Poliziotti aggrediti alla stazione, 41enne condannato a 8 mesi | 22enne patteggia
Il giovane - che era arrivato a dar man forte all'uomo - ha patteggiato la pena ad un anno chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità | Entrambi sono però tornati liberi
Poliziotti aggrediti alla stazione ferroviaria, agente ferito “Violenza inaudita” | Due arresti
L'agente ha riportato fratture a polso, ginocchio e schiena, i due esagitati - un 41enne e un 22enne - sono finiti ai domicliari in attesa di giudizio
QUESTO E' QUELLO CHE ERA SUCCESSO
Ancora violenza in piazza della Repubblica, alla stazione ferroviaria di Città di Castello, dove sabato pomeriggio (21 dicembre) è avvenuta una brutta aggressione ai danni di alcuni poliziotti.
All’inizio un 41enne di origini tunisine (con numerosi precedenti alle spalle), appena sceso da un convoglio, ha prima minacciato e ingiuriato gli agenti (giunti sul posto per una seconda chiamata di emergenza), poi è passato alle mani, colpendo anche la Volante con calci, pugni e sputi.
L’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha poi telefonato ad un suo amico – un 22enne di origini peruviane -, invitandolo a partecipare all’aggressione contro gli agenti. Il giovane, anch’esso con vari precedenti, appena arrivato si è subito avventato a forte velocità con la propria bicicletta su uno dei poliziotti, colpendolo violentemente e ripetutamente.
![](https://tuttoggi.info/wp-content/uploads/sites/3/2024/12/5q.jpg)
Subito dopo se l’è presa con uno dei due agenti – tentando anche di strappargli di mano il manganello – facendolo cadere rovinosamente a terra. Il poliziotto ne è uscito ferito con fratture al polso, ginocchio e schiena. La tensione sarebbe durata per almeno 30 minuti, con i due esagitati particolarmente aggressivi, ma le forze dell’ordine hanno infine riportato la calma.
Entrambi gli uomini che hanno dato vita a questa insensata baruffa proprio in mezzo alla strada – peraltro tra alcuni sbalorditi e terrorizzati presenti – si sono dati poi alla fuga ma in serata sono stati rintracciati (il più giovane era in una discoteca di Sansepolcro) e posti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. I reati contestati ad entrambi sono resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
“Quanto accaduto è un episodio di violenza inaudita ai danni di chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti – ha dichiarato Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp – I due hanno aggredito in maniera brutale due poliziotti intervenuti per sedare il comportamento molesto di un terzo cittadino, algerino, causando lesioni importanti ad uno degli agenti. Nonostante la situazione critica e la totale mancanza di un supporto da parte delle autorità locali, i nostri colleghi hanno gestito l’intervento con professionalità, procedendo all’arresto degli individui. Continuiamo a ribadire la necessità di regole più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine. La Polizia non può essere lasciata sola di fronte a episodi di tale gravità ed è per questo che, attraverso strumenti come il ddl sicurezza, si debba puntare al rafforzamento di mezzi e risorse per chi è chiamato a garantire la sicurezza pubblica”.
QUA LE CONSEGUENZE PRATICAMENTE NULLE
Il tribunale di Perugia ha condannato a 8 mesi di reclusione e ad un risarcimento di 2.300 euro alle forze dell’ordine il 41enne tunisino che, lo scorso 21 dicembre, si era reso protagonista di un’aggressione a due agenti di Polizia alla stazione ferroviaria di Città di Castello.
Insieme a lui, durante i tafferugli, c’era anche un 22enne di origini peruviane, che ha invece patteggiato la pena ad un anno, chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità.
Quel giorno la pattuglia era intervenuta in piazza della Repubblica per alcuni comportamenti molesti da parte di alcuni ragazzi a bordo di un treno. Al loro arrivo, però, come si vede dai video virali girati in rete, gli agenti erano stati “accolti” dal 41enne – titolare di una paninoteca che sta scontando pure una pena definitiva per spaccio con messa alla prova – prima con ingiurie e minacce e poi con calci, pugni e sputi alla Volante.
Per la difesa l’uomo avrebbe reagito in questo modo per la mancata assunzione dei farmaci necessari a curare una sua problematica neurologica, patologia per la quale gli è stata riconosciuta un’invalidita al 100%. Per questo motivo era stata richiesta anche una perizia psichiatrica, poi non concessa.
Il 41enne, come noto, aveva anche chiamato rinforzi e sul posto era arrivato il 22enne (suo dipendente) in sella ad una bici, con la quale – come ricostruito dal pm Gennaro Iannarone – aveva pure investito volontariamente e più volte uno dei due agenti. Subito dopo se l’era presa con lo stesso poliziotto – tentando anche di strappargli di mano il manganello – facendolo cadere rovinosamente a terra e procurandogli fratture al polso, ginocchio e schiena.
