VALENZA. Entrava nella casa del cliente e gli proponeva una sorta di «bibita miracolosa» che, a suo dire, sarebbe servita per «aumentare la durata e la qualità della prestazione».
Ma la polverina versata nel bicchiere dalla sedicente escort era un potente sonnifero per stordire il malcapitato di turno e poi derubarlo. La donna, che si proponeva in internet per incontri sessuali, in realtà non era nemmeno una escort. E, col suo comportamento seriale, era riuscita a ingannare numerose persone in varie province piemontesi.
In tribunale a Novara, per Kalina Mitkova, bulgara di 41 anni abitante a Valenza e attualmente ai domiciliari, è arrivata la condanna «in continuazione» con una precedente sentenza emessa a Vercelli, per complessivi 5 anni per rapina, sequestro di persona e lesioni.
Ma la polverina versata nel bicchiere dalla sedicente escort era un potente sonnifero per stordire il malcapitato di turno e poi derubarlo. La donna, che si proponeva in internet per incontri sessuali, in realtà non era nemmeno una escort. E, col suo comportamento seriale, era riuscita a ingannare numerose persone in varie province piemontesi.
In tribunale a Novara, per Kalina Mitkova, bulgara di 41 anni abitante a Valenza e attualmente ai domiciliari, è arrivata la condanna «in continuazione» con una precedente sentenza emessa a Vercelli, per complessivi 5 anni per rapina, sequestro di persona e lesioni.
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