Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Le origini della leggenda dei "vicentini magna..."

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Le origini della leggenda dei "vicentini magna..."





    I vicentini e i gatti si fanno compagnia da cinquecento anni, in gran parte trascorsi per gli abitanti con la noméa di essere divoratori di felini. Se si digita "vicentini magnagati" su Google si ottengono oltre 17mila risultati. Molti meno, per fortuna, dell'abbinata "Vicenza - Palladio" che ne conta 286mila.
    Però, perfino su Wikipedia, alla voce "cucina vicentina" esiste un educato, ma inequivocabile, riferimento gastronomico: «Un vecchio detto, che testimonia la povertà del territorio (forse il più povero tra tutte le città della Serenissima) e della sua gente, chiama i vicentini magnagati».
    Rassegniamoci. Con questa immagine i vicentini sono conosciuti in tutta Italia, e probabilmente ci vorranno altre centinaia di anni per togliersela di dosso. Ammesso che ci si riesca.

    Quando si parla di vicentini magnagati, bisogna fare i conti con la categoria della leggenda.

    C'è chi ha ironizzato: «La leggenda non è poi così lontana dalla verità; è la storia che non è ancora stata messa a punto». Nella vita è sempre questione di punti di vista. Scherzi a parte, le leggende sui vicentini magnagati sono sostanzialmente tre: una è riferita ai moti risorgimentali antiaustriaci del 1848 e le altre due al periodo d'oro della Serenissima, vale a dire un arco di tempo lungo quasi quattrocento anni, a partire dalla dedizione di Vicenza a Venezia nel 1404. Peraltro la struttura di questi ultimi due racconti è opposta. Queste leggende in taluni casi sono riferite da autori locali mentre in altri casi le opere vicentine semplicemente amplificano la tradizione orale.

    Si tratta di due situazioni da sempre considerate positive per la città, al punto da diventare elementi costitutivi della sua identità.

    In tutti e tre i casi, è importante sottolinearlo, non esistono prove storiche convincenti (anzi, non ne esistono proprio...) per dare a queste versioni il timbro dell'autenticità e della verità.
    Si tratta di racconti sufficienti per animare una serata tra amici con una battuta, ma non abbastanza per accontentare la scienza, quella fondata da Galileo Galilei che si basa sul metodo sperimentale e la verifica dei fatti.
    Non c'è alcuna prova, infatti, di invasioni di topi a Vicenza o a Venezia, e del conseguente ricorso ai gatti per debellare il flagello. Così come non esistono documenti che certificano la (peraltro probabile) carestia durante i moti risorgimentali anti-austriaci del 1848, il che avrebbe motivato i vicentini disperati a ricorrere al gatto come alimento. Questo stesso fatto storico, peraltro, ossia la resistenza agli austriaci, è ritenuto l'origine della diffusione del piatto vicentino per eccellenza, polenta e baccalà, ai "foresti". E difatti nella battaglia del 10 giugno 1848 Vicenza è davvero la capitale militare d'Italia, per numero e provenienza di combattenti, compreso l'esercito pontificio. Ma andiamo con ordine.

    Vicenza infestata dai topi e le barche della Serenissima colme di gatti
    L'aneddotica popolare riferisce che agli inizi del Settecento, Vicenza sarebbe stata teatro di una massiccia invasione di topi, insediatisi in special modo tra le carte dell'archivio notarile e nei locali del Monte di Pietà, quindi in pieno centro storico. Ai vicentini non rimase altra soluzione che mandare per acqua alcune barche a Venezia, con l'incarico di tornare in città portando un numero sufficiente di gatti da impiegare nella battaglia contro i roditori.
    Campielli e campi di Venezia, infatti, sono notoriamente regno dei gatti. Sceso il Bacchiglione con alcuni barconi, i vicentini riempirono le stive di centinaia di gatti. I cugini della laguna, generosi ma burloni, oltre agli animali richiesti, offrirono ai barcaioli anche un lauto pranzo di ringraziamento, per essere stati liberati da tante bestie fameliche e petulanti. Ma rivelarono solo alla fine che non era stata servita in tavola carne di lepre, bensì di... felino. Gatto arrosto, insomma.

    Una variante di questa leggenda sostiene che i gatti furono prestati da Venezia ma che non furono poi restituiti dai vicentini. Scomparvero... sulle tavole beriche. Di qui la nomèa.

