L’ultima moda in fatto di gusti alimentari? Essere flexitariani. Di cosa si tratta? Anche se la parola fa pensare più a degli alieni, questo termine in realtà è strettamente legato alla scelta del cibo. I flexitariani sono persone che si definiscono vegane o vegetariane, ma in modo flessibile.
In sostanza questi individui consumano soprattutto cereali, frutta, verdura, tofu e altri alimenti di origine vegetale. A volte però si concedono anche un pezzetto di carne oppure di pesce. Non disdegnano qualche piccolo strappo alla regola e non seguono in modo rigido le regole alimentari di questi regimi. I flexitariani solitamente evitano tutti i derivati animali per 4 o 5 giorni a settimana, ma se una sera si trovano a mangiare della carne non rifiutano.
La nuova moda deriva da diversi fattori. I flexitariani sono prima di tutto persone che curano molto la propria salute, per questo preferiscono ridurre al minimo il consumo di carne. Definirsi “veggie part time” ormai è una tendenza che ha conquistato tutto il mondo. Secondo gli esperti essere flexitariani può fare la differenza, aiutando a ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti e consentendo di migliorare la propria salute.
“Dal punto di vista della sostenibilità, è un buon segno – spiega Mark Driscoll, responsabile alimentazione del “Forum for the Future” -. Le ricerche dimostrano che un’ampia diffusione delle diete vegetariane o vegane sarebbe in grado di ridurre le emissioni rispettivamente del 63 e del 70%”.
Insomma, i flexitariani piacciono di più perché sono meno “rigidi” di vegani e vegetariani, ma seguono gli stessi principi, rispettando gli animali e l’ambiente. Non solo: secondo una recente ricerca questo regime alimentare aiuterebbe anche le famiglie a risparmiare e ad essere più in salute. La moda, che ha già conquistato la Gran Bretagna, si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa e ha conquistato anche l’Italia, dove sempre più persone vedono nel regime flexitariano il futuro.
notizia da:supereva.it
In sostanza questi individui consumano soprattutto cereali, frutta, verdura, tofu e altri alimenti di origine vegetale. A volte però si concedono anche un pezzetto di carne oppure di pesce. Non disdegnano qualche piccolo strappo alla regola e non seguono in modo rigido le regole alimentari di questi regimi. I flexitariani solitamente evitano tutti i derivati animali per 4 o 5 giorni a settimana, ma se una sera si trovano a mangiare della carne non rifiutano.
La nuova moda deriva da diversi fattori. I flexitariani sono prima di tutto persone che curano molto la propria salute, per questo preferiscono ridurre al minimo il consumo di carne. Definirsi “veggie part time” ormai è una tendenza che ha conquistato tutto il mondo. Secondo gli esperti essere flexitariani può fare la differenza, aiutando a ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti e consentendo di migliorare la propria salute.
“Dal punto di vista della sostenibilità, è un buon segno – spiega Mark Driscoll, responsabile alimentazione del “Forum for the Future” -. Le ricerche dimostrano che un’ampia diffusione delle diete vegetariane o vegane sarebbe in grado di ridurre le emissioni rispettivamente del 63 e del 70%”.
Insomma, i flexitariani piacciono di più perché sono meno “rigidi” di vegani e vegetariani, ma seguono gli stessi principi, rispettando gli animali e l’ambiente. Non solo: secondo una recente ricerca questo regime alimentare aiuterebbe anche le famiglie a risparmiare e ad essere più in salute. La moda, che ha già conquistato la Gran Bretagna, si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa e ha conquistato anche l’Italia, dove sempre più persone vedono nel regime flexitariano il futuro.
notizia da:supereva.it
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