Decine di siti istituzionali, da quelli del Governo del Ministero della Difesa e del Viminale passando per le piattaforme di banche, carabinieri, Tim e tanti altri ancora sono stati vittime di un massiccio attacco hacker nella giornata di mercoledì 22 febbraio 2023. L’attacco è stato rivendicato dal collettivo di hacker filorussi “NoName057”.
Attacco hacker ai siti italiani
Una serie di siti di aziende e istituzioni italiane sono nel mirino degli hacker del collettivo filorusso NoName057, che ha rivendicato l’azione sui propri profili Telegram. L’attacco, di tipo Ddos, è partito nella giornata di martedì 21 febbraio 2023 in occasione della visita della premier Giorgia Meloni a Kiev ed è proseguito per tutta la giornata di mercoledì 22 febbraio 2023.
A essere colpiti sono stati siti istituzionali italiani tra cui Difesa, Esteri, Carabinieri, Viminale per la Carta d’identità, Politiche agricole, Tim, Banca PER, A2A Energia.
La rivendicazione del collettivo filorusso
L’attacco, come detto, è stato rivendicato dal collettivo filorusso “NoName057” che ha messo nel mirino l’Italia dopo la visita a Kiev della premier Giorgia Meloni. “Oggi continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l’Italia russofoba” ha svelato il collettivo che ha poi sottolineato: “L’Italia fornirà all’Ucraina un sesto pacchetto di aiuti militari che includerà tre tipi di sistemi di difesa aerea compresi i sistemi anticarro SAMP-T”.
“La vittoria sarà nostra”, conclude il messaggio del collettivo che spiega come l’attacco abbia rallentato la funzionalità dei siti con i “portali che funzionano solo per i visitatore italiani”.
Si tratta dell’ennesimo caso di attacco hacker ai danni dell’Italia dopo quello registrato lo scorso 5 febbraio.
Chi è NoName, il gruppo hacker filorusso
A finire sotto la luce dei riflettori per questo nuovo attacco è il gruppo hacker filorusso NoName. Si tratta di uno dei gruppo russi più attivi nella cyberguerra che va avanti ormai da quasi un anno. Creato un anno fa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il gruppo si è reso protagonista di numerosi attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche nei Paesi che supportano Kiev.
Dalla Polonia alla Lituania, passando per Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia, è la la prima volta che gli attacchi di NoName prendono di mira l’Italia.
Le indagini della polizia postale e il ripristino
La Polizia postale è al lavoro da stamane per il ripristino dei siti istituzionali italiani e di alcune banche e aziende finiti nel mirino del gruppo di hacker filorusso. Secondo quanto si apprende, la polizia postale sta supportando gli enti colpiti dall’attacco.
notizia da: notizie.virgilio.it
Attacco hacker ai siti italiani
Una serie di siti di aziende e istituzioni italiane sono nel mirino degli hacker del collettivo filorusso NoName057, che ha rivendicato l’azione sui propri profili Telegram. L’attacco, di tipo Ddos, è partito nella giornata di martedì 21 febbraio 2023 in occasione della visita della premier Giorgia Meloni a Kiev ed è proseguito per tutta la giornata di mercoledì 22 febbraio 2023.
A essere colpiti sono stati siti istituzionali italiani tra cui Difesa, Esteri, Carabinieri, Viminale per la Carta d’identità, Politiche agricole, Tim, Banca PER, A2A Energia.
La rivendicazione del collettivo filorusso
L’attacco, come detto, è stato rivendicato dal collettivo filorusso “NoName057” che ha messo nel mirino l’Italia dopo la visita a Kiev della premier Giorgia Meloni. “Oggi continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l’Italia russofoba” ha svelato il collettivo che ha poi sottolineato: “L’Italia fornirà all’Ucraina un sesto pacchetto di aiuti militari che includerà tre tipi di sistemi di difesa aerea compresi i sistemi anticarro SAMP-T”.
“La vittoria sarà nostra”, conclude il messaggio del collettivo che spiega come l’attacco abbia rallentato la funzionalità dei siti con i “portali che funzionano solo per i visitatore italiani”.
Si tratta dell’ennesimo caso di attacco hacker ai danni dell’Italia dopo quello registrato lo scorso 5 febbraio.
Chi è NoName, il gruppo hacker filorusso
A finire sotto la luce dei riflettori per questo nuovo attacco è il gruppo hacker filorusso NoName. Si tratta di uno dei gruppo russi più attivi nella cyberguerra che va avanti ormai da quasi un anno. Creato un anno fa, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il gruppo si è reso protagonista di numerosi attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche nei Paesi che supportano Kiev.
Dalla Polonia alla Lituania, passando per Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia, è la la prima volta che gli attacchi di NoName prendono di mira l’Italia.
Le indagini della polizia postale e il ripristino
La Polizia postale è al lavoro da stamane per il ripristino dei siti istituzionali italiani e di alcune banche e aziende finiti nel mirino del gruppo di hacker filorusso. Secondo quanto si apprende, la polizia postale sta supportando gli enti colpiti dall’attacco.
notizia da: notizie.virgilio.it