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110g di bistecca stampata in 3d.

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    #1

    110g di bistecca stampata in 3d.

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    La società israeliana MeaTech 3D ha presentato la più grande bistecca coltivata in laboratorio mai prodotta, con un peso di quasi 110 grammi. La bistecca è composta da vere cellule muscolari e adipose, derivate da campioni di tessuto prelevati da una mucca. Le cellule staminali bovine viventi sono state incorporate in "bio-inchiostri" che sono stati poi inseriti nella stampante 3D dell'azienda per produrre la bistecca. È stata poi fatta maturare in un incubatore, in cui le cellule staminali si sono differenziate in cellule adipose e muscolari.



    BISTECCA STAMPATA IN 3D DA MEATECH

    Le aziende di tutto il mondo stanno cercando di produrre carne da coltura cellulare, sostenendo che creare carne senza allevare e macellare il bestiame è migliore per l'ambiente, il benessere degli animali e potenzialmente per la salute.



    Sharon Fima, CEO di MeaTech, ha dichiarato: «La svolta è il culmine di oltre un anno di sforzi nella nostra biologia cellulare e nei processi di ingegneria dei tessuti ad alta produttività, nonché nella nostra tecnologia di bioprinting di precisione. Riteniamo di esserci posti in prima linea nella corsa allo sviluppo di prodotti a base di carne di fascia alta a base cellulare». Ha detto che sono in fase di sviluppo anche linee cellulari per maiale e pollo.


    HE CHICKEN CARNE 3D

    La società ha affermato che mirava a produrre carne coltivata allo stesso costo della carne convenzionale. Ma le bistecche non appariranno presto sui piatti dei commensali. La prima avventura dell'azienda nel mercato sarà quella di vendere il grasso coltivato come ingrediente per altri prodotti, con un impianto pilota previsto per il 2022.



    «L'annuncio di MeaTech segna un entusiasmante passo avanti in termini di complessità e dimensioni di una bistecca coltivata», ha affermato Seren Kell del Good Food Institute (GFI) Europe. «La stampa 3D consente alle aziende di creare prodotti “a taglio intero” più sofisticati che possono ricreare autenticamente il gusto, la consistenza e la sensazione in bocca della carne convenzionale».



    OSA MEAT

    Tuttavia, un osservatore del settore ha dichiarato al Guardian che la stampa 3D è ormai diffusa e che MeaTech deve ancora dimostrare che la sua tecnologia potrebbe essere ampliata e produrre bistecche a un costo ragionevole. La prima bistecca coltivata da cellule è stata prodotta nel dicembre 2018 da un'altra azienda israeliana, Aleph Farms, anche se l'azienda ha affermato all'epoca che il gusto aveva bisogno di ulteriore lavoro.


    MOSA MEAT

    La carne coltivata da cellule richiede l'approvazione normativa prima di essere venduta al pubblico, e questo è successo per la prima volta alla fine del 2020, quando le crocchette di pollo prodotte dalla società statunitense Eat Just sono state servite ai clienti di Singapore.



    Altre aziende che perseguono la carne di laboratorio sono Mosa Meats nei Paesi Bassi, fondata dal Prof Mark Post, che ha prodotto il primo beefburger da laboratorio nel 2013, e Memphis Meats, ora di proprietà di Tyson e Cargill, due delle più grandi aziende di carne del mondo. Un'altra azienda, Meatable, mira a eliminare la necessità di ripetute estrazioni di cellule starter dagli animali creando linee che si moltiplicano continuamente.


    LEPH FARMS

    Questa settimana, gli scienziati dell'Università di Lisbona in Portogallo hanno annunciato un piano finanziato dal GFI per produrre filetti di branzino da cellule stampate in 3D utilizzando ingredienti di alghe per creare impalcature commestibili su cui far crescere le cellule. Frederico Ferreira, dell'Università di Lisbona, ha detto: «Amo il pesce e voglio continuare a mangiarlo. C'è un ruolo da svolgere per la pesca sostenibile su piccola scala, ma non possiamo continuare la pesca d'altura che causa così tanti danni agli ecosistemi oceanici».


