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Come ci han ridotto l'europa e il nostro governo

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    #16
    Originally posted by toscanaccio34 View Post

    Quoto il tuo discorso, ma non è solo questo.

    è vero che molte cicale alla fine oggi si ritrovano senza scorte, ma è anche vero che questo sistema "mondiale" basato sul debito degrada anno dopo anno la condizione.
    Il debito e l'inflazione (perchè sono collegati, per non dire le 2 facce della stessa medaglia) sono sistemi che spostano potere generazionale dal 99% delle persone a quel 1% (si chiama effetto Cantillon), quindi il trend è questo e può solo peggiorare e accelerare
    Ovviamente paragonare l'economia di 40 (o più...) anni fa con quella odierna sarebbe utopistico.

    Un pó come lo stile di vita.

    Oggi ci sono aperitivi, telefoni, abbonamenti tv/internet /telepass, vacanze obbligatorie, siti web dove da svaccato sul divano, o seduto sul cacatore puoi comprare cose in America o riviste in Inghilterra... Semplicemente pigliando dei tastini!

    E comunque, i debiti si sono sempre fatti!
    Un mio zio paterno, si fece la casa con "le strette di mano", perché non aveva na lira. Ma lavorava.

    I muratori, i carpentieri, i fornitori di materiali , gli arredatori lo conoscevano.
    Sapevano chi era, la famiglia da cui veniva e il valore della parola era più importante di 100 firme!

    Ovviamente tutte ditte del luogo e magazzini artigiani del circondario, niente ditte con sede legale ad Afragola e manovali importati, niente Ikea o Mondo convenienza!

    L'economia girava "a corto", e se qualcosa si faceva in nero, chi ne "guadagnava" non è che li portava in Svizzera, piuttosto ci andava al ristorante o si comprava un paio di scarpe.

    I soldi restavano tutti in zona.
    Il debito che facevi oggi, magari ti entrava come interesse qualche anno dopo, perché forse nel mentre eri diventato creditore.

    Poi sono arrivati gli ipermercati, poi le mega catene e oggi siamo tutti più poveri.

    Vi siete mai chiesti quanti mega miliardi di euri finiscono all'estero, in cambio di ciaffi che non valgono un cazzo? O merci di cui comunque potremmo fare a meno?
    Last edited by Herr Homar; 27-11-24, 19:58.

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      #17
      Originally posted by Herr Homar View Post

      Ovviamente paragonare l'economia di 40 (o più...) anni fa con quella odierna sarebbe utopistico.

      Un pó come lo stile di vita.

      Oggi ci sono aperitivi, telefoni, abbonamenti tv/internet /telepass, vacanze obbligatorie, siti web dove da svaccato sul divano, o seduto sul cacatore puoi comprare cose in America o riviste in Inghilterra... Semplicemente pigliando dei tastini!

      E comunque, i debiti si sono sempre fatti!
      Un mio zio paterno, si fece la casa con "le strette di mano", perché non aveva na lira. Ma lavorava.

      I muratori, i carpentieri, i fornitori di materiali , gli arredatori lo conoscevano.
      Sapevano chi era, la famiglia da cui veniva e il valore della parola era più importante di 100 firme!

      Ovviamente tutte ditte del luogo e magazzini artigiani del circondario, niente ditte con sede legale ad Afragola e manovali importati, niente Ikea o Mondo convenienza!

      L'economia girava "a corto", e se qualcosa si faceva in nero, chi ne "guadagnava" non è che li portava in Svizzera, piuttosto ci andava al ristorante o si comprava un paio di scarpe.

      I soldi restavano tutti in zona.
      Il debito che facevi oggi, magari ti entrava come interesse qualche anno dopo, perché forse nel mentre eri diventato creditore.

      Poi sono arrivati gli ipermercati, poi le mega catene e oggi siamo tutti più poveri.

      Vi siete mai chiesti quanti mega miliardi di euri finiscono all'estero, in cambio di ciaffi che non valgono un cazzo? O merci di cui comunque potremmo fare a meno?
      È vero che oggi abbiamo più distrazioni, più opportunità dove spendere soldi, ma se confronti i dati di oggi sul costo case vs stipendi, e i dati di 30, 50 anni fa si vede chiaramente che un tempo la casa si comprava con molti meno stipendi.

      Se si confrontano i prezzi delle case in stipendi, oggi le case si sono inflazionate e ci vogliono molti più stipendi.


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        #18
        Originally posted by Herr Homar View Post

        Ovviamente paragonare l'economia di 40 (o più...) anni fa con quella odierna sarebbe utopistico.

        Un pó come lo stile di vita.

        Oggi ci sono aperitivi, telefoni, abbonamenti tv/internet /telepass, vacanze obbligatorie, siti web dove da svaccato sul divano, o seduto sul cacatore puoi comprare cose in America o riviste in Inghilterra... Semplicemente pigliando dei tastini!

        E comunque, i debiti si sono sempre fatti!
        Un mio zio paterno, si fece la casa con "le strette di mano", perché non aveva na lira. Ma lavorava.

