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Strade ssilenziose con pneumatici riciclati.

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    #1

    Strade ssilenziose con pneumatici riciclati.





    asfalto silenzioso di Robbio, il paese dove tutte le strade sono fatte di gomma riciclata (e non si crepano)



    Il comune capofila del progetto che utilizza vecchi pneumatici: 8 mila metri quadri di asfalto sono stati realizzati con l’aggiunta di 10 tonnellate di gomma riciclata

    Non fa rumore quando passano le auto, dura molto di più e non rischia di creparsi d’inverno, durante le gelate notturne. L’asfalto del futuro si crea con gli pneumatici usati. Materiale di scarto recuperato dai gommisti, che sarebbe finito in qualche discarica o bruciato negli inceneritori. Invece di creare problemi all’ambiente e a chi deve smaltirlo, riprende vita. Capofila del progetto è Robbio, centro in provincia di Pavia. Qui 8 mila metri quadri di asfalto sono stati realizzati con l’aggiunta di 10 tonnellate di gomma riciclata. Ad oggi sono stati utilizzati 1.500 copertoni. Gran parte delle vie principali della cittadina sono ormai ricoperte dall’«asfalto silenzioso».


    La sperimentazione


    «L’esperimento — racconta il sindaco Roberto Francese — è partito un anno fa. Volevamo testarne la resistenza all’usura e soprattutto garantire sonni tranquilli agli abitanti di Robbio. Abbiamo notato diminuzioni di rumore fino a 5 decibel e un risparmio importante sulla manutenzione. Così abbiamo deciso di proseguire con Ecopneus, ditta che tratta gli pneumatici fuori uso». Le gomme a fine vita vengono private del ferro e trasformate in polverino. Quest’ultimo si mischia col bitume. «Il tritato di gomma a fine vita — prosegue Francese — ha capacità elastiche pari, se non superiori, alla gomma vergine. Gli pneumatici delle auto sono progettati per resistere alle basse temperature. L’asfalto normale tende a dilatarsi d’estate e a contrarsi d’inverno, formando delle crepe: in questo caso non accade. Il risparmio è significativo come manutenzione e ce ne stiamo accorgendo. Inoltre, le spese di smaltimento sono minori. Le discariche sono sature e il costo della materia prima è salito alle stelle. Non avrebbe davvero senso sprecare i copertoni. Senza tenere conto, poi, che il polverino sostituisce gli idrocarburi nella creazione dell’asfalto». All’amministrazione interessa risparmiare e, quando possibile, non inquinare. In più, ai cittadini viene garantito un minor inquinamento acustico. Non è un caso che in Lombardia l’esperimento sia stato replicato su strade trafficate dell’hinterland milanese

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    #2
    già oltre 15 anni fa leggevo di questa tecnologia e dei "miracoli"...
    che aspettano?
    tanto le strade fanno schifo lo stesso...peggio di così non può andare

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      #3
      Ne avevo sentito parlare, potrebbe essere davvero una bella soluzione...

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        #4
        Mascì.
        Idea troppo intelligente ed ecologica.
        Verrà accantonata di sicuro.

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          #5
          Originally posted by monikaf View Post
          Mascì.
          Idea troppo intelligente ed ecologica.
          Verrà accantonata di sicuro.
          Ripeto son quasi 15 anni che ci fanno i servizi .mi pare la prima è stata l'Inghilterra. Se volevano adottare tale tecnologia l'avrebbero già fatto

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            #6
            Originally posted by luciocabrio View Post
            già oltre 15 anni fa leggevo di questa tecnologia e dei "miracoli"...
            che aspettano?
            tanto le strade fanno schifo lo stesso...peggio di così non può andare
            esattamente... poi in certi casi ando' a finire che, pur essendoci gli impianti pronti, e i magazzini pieni di copertoni dal trattare, in realta' l'intenzione fu quella di prendersi gli incentivi "green" e sparire.