    ABORATORI CARNE SINTETICA

    Kell ha dichiarato: «È iniziata la corsa alla produzione di bistecche intere, filetti di pesce e altre carni utilizzando l'agricoltura cellulare. Ma per rendere accessibili queste innovazioni e ottenere gli enormi benefici ambientali, di salute pubblica e di sicurezza alimentare della carne coltivata il più rapidamente possibile, abbiamo bisogno che i governi investano miliardi nella ricerca e nella commercializzazione».



    Le aziende stanno anche producendo bistecche con ingredienti vegetali, come Novameat in Spagna che ha consegnato la bistecca "più realistica" fino ad oggi all'inizio del 2020. Tra i suoi ingredienti: piselli, alghe e succo di barbabietola, estratti in fibre fini per ricreare il tessuto muscolare

    novembre, Redefine Meat ha presentato a Londra la sua bistecca a base vegetale stampata in 3D. L'assaggiatore del Guardian ha descritto il modo in cui simula la vera carne “straordinario”. Un‘altra azienda che lavora sulla carne a base vegetale è Atlast Food, che utilizza fibre di funghi per creare trame simili alla carne*


    CARNE SINTETICA

    Per ridurre le emissioni di gas serra dal bestiame ed evitare pericolosi cambiamenti climatici sono essenziali enormi riduzioni di consumo di carne, soprattutto nei paesi ricchi. Uno studio ha scoperto che evitare carne e latticini era il modo migliore per ridurre l'impatto ambientale di un individuo. I prodotti vegetali hanno emissioni molto basse, ma la carne in coltura cellulare può richiedere grandi quantità di energia per essere prodotta, causando potenzialmente emissioni significative a meno che non utilizzi fonti a basse emissioni di carbonio

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    #2
    Ma quanta energia serve per tutto questo? Più o meno di crescere una mucca, alimentarla e macellarla?

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      #3
      è sicuramente una idea, che come sottolinea chi ha scritto l'articolo, pone delle soluzioni l'allevamento intensivo, i gas prodotti, la crudeltà sugli animali ed in futuro, visto che scrivono che al momento ha lo stesso costo della carne allevata, una riduzione dei costi di produzione, con relativo ampliamento del mercato ai paesi più poveri che davvero hanno bisogno di cibo sostanzioso...

      anche perchè al momento l'alternativa sembrano essere gli insetti....a me non ispira nessuna delle due cose... al momento mi godo quella vera di carne poi vedremo certo che se non ci sono "danni a lungo termine" nel consumo di carne artificiale... meglio che un bruco.... haha

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        #4
        110gr e' un salatino, non e' una "bistecca", e quella roba prodotta con la chimica che se la mangino i gretini.

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          #5
          Originally posted by Rix View Post
          è sicuramente una idea, che come sottolinea chi ha scritto l'articolo, pone delle soluzioni l'allevamento intensivo, i gas prodotti, la crudeltà sugli animali ed in futuro, visto che scrivono che al momento ha lo stesso costo della carne allevata, una riduzione dei costi di produzione, con relativo ampliamento del mercato ai paesi più poveri che davvero hanno bisogno di cibo sostanzioso...

          anche perchè al momento l'alternativa sembrano essere gli insetti....a me non ispira nessuna delle due cose... al momento mi godo quella vera di carne poi vedremo certo che se non ci sono "danni a lungo termine" nel consumo di carne artificiale... meglio che un bruco.... haha
          le soluzioni all’ allevamento intensivo sono mangiare meno carne ma di qualità, ma se si vuole la carne a due lire per poter dire di mangiarla tutti i giorni per forza saltano fuori quegli inferni… sta roba stampata grazie m anche no

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            #6
            per chi è vegetariano per scelta animalista...in teoria qui (non ho letto tutto) non si ammazza niente giusto?

