Scattata dal turco Mehmet Aslan, ritrae un padre e suo figlio, entrambi senza arti. La richiesta della madre: “Il mondo ci aiuti, diamogli un futuro migliore”
Un bimbo siriano di 5 anni, nato senza braccia e gambe, immortalato mentre sorride con il padre, mutilato di una gamba. Questa l’immagine si intitola "La difficoltà della vita" ed ha vinto il Siena International Photo Awards, prestigioso concorso fotografico cui partecipano artisti di 163 Paesi ed è stata scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan. "Ho scattato la foto ad aprile di quest'anno - ha spiegato - nella provincia turca dell'Hatay, al confine siriano, in cui vivo e dove hanno trovato rifugio tantissimi rifugiati siriani. Il giorno dello scatto una equipe medica era venuta nella zona per visitare il piccolo Mustafa ed e' stato un momento di gioia".
Il fotografo Aslan: "Servono protesi"
Il fotografo ha poi raccontato la genesi del suo scatto: "Il padre si chiama Munzer El Mezhel, nel 2006 si trovava nel mercato di Idlib con la moglie incinta, quando una bomba scagliata da un aereo del regime di Damasco è esplosa poco lontano. Lui ha perso la gamba, la moglie si è salvata e anche il bambino, Mustafa, ma purtroppo è nato privo di tutti e 4 gli arti". La famiglia dopo l'esplosione è giunta in Turchia in ambulanza dove ha ricevuto le cure, spiega Aslan, che ha poi ha denunciato: "Purtroppo in Turchia non sono reperibili le necessarie protesi elettroniche, costose e disponibili solo in Europa, spero che con questo premio si possa aiutare Mustafa, che e' ora impossibilitato a compiere qualsiasi movimento".
La mamma di Mustafa: "Faremo di tutto per dargli una vita migliore"
Anche la madre di Mustafa ha commentato l'immagine: "Quella foto è arrivata al mondo. Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore", ha detto al Washington Post la signora Zeinab spiegando che la malformazione del figlio è conseguenza dell'assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino.
Le reazioni
Ad intervenire è Andrea Iacomini portavoce Unicef Italia : "E' doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita: la guerra in Siria. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, ma speriamo di non trovarci di fronte all'ennesima prova di indignazione a intermittenza come quella drammatica di Aylan. Speriamo che questa foto svegli le coscienze dei leader mondiali". Iacomini poi aggiunge: "Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti”.
Fonte: Sky tg24
Un bimbo siriano di 5 anni, nato senza braccia e gambe, immortalato mentre sorride con il padre, mutilato di una gamba. Questa l’immagine si intitola "La difficoltà della vita" ed ha vinto il Siena International Photo Awards, prestigioso concorso fotografico cui partecipano artisti di 163 Paesi ed è stata scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan. "Ho scattato la foto ad aprile di quest'anno - ha spiegato - nella provincia turca dell'Hatay, al confine siriano, in cui vivo e dove hanno trovato rifugio tantissimi rifugiati siriani. Il giorno dello scatto una equipe medica era venuta nella zona per visitare il piccolo Mustafa ed e' stato un momento di gioia".
Il fotografo Aslan: "Servono protesi"
Il fotografo ha poi raccontato la genesi del suo scatto: "Il padre si chiama Munzer El Mezhel, nel 2006 si trovava nel mercato di Idlib con la moglie incinta, quando una bomba scagliata da un aereo del regime di Damasco è esplosa poco lontano. Lui ha perso la gamba, la moglie si è salvata e anche il bambino, Mustafa, ma purtroppo è nato privo di tutti e 4 gli arti". La famiglia dopo l'esplosione è giunta in Turchia in ambulanza dove ha ricevuto le cure, spiega Aslan, che ha poi ha denunciato: "Purtroppo in Turchia non sono reperibili le necessarie protesi elettroniche, costose e disponibili solo in Europa, spero che con questo premio si possa aiutare Mustafa, che e' ora impossibilitato a compiere qualsiasi movimento".
La mamma di Mustafa: "Faremo di tutto per dargli una vita migliore"
Anche la madre di Mustafa ha commentato l'immagine: "Quella foto è arrivata al mondo. Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore", ha detto al Washington Post la signora Zeinab spiegando che la malformazione del figlio è conseguenza dell'assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino.
Le reazioni
Ad intervenire è Andrea Iacomini portavoce Unicef Italia : "E' doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita: la guerra in Siria. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, ma speriamo di non trovarci di fronte all'ennesima prova di indignazione a intermittenza come quella drammatica di Aylan. Speriamo che questa foto svegli le coscienze dei leader mondiali". Iacomini poi aggiunge: "Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti”.
Fonte: Sky tg24
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