    I gatti cercati invano per la Serenissima dal podestà di Vicenza
    Un'altra versione della leggenda è quella fornita da Virgilio Scapin, che mischia realtà e fantasia ribaltando i ruoli. Questa volta sono i veneziani, invasi dalle pantegane a chiedere aiuto a Vicenza, città ricca di gatti: volevano vincere la battaglia della pulizia civica, ma non riuscirono nell'intento. All'appello del podestà veneziano, i gatti vicentini prodigiosamente si volatilizzarono, come se qualcuno se li fosse... mangiati.
    Scapin indica come protagonista Francesco Barbaro, diplomatico e letterato del XV secolo, senatore della Serenissima a 21 anni, che fu effettivamente podestà di Vicenza nel 1423, a venticinque anni. Anche in questo caso la leggenda fa riferimento alla "età d'oro" di Vicenza sotto la Serenissima.
    C'è un elemento in più nella costruzione letteraria di Scapin: racconta lo scrittore che i gatti erano proliferati a Vicenza a causa della passione dei suoi abitanti per il baccalà, il cui profumo invadeva la città e solleticava gli appetiti anche dei felini. I quali, calmati i morsi della fame, avevano tempo e voglia di riprodursi.


    Fonte: Vicenzae.org

  • Font Size
    #2
    Visto che in questi giorni si è scherzato molto sul tema (vd. thread sulle nutrie e dei gatti spariti) ho cercato l’origine della leggenda, per sola volontà di conoscere

    Nigel76

    Comment


    • Font Size
      #3
      devo dirti che anche a Milano, in tempo di guerra, si badava al detto "ciò che non ammazza ingrassa!", forse si salvavano i cani, in quanto chi li aveva li usava per lavorare..pastori o cacciatori...ma gatti, topi (non di fogna ma prataioli), piccioni, tortore....

      Comment


      • Font Size
        #4
        Nigel76

        Comment


        • Font Size
          #5
          Penso che in tempi particolari.... tutti han mangiato tutto...

          Comment


          • Font Size
            #6
            Originally posted by mito22 View Post
            Penso che in tempi particolari.... tutti han mangiato tutto...
            esatto, ma ciò significa che non è nocivo.

            Ricordo che in un viaggio nel nord della Thailandia, c'era un villaggio che "adoravano" i cani, un pò come le mucche in India, e a poche centinaia di metri di distanza c'era un vilaggio di persone che li mangiavano...nottetempo si procuravano la preda ed il giorno successivo si nutrivano.

            Comunque nella gran parte dell'asia vengono mangiati sia cani che gatti, e non pensate che siano nocivi o portino malattie perché visto che lo fanno da secoli sarebbero già tutti morti.

            Comment


            • Font Size
              #7
              Originally posted by omarMT01 View Post

              esatto, ma ciò significa che non è nocivo.

              Ricordo che in un viaggio nel nord della Thailandia, c'era un villaggio che "adoravano" i cani, un pò come le mucche in India, e a poche centinaia di metri di distanza c'era un vilaggio di persone che li mangiavano...nottetempo si procuravano la preda ed il giorno successivo si nutrivano.

              Comunque nella gran parte dell'asia vengono mangiati sia cani che gatti, e non pensate che siano nocivi o portino malattie perché visto che lo fanno da secoli sarebbero già tutti morti.
              Oddio omar... vedasi wuhan che azzo mangiavano e che è venuto fuori.. ANCHE CON BUONA MANO DELL'UOMO ovviamente...

              Comment


              • Font Size
                #8
                Questo covid diMmerda è nato in laboratorio....quei mangiariso non hanno cambiato le loro abitudini alimentari...pipistrelli compresi....se questa pandemia fosse arrivata 30anni fa non avremmo avuto la tecnologia per "limitarla" e sarebbe stata una strage....comincio a pensare che ci sia la volontà di ridurre la popolazione mondiale
                Last edited by omarMT01; 14-09-21, 16:08.

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  Originally posted by Ila29 View Post
                  Visto che in questi giorni si è scherzato molto sul tema (vd. thread sulle nutrie e dei gatti spariti) ho cercato l’origine della leggenda, per sola volontà di conoscere

                  Nigel76
                  leggenda?....passa da queste parti con un paio di micetti belli cicciotti

                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by Nigel76 View Post

                    leggenda?....passa da queste parti con un paio di micetti belli cicciotti
                    Niente... Davvero incorreggibile!!!

                    Comment

                    X
                    Working...
                    X