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Come e quando si diventa pensionati?

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    #1

    Come e quando si diventa pensionati?

    Mica per stracciare gli zebedei, l'altro topiz ha una connotazione weltanschauungesca, chi siamo, dove andiamo, cheffamo - 'asstronziii (cit.).

    Però, da perfetto "mai cresciuto con prole", domando vobis, (al netto della chimera, del soggetto mitologico che di nome fa "percettore di assegno pensionistico"), quindi domando, proprio avvoi: la catena vi scende più spesso e più velocemente, mandate più frequentemente a raccogliere cicorie i vostri interlocutori, vi immergete di quando in quando in quello stato da "cupio dissolvi" ?

    Insomma, avete cominciato a rompervi i coglioni più spesso e più velocemente?

    Rispondete copiosi.

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    #2
    Io si ... E dalla pensione sono lontanissimo

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      #3
      Parlo rispetto ad alcuni parenti

      -Si sono un po' tutti quelli del settore medico di lavorare

      -Chi insegnava, era contento e avrebbe continuato, infatti hanno iniziato a dare ripetizioni

      -Nonno, bancario(direttore di filiale) avrebbe lavorato fino alla fine dei suoi giorni

      -Chi era dipendente di altro genere... Alti e bassi

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        #4
        Originally posted by Bruno Rabolini View Post

        Insomma, avete cominciato a rompervi i coglioni più spesso e più velocemente?
        so per certo che non prenderò mai la pensione, perchè la cassa geometri andrà in default nel giro di qualche anno. Ma non è che ho iniziato a rompermi spesso i coglioni, la burocrazia e la gente pazza dilaganti me li stanno proprio sminuzzando come se fossero in un mulino a sfere...

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          #5
          Originally posted by Bruno Rabolini View Post
          Mica per stracciare gli zebedei, l'altro topiz ha una connotazione weltanschauungesca, chi siamo, dove andiamo, cheffamo - 'asstronziii (cit.).

          Però, da perfetto "mai cresciuto con prole", domando vobis, (al netto della chimera, del soggetto mitologico che di nome fa "percettore di assegno pensionistico"), quindi domando, proprio avvoi: la catena vi scende più spesso e più velocemente, mandate più frequentemente a raccogliere cicorie i vostri interlocutori, vi immergete di quando in quando in quello stato da "cupio dissolvi" ?

          Insomma, avete cominciato a rompervi i coglioni più spesso e più velocemente?

          Rispondete copiosi.
          Quando sono nato, il prossimo mi rompeva già i coglioni

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            #6
            Io sto imparando a diventare impermeabile alle rotture di cazz.

            Ho ancora molto da imparare, ma tra qualche anno manco Rossi che torna in pista e vince il decimo potrebbe turbarmi

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              #7
              Diciamo, che dopo un bel po' di anni di lavoro (42 e7 mesi) quando si ARRIVA, la tolleranza di pazienza, in tutto, si restringe di molto. Anche perché non si è più ricattabili e quindi ci si può permettere di dire quello che si pensa.
              L'esperienza poi aiuta pure a questo, dopo le molteplici volte, che uno se lo è preso nel culo, sopratutto da colleghi e amici, a diventare uno, con "licenza di uccidere" una volta arrivato.

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                #8
                Originally posted by Bruno Rabolini View Post
                Mica per stracciare gli zebedei, l'altro topiz ha una connotazione weltanschauungesca, chi siamo, dove andiamo, cheffamo - 'asstronziii (cit.).

                Però, da perfetto "mai cresciuto con prole", domando vobis, (al netto della chimera, del soggetto mitologico che di nome fa "percettore di assegno pensionistico"), quindi domando, proprio avvoi: la catena vi scende più spesso e più velocemente, mandate più frequentemente a raccogliere cicorie i vostri interlocutori, vi immergete di quando in quando in quello stato da "cupio dissolvi" ?

                Insomma, avete cominciato a rompervi i coglioni più spesso e più velocemente?

                Rispondete copiosi.
                Ho 55anni, mio padre andò in pensione a 55anni e 6mesi...se va bene io ci andrò a 68 cioè fra 13anni.

                Alla tua ultima domanda rispondo, la pazienza si sta esaurendo e spesso rispondo "pan per focaccia" e risulta che ho un cattivo carattere....ma se chi fa la domanda si facesse un esame di coscienza capirebbe che è lui che, utilizzando parte del suo intelletto, non avrebbe dovuto farla
                Last edited by omarMT01; 14-07-24, 16:29.

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                  #9
                  Io sono pensionato dal giorno del matrimonio, e vivo beato come un pascià

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                    #10
                    Originally posted by springer View Post
                    Io sono pensionato dal giorno del matrimonio, e vivo beato come un pascià
                    Barsteward...

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                      #11
                      Originally posted by Bruno Rabolini View Post

                      Barsteward...
                      Eheh.....why...
                      pensate subito male.... magari potrei essermi sposato da vecchio no?
                      Buahahahahah

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                        #12
                        Premetto che la pensione per me è una chimera, e quindi la escludo concettualmente dal discorso .

                        Per quanto riguarda le virtù legate all'esercizio della pazienza da quel che ho potuto osservare o ascoltare nei commenti di conoscenti sull'argomento c'è una modifica legata anche al tempo che passa ovvero: da giovani si perde la pazienza causa ormoni ed esuberanza, poi si arriva ad una fase di omeostasi e ad un certo punto della propria esistenza ( circa la metà) si inizia a perdere la pazienza e soprattutto a tagliare i rami secchi.
                        E con rami secchi in genere intendono le persone superflue o inutili o quelle che non ci fanno stare bene per vari motivi. Stop dunque alla diplomazia del quieto vivere in ogni ambito dove possibile.
                        A questo, si aggiunge poi la perdita della pazienza in generale, probabilmente perché l'età ha permesso nel corso degli anni di costruirsi una casistica tale da poter affermare senza più filtri che mi fa stare meglio se " vi mando tutti a..... perchè mi avete rotto le scatole" .

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                          #13
                          Kit pensione:



                          +




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                            #14
                            Originally posted by Semiramide View Post
                            Premetto che la pensione per me è una chimera, e quindi la escludo concettualmente dal discorso .

                            Per quanto riguarda le virtù legate all'esercizio della pazienza da quel che ho potuto osservare o ascoltare nei commenti di conoscenti sull'argomento c'è una modifica legata anche al tempo che passa ovvero: da giovani si perde la pazienza causa ormoni ed esuberanza, poi si arriva ad una fase di omeostasi e ad un certo punto della propria esistenza ( circa la metà) si inizia a perdere la pazienza e soprattutto a tagliare i rami secchi.
                            E con rami secchi in genere intendono le persone superflue o inutili o quelle che non ci fanno stare bene per vari motivi. Stop dunque alla diplomazia del quieto vivere in ogni ambito dove possibile.
                            A questo, si aggiunge poi la perdita della pazienza in generale, probabilmente perché l'età ha permesso nel corso degli anni di costruirsi una casistica tale da poter affermare senza più filtri che mi fa stare meglio se " vi mando tutti a..... perchè mi avete rotto le scatole" .
                            In poche parole, da giovani si perde perché "so tutto io"...poi si capisce che non è così e si gestisce per imparare...poi si pensa di aver imparato e "so tutto io"

                            La vita è un ciclo

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                              #15
                              Originally posted by omarMT01 View Post

                              In poche parole, da giovani si perde perché "so tutto io"...poi si capisce che non è così e si gestisce per imparare...poi si pensa di aver imparato e "so tutto io"

                              La vita è un ciclo
                              Effetto Dunning-Kruger.



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