            e parlo dell'italia, direttamente: andai a vedere uno di questi stabilimenti forse anche piu' di 15 anni fa... ma erano (e credo siano tutt'ora) in mano a personaggi discutibili che non hanno alcuna intenzione di lavorare sul serio, di prendere appalti, di produrre, ma solamente intascarsi incentivi a vario titolo.
            e con la prossima imminente marea di denaro (buttato) che hanno deciso di iniettare in questo tipo di iniziative, sara' forse ancora peggio.

            un po' come il discorso dell'olio di colza come biodiesel: campi coltivabili che prendevano incentivi per la conversione a colza, incentivi pagati sulla base dell'area messa a "disposizione", ma non sulla produzione finale... fini' che i furbi che avevano convertito i campi, semplicemente prendevano i soldi per la semina, ma non raccoglievano (troppo sbattimento, e poi devi anche vendere il raccolto... ma chi te lo fa fare?).

            o per eolico o solare, che viene pagato in incentivi sulla base dell'installato, ma non sulla reale produzione: se piazzi 3 pale eoliche, e le tieni ferme, i soldi li becchi lo stesso.

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              #7
              Originally posted by Larsen_EE View Post

              esattamente... poi in certi casi ando' a finire che, pur essendoci gli impianti pronti, e i magazzini pieni di copertoni dal trattare, in realta' l'intenzione fu quella di prendersi gli incentivi "green" e sparire.

              e parlo dell'italia, direttamente: andai a vedere uno di questi stabilimenti forse anche piu' di 15 anni fa... ma erano (e credo siano tutt'ora) in mano a personaggi discutibili che non hanno alcuna intenzione di lavorare sul serio, di prendere appalti, di produrre, ma solamente intascarsi incentivi a vario titolo.
              e con la prossima imminente marea di denaro (buttato) che hanno deciso di iniettare in questo tipo di iniziative, sara' forse ancora peggio.

              un po' come il discorso dell'olio di colza come biodiesel: campi coltivabili che prendevano incentivi per la conversione a colza, incentivi pagati sulla base dell'area messa a "disposizione", ma non sulla produzione finale... fini' che i furbi che avevano convertito i campi, semplicemente prendevano i soldi per la semina, ma non raccoglievano (troppo sbattimento, e poi devi anche vendere il raccolto... ma chi te lo fa fare?).

              o per eolico o solare, che viene pagato in incentivi sulla base dell'installato, ma non sulla reale produzione: se piazzi 3 pale eoliche, e le tieni ferme, i soldi li becchi lo stesso.
              Ma veramente? Certo che siamo proprio messi male eh

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                #8
                Originally posted by mano View Post



                asfalto silenzioso di Robbio, il paese dove tutte le strade sono fatte di gomma riciclata (e non si crepano)



                Il comune capofila del progetto che utilizza vecchi pneumatici: 8 mila metri quadri di asfalto sono stati realizzati con l’aggiunta di 10 tonnellate di gomma riciclata

                Non fa rumore quando passano le auto, dura molto di più e non rischia di creparsi d’inverno, durante le gelate notturne. L’asfalto del futuro si crea con gli pneumatici usati. Materiale di scarto recuperato dai gommisti, che sarebbe finito in qualche discarica o bruciato negli inceneritori. Invece di creare problemi all’ambiente e a chi deve smaltirlo, riprende vita. Capofila del progetto è Robbio, centro in provincia di Pavia. Qui 8 mila metri quadri di asfalto sono stati realizzati con l’aggiunta di 10 tonnellate di gomma riciclata. Ad oggi sono stati utilizzati 1.500 copertoni. Gran parte delle vie principali della cittadina sono ormai ricoperte dall’«asfalto silenzioso».


