Non è chiaro il motivo per cui le corna sono simbolo dell’infedeltà coniugale. Ecco alcune possibili spiegazioni.
Non è chiaro il motivo per cui le corna sono simbolo dell’infedeltà coniugale. Qualcuno suggerisce che l’aggettivo cornuto, nel senso di tradito, derivi dal maschio della capra (detto anche becco: da qui le espressioni “far becco”, “essere becco”) la cui compagna è nota per la disinvoltura con cui cambia partner.
Però nell’antichità le corna erano simbolo di virilità, coraggio, audacia: gli dei venivano rappresentati con le corna sul capo e per imitazione i regnanti le inserivano nei loro diademi. Anche i guerrieri ornavano con le corna di capro i loro cimieri. Non è chiaro perché le sorti di questa parola siano così fortemente mutate coi secoli.
DIFFICILE ETIMOLOGIA. Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l'espressione "avere le corna" e l'aggettivo cornuto hanno cominciato ad avere il significato ingiurioso attuale.
Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell'imperatore Andronico Comneno (1120 circa -1185). Si narra che il terribile imperatore bizantino fosse spietato con i suoi sudditi, imprigionasse chiunque lo avversava e rapisse le mogli per tenerle come concubine, facendo poi appendere sulle case dei poveri mariti, per scherno, delle teste di cervo, come simbolo della preda cacciata.
Quando nel 1185 i soldati del re Guglielmo II di Normandia, diretti a Costantinopoli, arrivarono a Salonicco (allora Tessalonica) chiesero spiegazioni su quelle teste cornute appese sui muri della città, venendo a conoscenza della storia di Andronico. Portarono così l'espressione "mettere le corna" in Sicilia e da lì il modo di dire si è poi diffuso in tutta la penisola.
ORIGINE MITICA. C'è poi un'altra possibile spiegazione che affonda le sue radici invece nella mitologia greca e in particolare alla nascita del Minotauro. La storia è questa: il sovrano di Creta, Minosse, figlio di Zeus ed Europa, costruì un altare dedicato a Poseidone, sul quale avrebbe dovuto immolare un toro bianco inviatogli in dono dallo stesso dio. Colpito dalla magnificenza dell'animale, re Minosse lo preservò per le sue mandrie, sacrificando un altro esemplare.
Poseidone, scoperto l'inganno, punì il re facendo innamorare del bovino sua moglie Pasifae che, nascosta in una giovenca di legno, ebbe un amplesso con l'animale e diede poi alla luce il Minotauro, un mostro metà uomo e metà toro. Fu così che i Cretesi, a conoscenza dell'adulterio, iniziarono a mostrare per scherno le corna al re Minosse, eleggendolo... il primo cornuto della storia.
Fonte: Focus
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