Entrambi gli uomini che avevano dato vita a questa violenta baruffa in mezzo alla strada – tra gli sbalorditi presenti – si erano poi dati alla fuga ma in serata erano stati rintracciati (il più giovane era in una discoteca di Sansepolcro) e posti agli arresti domiciliari. I reati contestati ai due sono stati quelli di resistenza, minaccia (anche nei confronti delle famiglie), lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Nonostante questo sia il 41enne che il 22enne, per ora, sono tornati subito liberi (la condanna inferiore ai due anni implica la pena sospesa).
da tuttoggi
Uno dei poliziotti lo conosco bene
Il giovane - che era arrivato a dar man forte all'uomo - ha patteggiato la pena ad un anno chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità | Entrambi sono però tornati liberi
Poliziotti aggrediti alla stazione ferroviaria, agente ferito “Violenza inaudita” | Due arresti
L'agente ha riportato fratture a polso, ginocchio e schiena, i due esagitati - un 41enne e un 22enne - sono finiti ai domicliari in attesa di giudizio
QUESTO E' QUELLO CHE ERA SUCCESSO
Ancora violenza in piazza della Repubblica, alla stazione ferroviaria di Città di Castello, dove sabato pomeriggio (21 dicembre) è avvenuta una brutta aggressione ai danni di alcuni poliziotti.
All’inizio un 41enne di origini tunisine (con numerosi precedenti alle spalle), appena sceso da un convoglio, ha prima minacciato e ingiuriato gli agenti (giunti sul posto per una seconda chiamata di emergenza), poi è passato alle mani, colpendo anche la Volante con calci, pugni e sputi.
L’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha poi telefonato ad un suo amico – un 22enne di origini peruviane -, invitandolo a partecipare all’aggressione contro gli agenti. Il giovane, anch’esso con vari precedenti, appena arrivato si è subito avventato a forte velocità con la propria bicicletta su uno dei poliziotti, colpendolo violentemente e ripetutamente.
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Subito dopo se l’è presa con uno dei due agenti – tentando anche di strappargli di mano il manganello – facendolo cadere rovinosamente a terra. Il poliziotto ne è uscito ferito con fratture al polso, ginocchio e schiena. La tensione sarebbe durata per almeno 30 minuti, con i due esagitati particolarmente aggressivi, ma le forze dell’ordine hanno infine riportato la calma.
Entrambi gli uomini che hanno dato vita a questa insensata baruffa proprio in mezzo alla strada – peraltro tra alcuni sbalorditi e terrorizzati presenti – si sono dati poi alla fuga ma in serata sono stati rintracciati (il più giovane era in una discoteca di Sansepolcro) e posti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. I reati contestati ad entrambi sono resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
“Quanto accaduto è un episodio di violenza inaudita ai danni di chi opera ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti – ha dichiarato Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp – I due hanno aggredito in maniera brutale due poliziotti intervenuti per sedare il comportamento molesto di un terzo cittadino, algerino, causando lesioni importanti ad uno degli agenti. Nonostante la situazione critica e la totale mancanza di un supporto da parte delle autorità locali, i nostri colleghi hanno gestito l’intervento con professionalità, procedendo all’arresto degli individui. Continuiamo a ribadire la necessità di regole più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine. La Polizia non può essere lasciata sola di fronte a episodi di tale gravità ed è per questo che, attraverso strumenti come il ddl sicurezza, si debba puntare al rafforzamento di mezzi e risorse per chi è chiamato a garantire la sicurezza pubblica”.
QUA LE CONSEGUENZE PRATICAMENTE NULLE
Il tribunale di Perugia ha condannato a 8 mesi di reclusione e ad un risarcimento di 2.300 euro alle forze dell’ordine il 41enne tunisino che, lo scorso 21 dicembre, si era reso protagonista di un’aggressione a due agenti di Polizia alla stazione ferroviaria di Città di Castello.
Insieme a lui, durante i tafferugli, c’era anche un 22enne di origini peruviane, che ha invece patteggiato la pena ad un anno, chiedendo di sostituirla con lavori di pubblica utilità.
Quel giorno la pattuglia era intervenuta in piazza della Repubblica per alcuni comportamenti molesti da parte di alcuni ragazzi a bordo di un treno. Al loro arrivo, però, come si vede dai video virali girati in rete, gli agenti erano stati “accolti” dal 41enne – titolare di una paninoteca che sta scontando pure una pena definitiva per spaccio con messa alla prova – prima con ingiurie e minacce e poi con calci, pugni e sputi alla Volante.
Per la difesa l’uomo avrebbe reagito in questo modo per la mancata assunzione dei farmaci necessari a curare una sua problematica neurologica, patologia per la quale gli è stata riconosciuta un’invalidita al 100%. Per questo motivo era stata richiesta anche una perizia psichiatrica, poi non concessa.
Il 41enne, come noto, aveva anche chiamato rinforzi e sul posto era arrivato il 22enne (suo dipendente) in sella ad una bici, con la quale – come ricostruito dal pm Gennaro Iannarone – aveva pure investito volontariamente e più volte uno dei due agenti. Subito dopo se l’era presa con lo stesso poliziotto – tentando anche di strappargli di mano il manganello – facendolo cadere rovinosamente a terra e procurandogli fratture al polso, ginocchio e schiena.
Entrambi gli uomini che avevano dato vita a questa violenta baruffa in mezzo alla strada – tra gli sbalorditi presenti – si erano poi dati alla fuga ma in serata erano stati rintracciati (il più giovane era in una discoteca di Sansepolcro) e posti agli arresti domiciliari. I reati contestati ai due sono stati quelli di resistenza, minaccia (anche nei confronti delle famiglie), lesioni personali e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Nonostante questo sia il 41enne che il 22enne, per ora, sono tornati subito liberi (la condanna inferiore ai due anni implica la pena sospesa).
da tuttoggi
Uno dei poliziotti lo conosco bene
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