        I muratori, i carpentieri, i fornitori di materiali , gli arredatori lo conoscevano.
        Sapevano chi era, la famiglia da cui veniva e il valore della parola era più importante di 100 firme!

        Ovviamente tutte ditte del luogo e magazzini artigiani del circondario, niente ditte con sede legale ad Afragola e manovali importati, niente Ikea o Mondo convenienza!

        L'economia girava "a corto", e se qualcosa si faceva in nero, chi ne "guadagnava" non è che li portava in Svizzera, piuttosto ci andava al ristorante o si comprava un paio di scarpe.

        I soldi restavano tutti in zona.
        Il debito che facevi oggi, magari ti entrava come interesse qualche anno dopo, perché forse nel mentre eri diventato creditore.

        Poi sono arrivati gli ipermercati, poi le mega catene e oggi siamo tutti più poveri.

        Vi siete mai chiesti quanti mega miliardi di euri finiscono all'estero, in cambio di ciaffi che non valgono un cazzo? O merci di cui comunque potremmo fare a meno?
        Ecco qui, sta tutto nel grassetto, senza dimenticare che oggi l'immagine prevale sulla sostanza, ieri compravi una calzatura fatta bene che durava portandola a risuolare più volte mentre oggi compri scarpe comode usa e getta allo stesso prezzo "perché belle e di marca".
        Oggi l'operaio conduce la vita del manager...sono tutti manager da quando usano i titoli in inglese (ero un semplice "Assistente personale dell'Amministratore Delegato" ed oggi "General Services & Front Office Manager" facendo le stesse cose ).
        Last edited by omarMT01; 28-11-24, 07:12.

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          #19
          Originally posted by omarMT01 View Post

          Oggi l'operaio conduce la vita del manager...
          Ti quoto alla grande, Omar. Il problema dei "soldi che mancano" è tutto qua. Troppe persone non vogliono ammettere che stanno cercando di vivere una vita che non è la loro. Negli anni ottanta-novanta conoscevo industriali che avevano un tenore di vita più frugale di certi dipendenti a tempo determinato di oggi... Oggi se un operaio scrauso non ha almeno un suv in garage, pensa che gli venga automaticamente amputato il pene...

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            #20
            Originally posted by AG_KTM View Post

            Ti quoto alla grande, Omar. Il problema dei "soldi che mancano" è tutto qua. Troppe persone non vogliono ammettere che stanno cercando di vivere una vita che non è la loro. Negli anni ottanta-novanta conoscevo industriali che avevano un tenore di vita più frugale di certi dipendenti a tempo determinato di oggi... Oggi se un operaio scrauso non ha almeno un suv in garage, pensa che gli venga automaticamente amputato il pene...
            Non è tutto qua, convengo con voi in parte su sto discorso.
            Ma se oggi x la stessa casa servono più stipendi netti di allora, questo esula dal discorso di quante distrazioni e spese extra ci metto in mezzo.

            Non si può puntare il dito solo sulle ultime persone finali, ma lo si deve puntare anche sulle prime persone che fanno le regole del sistema.

            Fermo restando che se sì fanno i giusti sacrifici, e si ha i giusti focus su dove e come spendere i propri e pochi soldi, ancora oggi ci si può tranquillamente realizzare

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              #21
              Originally posted by Zolla1 View Post
              Ieri sera, verso le 18:00, ho comprato una pizza d’asporto in una pizzeria conosciuta della zona. Mentre aspettavo, è entrata un'anziana signora che ha iniziato a chiedere alla cassiera i prezzi delle pizze. A un certo punto, con voce bassa, ha chiesto: "Quella che costa meno, quanto viene?". Ho subito intuito la situazione. Mi sono avvicinato con discrezione e, comprendendo il suo imbarazzo, le ho chiesto se potevo pagare io la pizza. Lei, guardandomi, mi ha detto: "Abbiamo lavorato una vita e ora non possiamo permetterci nulla, perché a fine mese non ci si arriva". Mi ha spiegato che la pizza non era per lei, ma per suo marito, che non stava bene. Mi ha confidato che, parlando con lui la sera prima, aveva espresso il desiderio di mangiare una pizza. Con la scusa di andare in farmacia, voleva fargli una sorpresa.





              Sapevo che, per dignità, non avrebbe mai accettato il mio aiuto. Così le ho detto che era il mio compleanno e che lei mi ricordava mia madre, e che mi avrebbe fatto piacere offrirle la pizza. Alla fine ha accettato, e ho aggiunto anche una birra. La mia pizza era pronta e, mentre mi preparavo ad andare via, lei mi ha fermato per ringraziarmi, dicendo: "Dimmi la verità, oggi non è il tuo compleanno, vero?". L’ho abbracciata e me ne sono andato, senza dire altro.
              Dal web

              Complimenti davvero, ormai viviamo in un mondo sterile dove gesti così non sono più la normalità purtroppo...

