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Ufficiale vendeva file segreti ai russi. La moglie: Era disperato per le troppe spese

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    #46
    sparateje nel culo e stop

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      #47
      Ma dai, fanno pure nome e cognome...
      Voi avreste fatto uguale o, una volta scoperto, lo avreste usato per dare informazioni errate?
      Che pagliacciata...
      Last edited by Andy96; 02-04-21, 18:56.

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        #48
        beh.. di sicuro visto come si esprimono TUTTI in famiglia.. parlando con i giornalisti... immagino che bell'ambientino acculturato dovesse esserci in quella casa....

        quello che sorprende a sto punto più che st'imbecille che ruba segreti di stato per due pizze e un fico è il fatto che sia stato messo nella posizione di poterlo fare....

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          #49
          Originally posted by ACE65 View Post

          no scusa ma che fine fece fare a Italo Balbo?
          Mussolini era la massima espressione dell’italiano medio pieno di se che appena giunto al potere si avvalse solo di mezze cartucce per paura di perdere il potere, e quando uno “Balbo” diede prova di valore e capacità sopra la media, la prima cosa che fece fu di allontanarlo il più possibile da Roma.

          Ciao
          non mi pare che quello che dici tu sia in contrasto con quello che dico io

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            #50
            Biot è stato ‘sacrificato’ per dimostrare fedeltà agli USA: tutti i lati oscuri del Russiagate

            Tutto è avvenuto secondo le regole, salvo la rottura delle regole. Un ufficiale della marina italiana, Walter Biot, afflitto dal mutuo, dai bambini e dai cani da mantenere, è stato colto in flagrante atto di vendita di materiale militare classificato (cioè segreto) ad agenti russi e arrestato. Sembra soltanto quel che appare: una storia di povere spie. Ma non lo è. Tutti i Paesi si spiano e i russi sono sempre stati non soltanto dei grandi maestri d’intelligence, ma anche infaticabilmente attivi a prescindere dai venti di guerra, che fosse fredda o calda. Non sta lì l’anomalia.

            L’anomalia è nella scelta delle apparenze, che fanno la sostanza. Provo a capirci qualcosa, avendo per anni presieduto una Commissione parlamentare sull’intelligence russa ed essendo persino stato annichilito da quei nobili artisti che usano ancora un prevalente fattore umano su quello tecnologico (è la scuola del master spy Giacomo Casanova che oltre alla seduzione coltivava nella Serenissima Repubblica di Venezia l’arte contigua della seduzione e del tradimento, diffusa da allora nel mondo dell’oriente slavo).

            Le spie – per un sistema di regole del gioco – non vengono mai acciuffate, ammanettate sotto i riflettori e sbattute in prima pagina. Mai. Quando uno Stato trova una spia, in questo caso un proprio militare infedele per denaro, lo rende un agente doppio: “Tu da oggi darai ai russi (perché di russi si tratta) soltanto i documenti che ti prepariamo noi e saremo noi a dirigere il tuo utilizzo”.

            Ma nella vicenda dell’ufficiale italiano che vendeva segreti militari ad agenti russi sotto copertura diplomatica, qualcosa è andato storto. Con una operazione sotto la luce dei riflettori e delle telecamere è stato consumato il rito dell’arresto del soldato traditore, quello dello sdegno politico, l’inflizione della rituale condanna dell’espulsione di diplomatici cui segue immancabilmente l’eguale e misurata rappresaglia
            Ma con alcuni piccoli elementi ulteriori: da Washington il Dipartimento di Staso ha gridato forte e chiaro all’Italia “Ben fatto, siamo con voi”, dal Cremlino la voce del ministro degli Esteri Sergev Lavrov (che sembra una felice reincarnazione del sovietico Andrej Gromiko) si è levata per manifestare la presa d’atto di una situazione radicalmente modificata: “Non erano queste le regole con cui giocavamo di comune accordo, prendiamo atto del vostro cambiamento ma ci conformeremo”.

            Che cosa è cambiato e che cosa sta all’origine dei cambiamenti? Qui si entra nell’opinabile, ma dopo lunghe conversazioni nelle room on line con Mosca e altre capitali, ho visto prevalere l’interpretazione più sensata.

            La nuova amministrazione americana – cosa che su queste colonne avevamo più volte previsto e indicato – riparte dall’”heri dicebamus” lasciato aperto da Barack Obama e dalla sua protegée Hillary Clinton: la guerra con laRussia non è chiusa e la riprendiamo da dove l’avevamo lasciata. L’ultimo atto significativamente ostile del governo Obama fu la collocazione in Polonia – con un grande apparato di festeggiamenti popolari – di una brigata corazzata super tecnologica, in grado di contenere, se non intimidire, ogni velleità russa di premere sulla Polonia.

            Quell’apparato di altissima tecnologia militare non è stato rimosso da Donald Trump, che si è ritirato da tutti gli altri fronti indignato con l’Europa, ma più che altro con Angela Merkel che non è disposta a mandare all’estero neppure un vigile urbano. L’attuale esercito tedesco è una organizzazione deliberatamente poco militare ed è nota la definizione che dei soldati tedeschi di oggi hanno dato i servizi inglesi: “I tedeschi sembrano campeggiatori aggressivi e con nessuna voglia di lavorare”. Le esercitazioni della Nato in centro Europa si svolgono ormai con una partecipazione distratta e quasi irritante dei tedeschi che hanno sempre i carri armati in manutenzione.