                La sperimentazione


                «L’esperimento — racconta il sindaco Roberto Francese — è partito un anno fa. Volevamo testarne la resistenza all’usura e soprattutto garantire sonni tranquilli agli abitanti di Robbio. Abbiamo notato diminuzioni di rumore fino a 5 decibel e un risparmio importante sulla manutenzione. Così abbiamo deciso di proseguire con Ecopneus, ditta che tratta gli pneumatici fuori uso». Le gomme a fine vita vengono private del ferro e trasformate in polverino. Quest’ultimo si mischia col bitume. «Il tritato di gomma a fine vita — prosegue Francese — ha capacità elastiche pari, se non superiori, alla gomma vergine. Gli pneumatici delle auto sono progettati per resistere alle basse temperature. L’asfalto normale tende a dilatarsi d’estate e a contrarsi d’inverno, formando delle crepe: in questo caso non accade. Il risparmio è significativo come manutenzione e ce ne stiamo accorgendo. Inoltre, le spese di smaltimento sono minori. Le discariche sono sature e il costo della materia prima è salito alle stelle. Non avrebbe davvero senso sprecare i copertoni. Senza tenere conto, poi, che il polverino sostituisce gli idrocarburi nella creazione dell’asfalto». All’amministrazione interessa risparmiare e, quando possibile, non inquinare. In più, ai cittadini viene garantito un minor inquinamento acustico. Non è un caso che in Lombardia l’esperimento sia stato replicato su strade trafficate dell’hinterland milanese
                Se non la adotta però si vede che ci saranno interessi da altre parti..

                Sarebbe idea fantastica... togli del grandissimo inquinamento e lo riutilizzi per fare ua cosa meglio....

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                  #9
                  Originally posted by Larsen_EE View Post

                  esattamente... poi in certi casi ando' a finire che, pur essendoci gli impianti pronti, e i magazzini pieni di copertoni dal trattare, in realta' l'intenzione fu quella di prendersi gli incentivi "green" e sparire.

                  e parlo dell'italia, direttamente: andai a vedere uno di questi stabilimenti forse anche piu' di 15 anni fa... ma erano (e credo siano tutt'ora) in mano a personaggi discutibili che non hanno alcuna intenzione di lavorare sul serio, di prendere appalti, di produrre, ma solamente intascarsi incentivi a vario titolo.
                  e con la prossima imminente marea di denaro (buttato) che hanno deciso di iniettare in questo tipo di iniziative, sara' forse ancora peggio.

                  un po' come il discorso dell'olio di colza come biodiesel: campi coltivabili che prendevano incentivi per la conversione a colza, incentivi pagati sulla base dell'area messa a "disposizione", ma non sulla produzione finale... fini' che i furbi che avevano convertito i campi, semplicemente prendevano i soldi per la semina, ma non raccoglievano (troppo sbattimento, e poi devi anche vendere il raccolto... ma chi te lo fa fare?).

                  o per eolico o solare, che viene pagato in incentivi sulla base dell'installato, ma non sulla reale produzione: se piazzi 3 pale eoliche, e le tieni ferme, i soldi li becchi lo stesso.
                  Ah ecco.. STRANO....

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                    #10
                    Originally posted by springer View Post

                    Ma veramente? Certo che siamo proprio messi male eh
                    sulle gomme sono sicuro che l'impianto sia ancora li, non mi ricordo dove cavolo ero andato, ma ti dico, erano piu' di 15 anni fa, perche' si trattava ancora di certificazioni iso varie, quindi probabilmente piu' di 20 anni fa.
                    ovviamente per avere accesso ai fondi comunitari serviva la certificazione ecc.ecc.ecc.
                    tutta carta inutile...

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                      #11
                      Originally posted by Larsen_EE View Post

                      sulle gomme sono sicuro che l'impianto sia ancora li, non mi ricordo dove cavolo ero andato, ma ti dico, erano piu' di 15 anni fa, perche' si trattava ancora di certificazioni iso varie, quindi probabilmente piu' di 20 anni fa.
                      ovviamente per avere accesso ai fondi comunitari serviva la certificazione ecc.ecc.ecc.
                      tutta carta inutile...
                      io ho detto 15 per non dire sfondoni ma mi pareva un quattroruote di circa 20 anni fa

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