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Morto Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock

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    #16
    Originally posted by Semiramide View Post

    Sicuramente, ma aveva anche delle tematiche sottese che erano degne di nota ed ancora molto attuali, la grandezza sta proprio in questo.

    La depressione a cui facevamo cenno prima non è l’unico tema forte dell’anime. Sin da subito appare palese la tematica della prepotenza dei ricchi sui poveri e della superficialità dell’uomo moderno (che mira all’eternità perdendo la sua umanità), che abbiamo d’altronde visto anche in Capitan Harlock. Matsumoto però affronta anche il tema della diversità, del razzismo e della discriminazione in toni molto decisi.

    La stessa ambientazione fantascientifica, che erroneamente potrebbe essere paragonata a quella inflazionata dei robottoni di quegli anni, è invece molto più metaforica. Anche in questo caso, infatti, lo scopo è il medesimo: far riflettere.
    Alla fine del cartone il ragazzo protagonista Masai decide di non cambiare il suo corpo umano con un corpo meccanico perdendo la sua umanità e questo è da interpretare come un percorso di crescita e maturazione interiore.
    Depressione intendevo l'insieme di tutte le cose che dici tu. Se lo guarda un ragazzino di 12 anni o si mette a guardare il treno o qualche combattimento, ma a mio avviso non è in grado di elaborare tutto o si annoia prima
    Per questo lo metterei fra i cartoni "impegnativi" da adulti

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      #17
      Originally posted by luciocabrio View Post

      Depressione intendevo l'insieme di tutte le cose che dici tu. Se lo guarda un ragazzino di 12 anni o si mette a guardare il treno o qualche combattimento, ma a mio avviso non è in grado di elaborare tutto o si annoia prima
      Per questo lo metterei fra i cartoni "impegnativi" da adulti
      Si certamente un ragazzino di 12 non ci rimane bene, ma questo accade anche agli adulti. Pensa che nella terra del Sol Levante c'è un sentimento particolare e peculiare che oscilla tra il nostalgico e il malinconico che noi non contempliamo nella nostra cultura occidentale, di cui purtroppo non ricordo il nome ma che è molto presente nella cultura giapponese. Ecco credo che questo manga sia l'esempio migliore di quel sentire malinconico giapponese

      Tra l'altro avevo letto uno studio che affermava che per loro è qualcosa di normale e comune, ma le Big Pharma che non sanno più dove vendere i loro antidepressivi, si erano sfregati le mani nei confronti di questo sentire malinconico nipponico. Chissà se poi sono riusciti a intortare anche la cultura giapponese per aumentare il loro fatturato

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        #18
        Grande autore insieme ad altri disegnatori tipo il mitico Go Nagai padre di Goldrake e Mazinga

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