Addio giacche di pelle in Corea del Nord, bandite: l'unico a poterle indossare sarà Kim Jong-un. Ma questa decisione non c'entra con la lotta allo stile di vita capitalista, come lo era stato con il divieto di jeans attillati e piercing; né riguarda un'improvvisa svolta "animalista": a motivare il dittatore nordcoreano pare sia stata solo la vanità. Troppe copie del suo trench, diventato uno dei capi irrinunciabili... e, si sa, nessuno può copiare il look del Leader Supremo.
La notizia è riportata da Radio Free Asia, citata dal Daily Mail. Indossato per la prima volta da Kim Jong-un, nel 2019, il trench è diventato popolare tra l'élite nordcoreana (che poteva permettersi la vera pelle) desiderosa di mostrare la propria lealtà al "Capo". Ma di recente vista la proliferazione di imitazioni contraffatte è arrivata una decisione drastica: chiudere i negozi che li vendono e toglierli alle persone che li possiedono. Il tutto per il timore che tale "massificazione" sminuisca l'aspetto del dittatore e mini la sua autorità.
Tutto è iniziato lo scorso settembre, quando è stato riaperto – dopo il blocco causa pandemia – il commercio non ufficiale tra Cina e Corea del Nord: i commercianti locali hanno iniziato ad acquistare pelle sintetica per realizzare le giacche e queste si sono diffuse dapprima tra i ceti più abbienti, e poi anche tra gli abitanti comuni, come una nuova moda. E la cosa non è piaciuta a Kim.
da tgcom24
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