Domenica 21 marzo 2021 si celebra la Giornata Mondiale del Tiramisù: uno dei dolci più amati e ricercati in tutto il mondo della cucina italiana, dal nome universale (mai tradotto in altre lingue), un vero e proprio simbolo del Made in Italy. Addirittura, nel 2019, la ricetta del Tiramisù è stata la più cliccata nei vari motori di ricerca su internet.
Quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora in corso, le celebrazioni non si fermano: infatti, l’Accademia del Tiramisù, associazione culturale e enogastronomica nel 2011 che, ispirandosi ai principi di divulgazione storico-culturale-gastronomica, ha lo scopo di informare le vere origini geografiche e gli ingredienti autentici della ricetta tradizionale, ha invitato gli italiani a preparare il proprio dolce a casa, “per aumentare – si legge in una nota dell’Accademia – il nostro buonumore e migliorare l’economia del nostro Paese consumando prodotti di eccellenza italiani”.
“Ad oggi il dolce realizzato con cacao, caffè, mascarpone, savoiardi, uova e zucchero – spiega l’Accademia – contribuisce in maniera importante alle vendite di alcuni ingredienti come mascarpone e savoiardi. In Italia circa il 70% del consumo del mascarpone è legato alla preparazione del Tiramisù, mentre per i savoiardi la percentuale sale a circa l’85%. L’esportazione del mascarpone in Giappone, Usa, Canada è collegata totalmente al consumo del dolce Tiramisù”.
Il #Tiramisuday: sfide e dirette social
La coppia di food writer Clara e Gigi Padovani, che gestiscono il sito dedicato al #Tiramisuday, anche quest’anno hanno deciso di festeggiare questa giornata online, con sfide e dirette social.
Il partner principale della festa sarà la Tiramisù World Cup, apprezzato format nato a Treviso e disputato in più occasioni, la cui prima sfida del 2021 si svolgerà proprio domenica 21 marzo, in modo virtuale, con 30 concorrenti che daranno vita alle loro ricette (creative e originali), valutate da una giuria di esperti.
A fine giornata, è previsto un collegamento con food blogger, chef ed istituzioni estere (in particolare dagli USA, Russia e Canada), che prepareranno il loro Tiramisù e dialogheranno con Francesco Redi e Alessandra Gambini, autrice italiana residente a Los Angeles, nota per i suoi libri “A Queen in the Kitchen” e “No Ketchup on Spaghetti”.
Tra gli ospiti previsti, la Console Generale dell'Italia a Los Angeles, Silvia Chiave (Accademica dell'Accademia Italiana della Cucina) e la famosa storica del cibo e blogger americana Francine Segan, da New York City.
Dove nasce il Tiramisù?
L’Etimologia della parola Tiramisù deriva da “TIRA-MI-SU”, ossia solleva, rinforza il mio corpo. Il nome originario di questo prelibato dolce deriva dal dialetto veneto “Tiremesù”, poi italianizzato in Tiramisù.
Secondo la tradizione storica veneta, Treviso è la città natale del Tiramisù e da questa culla poi si è diffuso in Italia e nel mondo. La tradizione verbale e non solo ci tramanda notizie risalenti al 1800.
Le origini trevigiane di questo dolce sono confermate da certe tradizioni locali ancora vive: ancora oggi, i biscotti savoiardi si portano in dono alle donne puerpere, ai bambini e alle persone anziane.
Molti trevigiani consumano lo “Sbatutin”: la crema tipica del Tiramisù fatta con tuorlo di uova fresche, mascarpone, caffè.
L’enogastronomo Giuseppe Maffioli storicizza e ufficializza la preparazione del dolce tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, presso il ristorante “Le Beccherie” di Treviso, dove ancora oggi il Tiramisù viene realizzato con mascarpone fresco e savoiardi preparati artigianalmente.
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