“Fa un freddo cane”: ecco perché viene utilizzata questa affermazione per indicare le basse temperature
Fonte: Depositphotos
“Fa un freddo cane”. Questa espressione viene spesso utilizzata da chi vuole esprimere la percezione di una temperatura bassissima e di un gelo che penetra attraverso i vestiti nonostante ci si copra. Ma perché si usa proprio il cane e non un altro animale per esprimere questo pensiero?
Secondo molti l’utilizzo dell’espressione “Fa un freddo cane”, sarebbe legata ai tempi antichi, quando i cani venivano utilizzati per la guardia e tenuti all’esterno delle case. Nel secolo scorso i cani non erano così coccolati come ora e veniva tenuti spesso nei cortili, legati alla catena e spesso con poco cibo nello stomaco, per diventare più aggressivi nei confronti di eventuali intrusi.
Oggi è il migliore amico dell’uomo, ma in passato veniva tenuto all’esterno sia d’estate, con temperature altissime, che d’inverno, con la neve e il gelo, per evitare malattie infettive e fare la guardia. I cani erano dunque costretti a sopravvivere all’esterno, sopportando il ghiaccio e il freddo dei mesi invernali, le intemperie e il termometro sotto lo zero.
Da qui l’espressione: “Fa un freddo cane”, per indicare ciò che i cani erano costretti a sopportare. Esistono anche altri modi di dire legati ai cani utilizzati dagli eschimesi. Queste popolazioni quando fa molto freddo accolgono nelle loro tende i cani da slitta per stare più al caldo. Se durante la notte il gelo era insopportabile dunque dicono: “Fa freddo per due cani”, per affermare che sarebbe necessario avere due cani nella tenda per non sentire freddo.
In tanti credono che l’associazione fra cane e freddo derivi dall’Antica Roma. Nell’antichità infatti esisteva un gioco di dadi in cui il “colpo del cane” era quello sfortunato che faceva perdere tutto. Da qui il termine “Fa un freddo cane” per indicare un momento particolarmente sfortunato e difficile da superare.
Infine il “freddo cane” potrebbe essere anche utilizzato poiché quando il freddo è troppo forte sembra che intacchi le ossa, come un morso, quello, appunto, di un cane.
Fonte: Supereva.it
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“Fa un freddo cane”. Questa espressione viene spesso utilizzata da chi vuole esprimere la percezione di una temperatura bassissima e di un gelo che penetra attraverso i vestiti nonostante ci si copra. Ma perché si usa proprio il cane e non un altro animale per esprimere questo pensiero?
Secondo molti l’utilizzo dell’espressione “Fa un freddo cane”, sarebbe legata ai tempi antichi, quando i cani venivano utilizzati per la guardia e tenuti all’esterno delle case. Nel secolo scorso i cani non erano così coccolati come ora e veniva tenuti spesso nei cortili, legati alla catena e spesso con poco cibo nello stomaco, per diventare più aggressivi nei confronti di eventuali intrusi.
Oggi è il migliore amico dell’uomo, ma in passato veniva tenuto all’esterno sia d’estate, con temperature altissime, che d’inverno, con la neve e il gelo, per evitare malattie infettive e fare la guardia. I cani erano dunque costretti a sopravvivere all’esterno, sopportando il ghiaccio e il freddo dei mesi invernali, le intemperie e il termometro sotto lo zero.
Da qui l’espressione: “Fa un freddo cane”, per indicare ciò che i cani erano costretti a sopportare. Esistono anche altri modi di dire legati ai cani utilizzati dagli eschimesi. Queste popolazioni quando fa molto freddo accolgono nelle loro tende i cani da slitta per stare più al caldo. Se durante la notte il gelo era insopportabile dunque dicono: “Fa freddo per due cani”, per affermare che sarebbe necessario avere due cani nella tenda per non sentire freddo.
In tanti credono che l’associazione fra cane e freddo derivi dall’Antica Roma. Nell’antichità infatti esisteva un gioco di dadi in cui il “colpo del cane” era quello sfortunato che faceva perdere tutto. Da qui il termine “Fa un freddo cane” per indicare un momento particolarmente sfortunato e difficile da superare.
Infine il “freddo cane” potrebbe essere anche utilizzato poiché quando il freddo è troppo forte sembra che intacchi le ossa, come un morso, quello, appunto, di un cane.
Fonte: Supereva.it
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