Il generale Roberto Vannacci è stato sollevato dal comando e rimosso da capo dell'istituto geografico militare di Firenze. È quanto stabilito dallo Stato Maggiore dell'Esercito. L'ufficiale verrà sostituito nel suo incarico dal generale Massimo Panizzi, che prenderà servizio lunedì 21 agosto.
La decisione arriva dopo le polemiche scoppiate per quanto scritto nel libro scritto al generale e intiolato "Mondo al contrario". Autoprodotto da Vannacci e vendutissimo su Amazon, il saggio affronta tematiche molto care all'estrema destra. Vannacci si scaglia contro la "dittatura delle minoranze", una categoria trasversale e "nefasta" che vede riuniti gay, clandestini, femministe, marxisti ecc.ecc. Ne ha contro gli ambientalisti che non capiscono che "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", contro Paola Egonu, i cui tratti non rappresentano l'italianità e contro gli omosessuali che non sarebbero "normali". Si definisce poi erede di Giulio Cesare e rivendica il suo "diritto all'odio".
La presa di distanze, a partire da quella dell'esercito e del ministro della Difesa Crosetto, lasciava presagire che le velleità da scrittore di Vannacci avrebbero portato a delle conseguenze. Vannacci, si legge nel provvedimento che l'Adnkronos ha potuto visionare, "in data 20 agosto 2023 cessa dall'incarico di comandante dell'Istituto geografico militare" e "in data 21 agosto è trasferito in forza extra organica al Comfoter area territoriale ed è posto a disposizione del comandante area territoriale per incarichi vari, sede Firenze".
La replica di Vannacci: "Nessun passo indietro"
"Quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune". Ha replicato il generale Roberto Vannacci commentando a Diario del Giorno su Rete 4 la sua rimozione da capo dell'Istituto geografico militare.
"Non vedo perché dovrei fare un passo indietro per un libro in cui esprimo i miei pensieri, senza offendere nessuno", ha aggiunto.
Secondo Vannacci !Chi indossa una divisa ricopre un ruolo istituzionale però la libertà di parola è garantita dalla Costituzione. Io combatto il pensiero unico che vieta la critica a una determinata categoria di persone. L'odio è un sentimento, come l'amore e quindi io penso che sia lecito provare disprezzo per qualcosa o per qualcuno. Questo non vuol dire istigare alla violenza: sono libero di provare odio per gli stupratori o per chi fa del male ai bambini. Questo non vuol dire che stia istigando al linciaggio di queste persone".
notizia da: today.it
La decisione arriva dopo le polemiche scoppiate per quanto scritto nel libro scritto al generale e intiolato "Mondo al contrario". Autoprodotto da Vannacci e vendutissimo su Amazon, il saggio affronta tematiche molto care all'estrema destra. Vannacci si scaglia contro la "dittatura delle minoranze", una categoria trasversale e "nefasta" che vede riuniti gay, clandestini, femministe, marxisti ecc.ecc. Ne ha contro gli ambientalisti che non capiscono che "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", contro Paola Egonu, i cui tratti non rappresentano l'italianità e contro gli omosessuali che non sarebbero "normali". Si definisce poi erede di Giulio Cesare e rivendica il suo "diritto all'odio".
La presa di distanze, a partire da quella dell'esercito e del ministro della Difesa Crosetto, lasciava presagire che le velleità da scrittore di Vannacci avrebbero portato a delle conseguenze. Vannacci, si legge nel provvedimento che l'Adnkronos ha potuto visionare, "in data 20 agosto 2023 cessa dall'incarico di comandante dell'Istituto geografico militare" e "in data 21 agosto è trasferito in forza extra organica al Comfoter area territoriale ed è posto a disposizione del comandante area territoriale per incarichi vari, sede Firenze".
La replica di Vannacci: "Nessun passo indietro"
"Quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune". Ha replicato il generale Roberto Vannacci commentando a Diario del Giorno su Rete 4 la sua rimozione da capo dell'Istituto geografico militare.
"Non vedo perché dovrei fare un passo indietro per un libro in cui esprimo i miei pensieri, senza offendere nessuno", ha aggiunto.
Secondo Vannacci !Chi indossa una divisa ricopre un ruolo istituzionale però la libertà di parola è garantita dalla Costituzione. Io combatto il pensiero unico che vieta la critica a una determinata categoria di persone. L'odio è un sentimento, come l'amore e quindi io penso che sia lecito provare disprezzo per qualcosa o per qualcuno. Questo non vuol dire istigare alla violenza: sono libero di provare odio per gli stupratori o per chi fa del male ai bambini. Questo non vuol dire che stia istigando al linciaggio di queste persone".
notizia da: today.it
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