2009 perché Vale vinse il titolo quell’anno”. Matteo a quel punto è stupito, e Lucio gli spiega: “Ste cose mi hanno cresciuto, mi hanno emozionato. Le guardavo, ero lì con mio padre impazzito sul divano”.​
                  L’ultimo banco di prova, per Lucio Corsi, è Assen 2013, il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi in sella alla Yamaha, dopo il biennio in Ducati. Al suono di “alla faccia del bollito, del pilota che non ha più nulla da dire!”, Lucio azzecca e riavvolge il nastro: “L’ho vista, ero a Macerata, a Musicultura (ride, ndr), in hotel. Un mio caro amico, Giulio, si mangia ancora le mani perché quella vittoria di Vale lì non l’ha vista. Pensava che la gara fosse alle due, invece ad Assen una volta la anticipavano”. Infine gli viene chiesto se abbia scritto canzoni dedicate a qualche pilota in particolare: “Ancora no, ma mi ispirano”. Lucio allora infiocchetta l’ultima risposta e passa l’esame a pieni voti: “Mi ispirano anche i piloti che non ho visto correre, tipo Phil Read, Barry Sheene. L’estetica delle corse degli anni’70 è meravigliosa, rappresenta davvero la velocità. C’è proprio un design delle corse tipico degli anni settanta e ottanta, poi negli anni ’90 sono arrivati i piloti giapponesi che hanno portato un’estetica tutta diversa dei caschi, molto più manga e molto più colorati. Prima i caschi erano monocolore con qualche striscia per essere riconosciuti. Per me il casco più bello degli ultimi anni è stato quello del Sic, perché aveva quella semplicità degli anni settanta, un colore (bianco) e due linee (rosse). Era riconoscibile, era proprio lui”​


                  non ti sembr aun appassionato di moto?

                  ps per i caschi...la penso esattamente come lui.
                  Quello del sic era fra i più belli

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