Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Med, roditori e maiali sarebbero in grado di utilizzare l'intestino, il colon in particolare, per la respirazione. Se condivisa con gli esseri umani, questa capacità potrebbe essere sfruttata per ridurre al minimo la necessità di ventilazione meccanica.
Takanori Takebe, autore senior dello studio, della Tokyo Medical University, ha affermato "sebbene gli effetti collaterali e la sicurezza debbano essere valutati a fondo sugli esseri umani, la nostra ricerca potrebbe offrire un nuovo paradigma per supportare i pazienti in condizioni critiche e con insufficienza respiratoria".
Il supporto respiratorio artificiale gioca infatti un ruolo fondamentale nella gestione clinica dei pazienti affetti da insufficienze respiratorie dovute a gravi patologie quali polmonite o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). I metodi tradizionali, come i ventilatori, però non sono esenti da effetti collaterali come danni ai polmoni per l'eccessiva pressione esercitata, o come altre complicanze laringee da intubazione.
Nel recente studio, Takebe ed il suo team, hanno ottenuto prove di respirazione intestinale in mammiferi quali topi, ratti e maiali. Dopo aver sviluppato un sistema di ventilazione del gas intestinale per somministrare ossigeno puro attraverso il retto dei topi, hanno dimostrato come il 75% delle cavie sia sopravvissuto per ben 50 minuti in condizioni di carenza di ossigeno (normalmente letali), al contrario dei topi che erano sprovvisti del sistema che non sono sopravvissuti oltre 11 minuti.
Il metodo però non è privo di problemi, poiché il gas intestinale richiede l'abrasione della mucosa per essere assorbito, ed è improbabile che sia clinicamente fattibile come intervento, specialmente nei pazienti già gravemente malati, per ovviare a questo inconveniente i ricercatori hanno sviluppato un'alternativa liquida a base di perfluorochimici ossigenati, sostanze biocompatibili e sicure per gli esseri umani.
Il sistema di ventilazione liquida intestinale ha fornito benefici terapeutici su roditori e maiali esposti a condizioni di bassa ossigenazione non letali, dimostrando come questa strategia sia efficace nel fornire ossigeno che raggiunge il sistema cardiocircolatorio alleviando i sintomi di insufficienza respiratoria.
Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di espandere il loro studio preclinico per accelerare il percorso verso l'applicazione medica di questo importante sistema di ventilazione.
fonte:The Scientist
Takanori Takebe, autore senior dello studio, della Tokyo Medical University, ha affermato "sebbene gli effetti collaterali e la sicurezza debbano essere valutati a fondo sugli esseri umani, la nostra ricerca potrebbe offrire un nuovo paradigma per supportare i pazienti in condizioni critiche e con insufficienza respiratoria".
Il supporto respiratorio artificiale gioca infatti un ruolo fondamentale nella gestione clinica dei pazienti affetti da insufficienze respiratorie dovute a gravi patologie quali polmonite o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). I metodi tradizionali, come i ventilatori, però non sono esenti da effetti collaterali come danni ai polmoni per l'eccessiva pressione esercitata, o come altre complicanze laringee da intubazione.
Nel recente studio, Takebe ed il suo team, hanno ottenuto prove di respirazione intestinale in mammiferi quali topi, ratti e maiali. Dopo aver sviluppato un sistema di ventilazione del gas intestinale per somministrare ossigeno puro attraverso il retto dei topi, hanno dimostrato come il 75% delle cavie sia sopravvissuto per ben 50 minuti in condizioni di carenza di ossigeno (normalmente letali), al contrario dei topi che erano sprovvisti del sistema che non sono sopravvissuti oltre 11 minuti.
Il metodo però non è privo di problemi, poiché il gas intestinale richiede l'abrasione della mucosa per essere assorbito, ed è improbabile che sia clinicamente fattibile come intervento, specialmente nei pazienti già gravemente malati, per ovviare a questo inconveniente i ricercatori hanno sviluppato un'alternativa liquida a base di perfluorochimici ossigenati, sostanze biocompatibili e sicure per gli esseri umani.
Il sistema di ventilazione liquida intestinale ha fornito benefici terapeutici su roditori e maiali esposti a condizioni di bassa ossigenazione non letali, dimostrando come questa strategia sia efficace nel fornire ossigeno che raggiunge il sistema cardiocircolatorio alleviando i sintomi di insufficienza respiratoria.
Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di espandere il loro studio preclinico per accelerare il percorso verso l'applicazione medica di questo importante sistema di ventilazione.
fonte:The Scientist
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