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              #7
              Originally posted by JB hsm View Post

              le soluzioni all’ allevamento intensivo sono mangiare meno carne ma di qualità, ma se si vuole la carne a due lire per poter dire di mangiarla tutti i giorni per forza saltano fuori quegli inferni… sta roba stampata grazie m anche no
              Come detto, io sta cosa la vedo come soluzione per i paesi poveri, dove hanno anche problemi a reperire alimenti con proteine...

              Però con un'occhio al domani, potrebbe essere una soluzione a qualche problema...

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                #8
                Originally posted by Rix View Post

                Come detto, io sta cosa la vedo come soluzione per i paesi poveri, dove hanno anche problemi a reperire alimenti con proteine...

                Però con un'occhio al domani, potrebbe essere una soluzione a qualche problema...
                Boh non so, cioè alla fine penso che la cosa importante sia vedere il consumo di acqua per tirare fuori 1kg di prodotto, che è il punto debole della carne rispetto agli alimenti vegetali… poi sul gusto e la consistenza ho i miei forti dubbi..

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                  #9
                  Si si giustamente, ovvio che devi fare una ricerca costi/benefici

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                    #10
                    preoccuparsi dell'acqua su un pianeta che ne e' coperto al 73% e' francamente l'ennesima idiozia "ecobeota".
                    "eh, ma e' acqua salata!!!"... e quindi? posso desalinizzare l'acqua se fosse necessario senza nemmeno usare elettricita'... un telo di plastica, una pieta, un po' di corda, e una bacinella di acqua salata (e il sole, ok... ma quello fino a prova contraria e' gratis).

                    cose di questo tipo possono avere senso in ottica futura, ma ben lontana dal nostro pianeta: creare tecnologie in grado di "costruire" gli alimenti in un viaggio spaziale magari.
                    ci sta, ha senso... carichi a bordo solo le "componenti necessarie", e poi combinandole in modo differente, ottieni carne, o formaggio... (o meglio, qualcosa che li ricordi).

                    qui hanno senso solo se puntano a vendere ste porcate a qualche ricco ebete con problemi di autostima che ha bisogno di "sentirsi migliore" salvando il pianeta.

                    se io fossi ricco mi farei arrivare il filetto di kobe fresco tutti i giorni con un mio aereo privato direttamente dal giappone... ma io non ho problemi di autostima.

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                      #11
                      Lo vuole lui, adeguatevi.





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                        #12
                        Figata! Attendiamo la versione Rna col vaccino coviddi.. 🤣😁

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                          #13
                          Originally posted by Larsen_EE View Post
                          preoccuparsi dell'acqua su un pianeta che ne e' coperto al 73% e' francamente l'ennesima idiozia "ecobeota".
                          "eh, ma e' acqua salata!!!"... e quindi? posso desalinizzare l'acqua se fosse necessario senza nemmeno usare elettricita'... un telo di plastica, una pieta, un po' di corda, e una bacinella di acqua salata (e il sole, ok... ma quello fino a prova contraria e' gratis).
                          .
                          E quanti litri all'ora? Perché se devo fare produzione devo avere certezze.

                          E poi, a me risulta che ci sono aree secche, mica tutte affacciano al mare, che fai?

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                            #14
                            acquedotti... 2000 anni fa gia' portavano acqua a tutta europa, usando solo gravita' e pietre... voglio dire, non e' una tecnologia rivoluzionaria
                            e quel sistema per "desalinizzare" l'acqua e' ancora piu' antico probabilmente (si, non si usava un telo di plastica, ma pelli animali), era solo per dire che siamo in grado di rendere "commestibile" acqua di mare gia' da "qualche tempo", e un moderno desalinizzatore e' in grado di fornire tutta l'acqua che vuoi/che ti serve.

                            parlare di "emergenza acqua" su un pianeta coperto d'acqua, e' come non riuscire a trovare ghiaccio in antartide... o sei scemo completo, oppure sei in malafede.

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                              #15
                              se è buona, perchè no?

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