Anche oggi sveglia presto, come un automa....
direzione lavoro, chiamate di clienti rompiscatole, lavoro ripetitivo e nauseante...
sono anni con la stessa tiritea, di cambiare aria con un nuovo impiego...neanche all' orizzonte alcuna prospettiva
Pensi alle scadenza, alle cose da pagare, agli impegni giornalieri....
Vorrei tornare piu' piccolo, quando vivevo con mamma e papa....zero problemi, ma questo non e' possibile.
Il mio responsabile..una testa di razzo...i miei colleghi...come aguzzini pronti a farti la forca cercando di accaparrarsi una fetta (di cosa poi?!) di importanza per un lavoro non sense dove fra l'altro non c'e' nemmeno una carriera.
tirar avanti, perche?!
Perche' poi esco, sento l'aria che mi carezza, ho un sorriso che mi aspetta, dei sogni che anche se tali mi piace coltivare.
Vivo in Italia, con mille euro al mese (o forse e meglio dire sopravvivo), vivo per mantenermi, per tirare avanti un giorno dopo l' altro e un pranzo con una cena, fra l'altro mangio una volta al giorno (lavorando 8 ore e con una pausa di 30 minuti pranzo che ti mangi?! ) e risolvi i problemi degli altri
guardo la tv, sento di guerre, di missioni di pace, di tasse, di feste, soprattutto che tutto va bene e mi sento solo come immerso in un enorme bolla di vuoto.
Poi tutto a un tratto mi sveglio, mi accorgo che faccio parte di un sistema, sono nel sistema, ma virtualmente perche la mia mente e solo mia, si mi vedi ma io sono altrove e penso alle cose che mi piacciono, penso al mio amore, alla mia moto, al mare e soprattutto a quel senso di benessere interiore, nel non pensare a niente vivendo quello che mi piace e allora capisco.
Capisco che e' tutta una bugia, che la nostra societa e una bugia, che anche noi che guardandoci allo specchio consci ce lo neghiamo siamo diventati la parodia di noi stessi, persi nel consumo e in lavori logoranti, dove nessuno conta niente e il lavoro conta tutto.
Ma io motociclista no, perche' ho ancora una strada da affrontare, un cuore che batte, l' adrenalina che scorre e soprattutto sono io potente, su una moto potente che corro verso il mio destino, oggi domani, sempre fuori dallo schema, fuori dalla gabbia perche sono me stesso costruito da solo e con le mie esperienze.
F.nculo i diktat, le frasi fatte e i luoghi comuni e f.nculo la nostra societa piena di controsensi e priva di genuinita e di valori.
Ed evviva noi, che perlomeno, ci creiamo un motivo per vivere e per far battere il cuore
direzione lavoro, chiamate di clienti rompiscatole, lavoro ripetitivo e nauseante...
sono anni con la stessa tiritea, di cambiare aria con un nuovo impiego...neanche all' orizzonte alcuna prospettiva
Pensi alle scadenza, alle cose da pagare, agli impegni giornalieri....
Vorrei tornare piu' piccolo, quando vivevo con mamma e papa....zero problemi, ma questo non e' possibile.
Il mio responsabile..una testa di razzo...i miei colleghi...come aguzzini pronti a farti la forca cercando di accaparrarsi una fetta (di cosa poi?!) di importanza per un lavoro non sense dove fra l'altro non c'e' nemmeno una carriera.
tirar avanti, perche?!
Perche' poi esco, sento l'aria che mi carezza, ho un sorriso che mi aspetta, dei sogni che anche se tali mi piace coltivare.
Vivo in Italia, con mille euro al mese (o forse e meglio dire sopravvivo), vivo per mantenermi, per tirare avanti un giorno dopo l' altro e un pranzo con una cena, fra l'altro mangio una volta al giorno (lavorando 8 ore e con una pausa di 30 minuti pranzo che ti mangi?! ) e risolvi i problemi degli altri
guardo la tv, sento di guerre, di missioni di pace, di tasse, di feste, soprattutto che tutto va bene e mi sento solo come immerso in un enorme bolla di vuoto.
Poi tutto a un tratto mi sveglio, mi accorgo che faccio parte di un sistema, sono nel sistema, ma virtualmente perche la mia mente e solo mia, si mi vedi ma io sono altrove e penso alle cose che mi piacciono, penso al mio amore, alla mia moto, al mare e soprattutto a quel senso di benessere interiore, nel non pensare a niente vivendo quello che mi piace e allora capisco.
Capisco che e' tutta una bugia, che la nostra societa e una bugia, che anche noi che guardandoci allo specchio consci ce lo neghiamo siamo diventati la parodia di noi stessi, persi nel consumo e in lavori logoranti, dove nessuno conta niente e il lavoro conta tutto.
Ma io motociclista no, perche' ho ancora una strada da affrontare, un cuore che batte, l' adrenalina che scorre e soprattutto sono io potente, su una moto potente che corro verso il mio destino, oggi domani, sempre fuori dallo schema, fuori dalla gabbia perche sono me stesso costruito da solo e con le mie esperienze.
F.nculo i diktat, le frasi fatte e i luoghi comuni e f.nculo la nostra societa piena di controsensi e priva di genuinita e di valori.
Ed evviva noi, che perlomeno, ci creiamo un motivo per vivere e per far battere il cuore
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