L'episodio è avvenuto pochi giorni fa ad Alberobello, in provincia di Bari. Il gatto si chiamava Grey. La scena è stata filmata probabilmente da un'amica della ragazza, che poi ha postato il video sui social con la didascalia: "Ciao amò, beccati un po' di notorietà".

Proprio attraverso questo video Catia Bianco, la barista di Alberobello che nell'ultimo anno si è presa cura di Grey, si sarebbe resa conto che il gatto non era caduto accidentalmente nella fontana, come creduto inizialmente, ma vi era stato spinto di proposito. Il fatto, si legge sui social, "è avvenuto di notte in cui le temperature sono molto basse" e "purtroppo il gatto è deceduto tra atroci sofferenze".
La donna spiega di aver "ricevuto solo ieri sera il video girato da questi ragazzini e più lo guardo più trovo assurdo quanto hanno fatto: è incomprensibile quella cattiveria, è insensato che lei lo colpisca e che ne rida fiera con chi sta registrando col cellulare". Catia ha sporto denuncia. "È giusto che prenda coscienza di quanto ha fatto, che cresca e che qualcuno le faccia capire che il rispetto per ogni forma di vita è fondamentale", continua. "Nessuno si è fatto vivo, non la 16enne né i suoi amici", aggiunge.

Proprio attraverso questo video Catia Bianco, la barista di Alberobello che nell'ultimo anno si è presa cura di Grey, si sarebbe resa conto che il gatto non era caduto accidentalmente nella fontana, come creduto inizialmente, ma vi era stato spinto di proposito. Il fatto, si legge sui social, "è avvenuto di notte in cui le temperature sono molto basse" e "purtroppo il gatto è deceduto tra atroci sofferenze".
La donna spiega di aver "ricevuto solo ieri sera il video girato da questi ragazzini e più lo guardo più trovo assurdo quanto hanno fatto: è incomprensibile quella cattiveria, è insensato che lei lo colpisca e che ne rida fiera con chi sta registrando col cellulare". Catia ha sporto denuncia. "È giusto che prenda coscienza di quanto ha fatto, che cresca e che qualcuno le faccia capire che il rispetto per ogni forma di vita è fondamentale", continua. "Nessuno si è fatto vivo, non la 16enne né i suoi amici", aggiunge.
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