La sera del 6 gennaio si rinnova la tradizione di bruciare la Befana (in dialetto Brusa la Vecia), rappresentata da un enorme pupazzo di forma umana alto una decina di metri, composto da stracci e fascine, che viene posto su una pira di legna e dato alle fiamme.
Il falò rievoca un antico rito popolare, un momento propiziatorio per suggellare il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
A seconda di come il vento fa volare le scintille, della direzione del fumo o di dove cadeva 'la Vecia', la tradizione contadina traeva auspici su come sarebbe andato il raccolto dell’anno.
Il fuoco che depura e che lascia spazio guardando all'anno nuovo con speranza e ottimismo.
E a fine serata i gruppi alpini offrono cioccolata calda e vin brulè per tutti.
Questa sera sono andata anch'io al falò dell' Epifania è stato davvero magico
Il falò rievoca un antico rito popolare, un momento propiziatorio per suggellare il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
A seconda di come il vento fa volare le scintille, della direzione del fumo o di dove cadeva 'la Vecia', la tradizione contadina traeva auspici su come sarebbe andato il raccolto dell’anno.
Il fuoco che depura e che lascia spazio guardando all'anno nuovo con speranza e ottimismo.
E a fine serata i gruppi alpini offrono cioccolata calda e vin brulè per tutti.
Questa sera sono andata anch'io al falò dell' Epifania è stato davvero magico
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