L’ultima trovata Lgbt? L’ha partorita la Chiesa nazionale d’Islanda, aderente alla Federazione luterana mondiale, che ha sbaragliato la concorrenza con un sol manifesto.
L’iconoclastia è roba vetusta, un’immagine sacra trasformata in messaggio antirazzista troppo scontata, allora eccoti Gesù Cristo versione transgender. Già, i luterani islandesi hanno infatti pensato bene di realizzare una locandina – pubblicata sulla pagina Facebook della Chiesa – in cui compare Gesù barbuto, truccato e con due belle tette mentre balla sotto un arcobaleno.
Dopo una ridda di polemiche, inevitabilmente suscitata da questa impareggiabile idiozia, la Chiesa d’Islanda ha deciso di rimuovere da Facebook il manifesto postato lo scorso 11 settembre. Ma gli stessi luterani hanno intenzione di realizzarne uno identico da installare sugli autobus della capitale Reykjavik, dove dovrebbe rimanere per due settimane.
Pure Greta può sperare
Petur Georg Markan, rappresentante della comunicazione per la Chiesa d’Islanda, ha dichiarato che Gesù Cristo in versione trans è un messaggio positivo, perché è importante che la chiesa celebri tutte le diversità. “In questo caso vediamo un Gesù che ha il seno e la barba. Stiamo cercando di abbracciare la società così com’è”. Più che altro stanno cercando di omologarsi a un determinato tipo di pensiero progressista.
Ma tant’è, secondo Markan “è davvero importante che ogni persona si veda in Gesù. Quindi va bene così. Va bene che Gesù abbia la barba e il seno”. Ma certo, mica starete pensando ancora a Gesù come figlio di Dio fatto uomo? Maledetti sessisti. Per non farsi mancare nulla, lo stesso Markan ha fatto sapere che la Chiesa d’Islanda “presto introdurrà più personificazioni.
notizia da:ilprimatonazionale.it
L’iconoclastia è roba vetusta, un’immagine sacra trasformata in messaggio antirazzista troppo scontata, allora eccoti Gesù Cristo versione transgender. Già, i luterani islandesi hanno infatti pensato bene di realizzare una locandina – pubblicata sulla pagina Facebook della Chiesa – in cui compare Gesù barbuto, truccato e con due belle tette mentre balla sotto un arcobaleno.
Dopo una ridda di polemiche, inevitabilmente suscitata da questa impareggiabile idiozia, la Chiesa d’Islanda ha deciso di rimuovere da Facebook il manifesto postato lo scorso 11 settembre. Ma gli stessi luterani hanno intenzione di realizzarne uno identico da installare sugli autobus della capitale Reykjavik, dove dovrebbe rimanere per due settimane.
Pure Greta può sperare
Petur Georg Markan, rappresentante della comunicazione per la Chiesa d’Islanda, ha dichiarato che Gesù Cristo in versione trans è un messaggio positivo, perché è importante che la chiesa celebri tutte le diversità. “In questo caso vediamo un Gesù che ha il seno e la barba. Stiamo cercando di abbracciare la società così com’è”. Più che altro stanno cercando di omologarsi a un determinato tipo di pensiero progressista.
Ma tant’è, secondo Markan “è davvero importante che ogni persona si veda in Gesù. Quindi va bene così. Va bene che Gesù abbia la barba e il seno”. Ma certo, mica starete pensando ancora a Gesù come figlio di Dio fatto uomo? Maledetti sessisti. Per non farsi mancare nulla, lo stesso Markan ha fatto sapere che la Chiesa d’Islanda “presto introdurrà più personificazioni.
notizia da:ilprimatonazionale.it
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