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Morto ENNIO DORIS della banca col cerchio

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    Morto ENNIO DORIS della banca col cerchio


    Si è spento questa notte, all’età di 81 anni, Ennio Doris, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. Lo hanno reso noto la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo. Nato il 3 luglio del 1940, per oltre quarant’anni è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana nonché imprenditore, banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più importanti realtà del panorama bancario nazionale.



    Sposato dal 1966 con Lina Tombolato, lascia due figli, Massimo e Sara, e sette nipoti: Agnese, Alberto, Anna, Aqua, Davide, Luna Chiara e Sara Viola. Nel 1992 gli viene conferita l’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2002 quella di Cavaliere del Lavoro. Sempre nel 2002 consegue il Master honoris causa in “Banca e Finanza” della Fondazione CUOA. Dal 2000 al 2012 ha ricoperto la carica di Consigliere in Mediobanca S.p.A. e di Banca Esperia S.p.A.

    Dal 1996 è stato Amministratore Delegato di Mediolanum S.p.A, holding del Gruppo, sino al 2015, anno della fusione per incorporazione in Banca Mediolanum. Fino allo scorso 3 novembre 2021 Ennio Doris ha ricoperto la carica di Presidente di Banca Mediolanum, giorno nel quale è stato nominato, a seguito di delibera assembleare, Presidente Onorario. Ennio Doris ricopriva altresì la carica di Presidente Onorario di Fondazione Mediolanum Onlus.

    Una vita costellata di successi - Nel 1969 inizia l’attività nel campo della consulenza finanziaria presso Fideuram, occupandosi di gestione dei risparmi delle famiglie e, dal 1971 al 1981, in Dival (Gruppo Ras), dove, partito con un gruppetto di collaboratori, in pochi anni arriva a gestire oltre 700 professionisti.

    Nel febbraio 1982, dopo l’incontro a Portofino con Silvio Berlusconi e con il supporto imprenditoriale e logistico del Gruppo Fininvest, Ennio Doris fonda Programma Italia, la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, con un’idea tanto semplice quanto potente e innovativa: "Diventare il punto di riferimento della famiglia italiana per il risparmio". Inventa così un nuovo modo di fare banca, avvicinando la finanza alle persone e creando un modello industriale precursore dei tempi. Nei primi anni Novanta "importa" dal Regno Unito l'idea di una banca senza sportelli, quando internet inizia a muovere i primi passi anche in Italia.

    Innovativo e geniale

    Un'intuizione, anche questa, in cui scorge con lungimiranza le trasformazioni che ancora oggi investono profondamente il settore bancario. La sua è una scommessa sul futuro, un invito a non aver paura. Perché l'intelligenza e la capacità di costruire fiducia tra le persone resteranno al centro di tutto: "le filiali faranno la fine delle cabine telefoniche. Ma non sparirà la presenza umana" avrà modo di commentante negli anni successivi. Nella sua visione, infatti, questo innovativo modello di banca assegna un ruolo ancor più cruciale alle persone: "consulenti che guidano il cliente nelle scelte fondamentali della loro vita, in un mondo sempre più complesso". Nel 1995 nasce Mediolanum S.p.A., la holding a cui fanno capo tutte le società del conglomerato del Gruppo, e questa riorganizzazione permette la quotazione in Borsa nel 1996 e, nel 1998, l’ingresso nel listino Mib30.


    La banca senza sportelliNel 1997 Programma Italia si trasforma in Banca Mediolanum, la più innovativa banca telematica d'Italia, nata senza sportelli, la prima a dare il servizio di home banking con telefono e il teletext con il televisore di casa, fondendo così le potenzialità dell’approccio tecnologico con la professionalità del 3 consulente finanziario.



    Nel 2008 il testimone aziendale passa al figlio Massimo che da allora è alla guida di Banca Mediolanum come amministratore delegato portando la società a diventare una realtà ancor più di successo tra i principali player nel mercato bancario e del risparmio gestito in Italia e in Europa. Il cambio generazionale in comunicazione di Banca Mediolanum, invece, avviene nel 2015 quando lo storico testimonial Ennio cede il passo al figlio Massimo che in piena continuità diviene il nuovo volto della pubblicità della banca.
    da tgcom24


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    #2

    "Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano". Lo ha detto Silvio Berlusconi in una nota di cordoglio per la scomparsa di Ennio Doris. "Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto".


    "Ennio Doris ci ha lasciati in questa vita terrena. E' scomparso un visionario, un innovatore, uno straordinario imprenditore, un altruista, un inguaribile ottimista". Così il gruppo Banca Mediolanum ricorda sui social la figura del fondatore. "C'e' anche domani era il suo motto - prosegue il cordoglio - E per tutti noi di Mediolanum Ennio Doris c'è ancora e ci sarà. Anche domani".


    "Con Ennio Doris se ne va un grande innovatore, un ottimo imprenditore propugnatore di una finanza a misura di cittadino. Ma soprattutto una persona perbene. Una preghiera ti accompagni, caro Ennio". Così Antonio Tajani, coordinatore Nazionale di Forza Italia, su Twitter ricorda il fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum.

    Zaia: "Se ne va un'icona nazionale"

    "Ennio lo conoscevo, se ne va un pezzo di storia, un'icona nazionale, un galantuomo". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. "Quando è iniziato il Covd mi ha telefonato - ha raccontato Zaia - e mi ha detto che voleva dare una mano ed ha donato attrezzature e milioni di euro. "Era un uomo di grandissima visione - ha sottolineato - e proprio per questo è riuscito a fare quello che ha fatto".


    Tajani: "Se ne va grande innovatore"

    "Con Ennio Doris se ne va un grande innovatore, un ottimo imprenditore propugnatore di una finanza a misura di cittadino. Ma soprattutto una persona perbene. Una preghiera ti accompagni, caro Ennio". Così Antonio Tajani di Fi.


    Renzi: "Un uomo che aveva fede e grandi valori"

    "E' morto stanotte Ennio Doris, fondatore di Mediolanum. Era un uomo che aveva una fede profonda e dei valori grandi, non facile da trovare nel mondo della finanza. Un pensiero affettuoso e una preghiera". Lo scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sua Enews.


    Sala: "Imprenditore capace, Milano non lo dimenticherà"

    "Ci ha lasciato Ennio Doris, tra i protagonisti del mondo del risparmio italiano e fondatore di Banca Mediolanum. Una persona per bene, un imprenditore capace di innovare il settore bancario e che Milano non dimentichera'". Così sul suo profilo Twitter il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato Ennio Doris.


    Salvini: "Grande uomo"

    "Grande uomo, grande imprenditore. Una preghiera per lui e un pensiero a famigliari, amici e collaboratori. #EnnioDoris". E' il messaggio del leader della Lega, Matteo Salvini, su Twitter. "Con la scomparsa di Ennio Doris perdiamo un grandissimo imprenditore. E' stato un autentico innovatore nella gestione e nella comunicazione della finanza. Sempre sorridente ha guardato al futuro con spirito positivo. Un autentico ambasciatore dell'ottimismo anche nei momenti più difficili", ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.


    Gelmini: "Scomparso grande imprenditore" "Ci ha lasciato Ennio Doris, un grande imprenditore, un protagonista in Italia e a livello internazionale del mondo bancario e finanziario. Sincero cordoglio e una preghiera". Così il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini.

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      #3
      non tutti investimenti sono stati ..giusti

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        #4
        Saranno in molti gli Italiani a gioire, ne ha fregati parecchi....

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