Roma, 7 mar — Celebrare la Giornata internazionale della donna insultando tutte le donne (tranne quelle sodomizzate mentalmente dalla dottrina trans-inclusiva, che invece applaudono l’iniziativa), fatto: ci pensa Hershey, la più grande compagnia statunitense di produzione di cioccolata. Per onorare l’altra metà del cielo l’azienda ha pensato bene di chiamare come testimonial l’attivista trans Fae Johnstone. Cioè un uomo.
Un trans testimonial della Giornata della donna
Non si tratta di un attivista qualsiasi (volutamente senza l’apostrofo): Johnstone è un accanito persecutore dei diritti delle donne biologiche, con una lunga storia di commenti denigratori, in particolare contro le femministe trans-esclusive (chiamate, in maniera denigratoria, Terf) e chiunque osi avanzare critiche verso la teoria gender e i rischi che comporta l’inclusione dei trans negli spazi riservati alle donne.
E’ anche noto per aver pubblicamente attaccato la Dichiarazione dei diritti basati sul sesso delle donne, in cui è stabilito che le donne hanno bisogno di spazi sicuri riservati al proprio sesso biologico. «Sogno un ambiente di discussione politico in quei chi è critico della teoria del genere venga umiliato a tal punto da non poter più parlare in pubblico. Silenziatele», questo il diktat contenuto in un suo famoso tweet.
Un paladino della cancellazione femminile
Mercoledì Johnstone ha twittato con entusiasmo l’annuncio della propria partecipazione allo spot di Hersheys, che in occasione dell’8 marzo ha messo in commercio una barretta di cioccolato dedicata alle donne. A tutte le donne, anche a quelle con il pomo d’Adamo e un bell’arnese in mezzo alle gambe. Soprattutto quelle con il pomo d’Adamo, a giudicare l’impegno con cui Johnstone chiede di silenziare e marginalizzare ad ogni costo chiunque muove critiche alla teoria gender e relativa cancellazione femminile.
Le utenti Twitter non l’hanno presa bene, lanciando l’hashtag #HersheyHatesWomen” e invitando tutti a boicottare il marchio. «Non è una donna e non dovrebbe apparire in una pubblicità per la Giornata internazionale della donna», «Che modo vile di insegnare alle ragazze e alle donne il privilegio maschile», questi i commenti più diffusi.
notizia da:ilprimatonazionale.it
Un trans testimonial della Giornata della donna
Non si tratta di un attivista qualsiasi (volutamente senza l’apostrofo): Johnstone è un accanito persecutore dei diritti delle donne biologiche, con una lunga storia di commenti denigratori, in particolare contro le femministe trans-esclusive (chiamate, in maniera denigratoria, Terf) e chiunque osi avanzare critiche verso la teoria gender e i rischi che comporta l’inclusione dei trans negli spazi riservati alle donne.
E’ anche noto per aver pubblicamente attaccato la Dichiarazione dei diritti basati sul sesso delle donne, in cui è stabilito che le donne hanno bisogno di spazi sicuri riservati al proprio sesso biologico. «Sogno un ambiente di discussione politico in quei chi è critico della teoria del genere venga umiliato a tal punto da non poter più parlare in pubblico. Silenziatele», questo il diktat contenuto in un suo famoso tweet.
Un paladino della cancellazione femminile
Mercoledì Johnstone ha twittato con entusiasmo l’annuncio della propria partecipazione allo spot di Hersheys, che in occasione dell’8 marzo ha messo in commercio una barretta di cioccolato dedicata alle donne. A tutte le donne, anche a quelle con il pomo d’Adamo e un bell’arnese in mezzo alle gambe. Soprattutto quelle con il pomo d’Adamo, a giudicare l’impegno con cui Johnstone chiede di silenziare e marginalizzare ad ogni costo chiunque muove critiche alla teoria gender e relativa cancellazione femminile.
Le utenti Twitter non l’hanno presa bene, lanciando l’hashtag #HersheyHatesWomen” e invitando tutti a boicottare il marchio. «Non è una donna e non dovrebbe apparire in una pubblicità per la Giornata internazionale della donna», «Che modo vile di insegnare alle ragazze e alle donne il privilegio maschile», questi i commenti più diffusi.
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