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                #22
                Originally posted by Herr Homar View Post
                Non dimentichiamo che in quegli anni, le case si facevano con "poco".
                Lavori ce n'erano di ogni tipo.
                Chi era sveglio si apriva una qualsiasi bottega/laboratorio/officina, e il "socio che non lavora" (lo stato...) non era al 50%...

                chi non lo era, ma aveva voglia di lavorare andava a "portare a tavola" il sabato sera o la domenica (a pranzo o a cena...) e lo stato chiudeva un occhio.
                in quegli anni non si compravano telefoni da 1200 euro a rate però
                che poi se uno è pensionato ora...si è beccato gli anni della cuccagna eh

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                  #23
                  Originally posted by toscanaccio34 View Post

                  Non è tutto qua, convengo con voi in parte su sto discorso.
                  Ma se oggi x la stessa casa servono più stipendi netti di allora, questo esula dal discorso di quante distrazioni e spese extra ci metto in mezzo.

                  Non si può puntare il dito solo sulle ultime persone finali, ma lo si deve puntare anche sulle prime persone che fanno le regole del sistema.

                  Fermo restando che se sì fanno i giusti sacrifici, e si ha i giusti focus su dove e come spendere i propri e pochi soldi, ancora oggi ci si può tranquillamente realizzare
                  non so...avrò la percezione falsata io ma tutta sta differenza non la vedo.

                  Premesso che mio padre, camionista dipendente unico sostegno di famiglia, la casa non l'ha mai comprata, non so 50anni fa quanto costavano, ma so che per un umile dipendente era molto difficile avere un mutuo senza garanzie e che gli interessi erano alti.

                  Ho comprato nel 1999 un bilocale nel paese dove vivo a 10km da Milano, pagato 155.000.000 di lire (€80.050), stipendio con 10 anni di anzianità €1.600,00/mese. Oggi lo stesso appartamento potrebbe essere venduto €100.000 e gli stipendi sono più o meno allineati a quelli di allora, forse €1.700, quindi va bene che non sono saliti di pari passo ma la differenza non è così grande come dici.
                  Inoltre, nel 1999 il mutuo prima casa era al 7,5% oggi al 3%. Penso che se uno non ha grilli per la testa fa meno fatica oggi rispetto ad allora.



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                    #24
                    Originally posted by omarMT01 View Post

                    non so...avrò la percezione falsata io ma tutta sta differenza non la vedo.

                    Premesso che mio padre, camionista dipendente unico sostegno di famiglia, la casa non l'ha mai comprata, non so 50anni fa quanto costavano, ma so che per un umile dipendente era molto difficile avere un mutuo senza garanzie e che gli interessi erano alti.

                    Ho comprato nel 1999 un bilocale nel paese dove vivo a 10km da Milano, pagato 155.000.000 di lire (€80.050), stipendio con 10 anni di anzianità €1.600,00/mese. Oggi lo stesso appartamento potrebbe essere venduto €100.000 e gli stipendi sono più o meno allineati a quelli di allora, forse €1.700, quindi va bene che non sono saliti di pari passo ma la differenza non è così grande come dici.
                    Inoltre, nel 1999 il mutuo prima casa era al 7,5% oggi al 3%. Penso che se uno non ha grilli per la testa fa meno fatica oggi rispetto ad allora.


                    di sicuro io avrei risparmiato un botto da giovane visto che i locali,le disco ecc praticamente ora son tutte chiuse. quei 50€ a settimana fra tutto li avrei messi in saccoccia

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                      #25
                      Originally posted by luciocabrio View Post

                      in quegli anni non si compravano telefoni da 1200 euro a rate però
                      che poi se uno è pensionato ora...si è beccato gli anni della cuccagna eh
                      Aggiungo: chi aveva 2 spicci in banca, con un semplice "BOT" vincolato a 2 anni, i cassava tra il 10 e il 12% pulito...

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                        #26
                        Originally posted by Herr Homar View Post

                        Aggiungo: chi aveva 2 spicci in banca, con un semplice "BOT" vincolato a 2 anni, i cassava tra il 10 e il 12% pulito...
                        certo, ma anche i mutui erano a quei livelli, le banche i soldi li davano volentieri solo a chi li aveva

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                          #27
                          Quella dei telefoni da 1200€, dei televisori da 3-4k e degli abbonamenti per cose inutili da 200 € al mese è una piaga da non sottovalutare

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                            #28
                            Originally posted by AG_KTM View Post
                            Quella dei telefoni da 1200€, dei televisori da 3-4k e degli abbonamenti per cose inutili da 200 € al mese è una piaga da non sottovalutare
                            assolutamente si e pare non ne possano fare a meno

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                              #29
                              Il punto è proprio qusto.
                              Riuscire a a capire cosa serve veramente e cosa in un certo senso ci viene imposto.

                              Ora, anche io spendo in cose di cui potrei tranquillamente fare a meno, ma perché mi piace da quando ho imparato a dire Papà!

                              Molti che conosco spendono in cose che magari non vogliono, ma si sentono "obbligati" ad avere...

                              E che sicuramente non apprezzano fino in fondo.

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                                #30
                                Una cosa che si sta perdendo, che era un mantra di mio padre ed ho fatto mio, se hai i soldi compra quello che ti fa più felice se non li hai lascia perdere perchè l’unica cosa che si deve prendere a rate è il tetto sotto il quale vivere, il resto è superfluo.

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