            Gli Stati Uniti nel frattempo hanno aumentato in queste ultime ore l’impegno in Ucraina dove Kiev ha scelto la linea dura contro i russi e filorussi di casa. Nel Mare del Sud della Cina continua a salire la tensione ed è di ieri la notizia che l’Indonesia ha appena scoperto di aver trovato in alcuni suoi isolotti delle postazioni militari cinesi costruire in fretta e furia da equipaggi di piccoli pescherecci che avevano chiesto asilo durante una tempesta.
            Se l’Indonesia insiste chiassosamente per ottenere una presa di posizione in armi degli Stati Uniti, vuol dire che anche la catena delle isole che governa fa parte di fatto di una coalizione marittima, mentre a Taiwan proseguono i sorvoli armati della Cina continentale. Tutto ciò non indica per fortuna che una guerra sta per scoppiare. Ma solo – ed è più che abbastanza – che una guerra potrebbe scoppiare: War is an option. E su questa ipotesi di lavoro gli allenatori radunano le squadre, selezionano giocatori e ruoli e, nel caso dell’Italia, pretendono atti incontrovertibili e chiari di adesione, lealtà e schieramento senza se e senza ma.

            E come il caso della povera spia con troppi cani e troppi bambini da mantenere, l’hanno avuta. Il filo-russo (ma ancor più filo cinese) Di Maio ha immediatamente prodotto l’atto di contrizione richiesto e tutti i suoi si sono allineati come soldatini sulle direttive del presidente Mario Draghi, il quale agisce in sintonia sia con Bruxelles che con Washington ma anche – se non ci sbagliamo – con il Regno Unito, che per la guerra cinese ha già inviato nelle acque contestate il suo più pregiato capolavoro miliare, la portaerei Queen Elizabeth.

            Mentre l’Occidente europeo e americano dà segni di ripresa dopo lo shock pandemico, si stanno formando le squadre e le risorse per esercitare pressioni militari o almeno rendere possibili i fantasmi di quelle pressioni. Il materiale tecnologico contrabbandato dall’ufficiale italiano sembra non di grandissima attualità e le modalità della consegna sa di arsenico e vecchi merletti, del resto in cambio di poche migliaia di dollari.

            Ma il pretesto è arrivato e – certamente prima ancora che tutto avvenisse sotto i riflettori dei media – ogni dettaglio e ogni conseguenza erano stati calcolati come si fa tra giocatori di livello. È stato così per esempio che la televisione russa, a poche ore dall’annuncio dell’arresto in Italia, ha potuto mandare in onda magnifici documentari giornalistici sulla vicenda, preparati con largo anticipo. Il capitano di fregata italiano ha scelto il momento peggiore per mettere all’asta le carte cui aveva accesso, perché si è trovato in una tempesta infinitamente più grande delle sue minuscole forze di bancarellaro di segreti. Il segnale è comunque partito e ci saranno sviluppi.
            Non resta che mettersi alla finestra per seguirli, magari con la protezione di sacchetti di sabbia e occhiali da sole.

            notizia da:ilriformista.it

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              #51
              Originally posted by luciocabrio View Post
              ma perchè mi volete far venire la bava alla bocca?
              lei che lavoro faceva invece?
              3000 euro al mese...e c'era proprio bisogno di prendere 268mila euro di mutuo?
              di avere 4 cani (che costano)?

              ma andasse a pigliarlo in culo lui e la moglie. o darlo in pasto ai suoi cani

              ps miei conoscenti lui operaio lei impiegata in banca...4 figli di cui unoi purtroppo con sclerosi che necessita di presenza costante....eppure li stanno crescendo su senza particolari problemi. e hanno pur euna casa loro (bella direi) e non hanno rubato niente a nessuno.
              e non portano 3000 € a casa al mese questo sicuro
              ma infatti la cosa che disgusto sono le solite trite e ritrite dichiarazioni di chiunque davanti alle varie porcate commesse dai loro "cari",
              cia il mutuo, cia le famigli da mantenere, e anche i cani, e vuoi vedere che ciaveva da fare anche la spesa e la benzina alla macchina,
              cioè tutte cose normalissime che il 90% delle gente fa senza sputtantare il proprio paese (e senza prendere 3000 euro di stipendio!)
              tutto giustificato e tutto giustificabile cristo!
              Last edited by ventottoore; 06-04-21, 13:46.

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                #52
                ma anche l'articolo postato poco sopra


                "afflitto dal mutuo, dai bambini e dai cani da mantenere,"
                ma cristodidio...mica è una malattia...ma chi caxxo li scrive gli articoli?
                afflitto???
                Poverino...stava SOLO godendo delle cose più belle della vita:
                FIGLI
                ANIMALI
                BELLA CASA (a quel prezzo per forza)
                solo che non aveva i soldi per mantenere tutto ciò...povera stella...
                Anche io vorrei 4 auto e 4 moto...che faccio?inizio a rubare\spacciare\delinquere?
                I figli si fanno se si possono mantenere
                i cani si prendono se si possono mantenere
                Le case si prendono...se si possono prendere

                altrimenti si prende e si va a cuba lasciando in mutande moglie...figli e cani...
                sicuramente più onorevole di quel che ha fatto lui

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