Ho fermato un motociclista.. volevo guidare io la moto ecc ecc...
ERA UNO SCOOTER...
Lui, il suo Festival, lo ha già vinto. Adesso, almeno per qualche giorno, può godersi il palcoscenico. Da Amadeus in giù, sono in tanti a dovergli un favore. Franco Nocera, il motociclista che ha dato un passaggio a Zlatan Ibrahimovic fino a Sanremo, ancora fa fatica a credere a quanto accaduto. "È successo che giovedì c'era un traffico impressionante e allora, nel pomeriggio, ho deciso di uscire in moto. Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi verso le 20 e, fermo nel traffico, vedo un van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: 'Ma questo è Ibra'. L'autista ha abbassato il finestrino e ha detto: 'Ibra chiede se lo porti a Sanremo'. Sì, certo, non c'è problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: 'Sto accompagnando Ibra a Sanremo'. Non mi ha creduto".
Difficile dare torto alla moglie di Franco. Il racconto del "salvatore del Festival", però, corrisponde al vero: "Una gag? No, nessuna gag, è la verità. Ammetto che per i primi cinque minuti ho avuto paura. Immagino la scena vista dagli altri. Io tesissimo per la responsabilità, alto 1,70, sul mio scooter. Lui dietro, gigantesco, con le gambe che spuntavano fuori dalle ruote di non so quanto. Ma alla fine siamo arrivati. Mi ha ringraziato ed è corso in teatro". Ibra ha anche detto che lei non gli sembrava un motociclista provetto e che perciò le ha chiesto di guidare. Bugia? No, vero anche questo, gli ho detto di no. Però sul fatto che io non sia un grande motociclista ha ragione. Ed è vero che non ero mai andato in moto in autostrada".
Ma come si è comportato Ibrahimovic? "E' stato carinissimo, è una persona squisita. Mi ha chiesto come potesse ringraziarmi, mi ha detto che mi manderà la maglia. Non sono neanche riuscito a fare una foto perché, quando siamo arrivati, lui era di corsissima, è sceso dalla moto ed è entrato all'Ariston. Mia moglie alla fine mi ha creduto, il matrimonio è salvo". Il rammarico? Non aver chiacchierato con il fuoriclasse svedese. "Ero troppo concentrato, avvertivo la responsabilità di portare un personaggio del genere, per di più al Festival. Ero molto teso, poi a poco a poco mi sono sciolto, anche grazie a lui. Per fortuna non c’era tanto traffico, pochissime
macchine". Il traffico, c'era stato prima. Per fortuna...
ERA UNO SCOOTER...
Lui, il suo Festival, lo ha già vinto. Adesso, almeno per qualche giorno, può godersi il palcoscenico. Da Amadeus in giù, sono in tanti a dovergli un favore. Franco Nocera, il motociclista che ha dato un passaggio a Zlatan Ibrahimovic fino a Sanremo, ancora fa fatica a credere a quanto accaduto. "È successo che giovedì c'era un traffico impressionante e allora, nel pomeriggio, ho deciso di uscire in moto. Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi verso le 20 e, fermo nel traffico, vedo un van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: 'Ma questo è Ibra'. L'autista ha abbassato il finestrino e ha detto: 'Ibra chiede se lo porti a Sanremo'. Sì, certo, non c'è problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: 'Sto accompagnando Ibra a Sanremo'. Non mi ha creduto".
Difficile dare torto alla moglie di Franco. Il racconto del "salvatore del Festival", però, corrisponde al vero: "Una gag? No, nessuna gag, è la verità. Ammetto che per i primi cinque minuti ho avuto paura. Immagino la scena vista dagli altri. Io tesissimo per la responsabilità, alto 1,70, sul mio scooter. Lui dietro, gigantesco, con le gambe che spuntavano fuori dalle ruote di non so quanto. Ma alla fine siamo arrivati. Mi ha ringraziato ed è corso in teatro". Ibra ha anche detto che lei non gli sembrava un motociclista provetto e che perciò le ha chiesto di guidare. Bugia? No, vero anche questo, gli ho detto di no. Però sul fatto che io non sia un grande motociclista ha ragione. Ed è vero che non ero mai andato in moto in autostrada".
Ma come si è comportato Ibrahimovic? "E' stato carinissimo, è una persona squisita. Mi ha chiesto come potesse ringraziarmi, mi ha detto che mi manderà la maglia. Non sono neanche riuscito a fare una foto perché, quando siamo arrivati, lui era di corsissima, è sceso dalla moto ed è entrato all'Ariston. Mia moglie alla fine mi ha creduto, il matrimonio è salvo". Il rammarico? Non aver chiacchierato con il fuoriclasse svedese. "Ero troppo concentrato, avvertivo la responsabilità di portare un personaggio del genere, per di più al Festival. Ero molto teso, poi a poco a poco mi sono sciolto, anche grazie a lui. Per fortuna non c’era tanto traffico, pochissime
macchine". Il traffico, c'era stato prima. Per fortuna...
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