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Disney rimuove Dumbo, Peter Pan e Aristogatti: sono politicamente scorretti

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    #1

    Disney rimuove Dumbo, Peter Pan e Aristogatti: sono politicamente scorretti

    Lettera di Giovanni Sallusti* per Dagospia
    *autore del libro ''Politicamente Corretto - la dittatura democratica'' - Giubilei Regnani editore


    Caro Dago,

    e così l’impavido Politicamente Corretto fa finalmente giustizia di tre pellicole reazionarie, tre film in bilico sulla propaganda nazista, tre attentati all’umanità in celluloide. Ovvero “Dumbo”, “Peter Pan” e “Gli Aristogatti”.
    A rendersi conto dell’indifendibilità delle tre opere è stata la stessa casa madre (l’autocensura è la forma che acquisisce la censura a dittatura instaurata e vincente), la Disney.
    La quale ha rimosso dalla propria piattaforma streaming Disney+ i tre titoli incriminati, nella sezione dedicata ai bambini fino ai 7 anni.

    Saranno invece ancora disponibili per il pubblico di età superiore, ma con una “scritta di avvertenza” che pare uscire da una sorta di versione arcobaleno e boldriniana di “1984”: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l'impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”.

    Vogliono “stimolare il dibattito”, per questo mettono all’indice l’eterno bambino e l’elefante volante. Lo so, pare una burla di qualche redattore ubriaco di un sito complottista, invece sono tremendamente seri, il mainstream ormai è ben più farsesco di chi lo contesta.

    Nella fattispecie, il Tribunale correttista interno alla Disney scusali, Walt) ha ritenuto Peter Pan una potenziale camicia nera perché lui e la sua squadraccia dei Bimbi Sperduti si rivolgono agli indiani (pardon, ai “nativi americani”, anche noi siamo intossicati dalla xenofobia dell’Isola che non c’è) chiamandoli addirittura “pellirosse”.

    A dir la verità Wendy, l’amica del cuore di Peter, a un certo punto li apostrofa persino come “selvaggi”, collocandosi per i canoni contemporanei a destra di Leni Riefenstahl, la regista apologeta del
    Reich. E poi ci sono tutte quelle insopportabili falsificazioni razziste e denigratorie, con i “nativi” che si intrattengono a fumare il tradizionale calumet o in riti propiziatori, tese addirittura a suggerire che non rappresentassero una civiltà dei Lumi ante litteram.

    Per quanto riguarda Romeo e il suo branco di felini sinofobi, il capo d’accusa verte invece sul personaggio del gatto siamese Shun Gon, raffigurato con gli occhi spioventi, i denti prominenti e
    perfino intento a suonare con delle bacchette da riso, tutti elementi chiaramente finalizzati a “fare una caricatura delle popolazioni asiatiche”, come rendiconta puntualmente Repubblica, sempre in prima linea di fronte all’emergenza razzismo.

    Per tacer del protagonista, che con quel suo tormentone “Romeo, er mejo der Colosseo” potrebbe configurare un subdolo stereotipo discriminatorio della minoranza italoamericana (suggeriamo che sul tema si attivi immediatamente la Farnesina a guida Giggino, visto che tanto sui dossier seri non tocca palla).

    C’è poi quello sporco schiavista antesignano del Ku Klux Klan di Dumbo, finito nel mirino della psicopolizia interna per una canzone che irride gli afroamericani al lavoro nelle piantagioni, con la strofa “E quando poi veniamo pagati/ buttiamo via tutti i nostri soldi”.

    Senza contare che il classico suscitò già polemiche progressiste per i numeri dei Corvi, accusati di fomentare luoghi comuni sulla cultura afroamericana perché addirittura si permettevano di utilizzare motivi jazz. Insomma, “Dumbo” è evidentemente un manifesto suprematista, e la Disney corre giustamente ai ripari, seppur fuori tempo massimo. Sono le cronache al tempo del Politicamente Corretto, e sarebbero comiche, se non fossero tragiche.

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    #2
    Letto ieri su dagospia.



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      #3
      Mi pare giusto.... e..... biancaneve no? Non ghettizza nella miniera persone diversamente alte?

      E aladin e la sirenetta che ci son cazzi nascosti ovunque e allusioni? Picche?

      E dove ci son le principesse.. perchè principesse femmine e non trans?

      DOVE AZZO DOBBIAMO FINIRE? ancora?

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        #4
        Biancaneve è l’apologia della Cocaina con i 7nani i cui nomi corrispondono agli effetti

        Cavoli mi sono sempre chiesto perché pur essendo di Destra non sono Razzista, finalmente l’ho capito ... non ho mai visto quei 3 cartoni animati

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          #5
          Ripeto guardate il Film demolition Man che stiamo andando verso una società di merd@ in quel modo.
          Colpa vostra che siete più vecchi .
          Disney+ l'ho fatto come regalo alla moglie...ovviemente non rinnoverò dopo le caxxate che stanno facendo (non è la prima)e la roba che vuol vedere la scarico (e pure in vero 4k non quello che ti danno le piattaforme digitali)

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            #6
            Originally posted by Semiramide View Post
            Lettera di Giovanni Sallusti* per Dagospia
            *autore del libro ''Politicamente Corretto - la dittatura democratica'' - Giubilei Regnani editore


            Caro Dago,

            e così l’impavido Politicamente Corretto fa finalmente giustizia di tre pellicole reazionarie, tre film in bilico sulla propaganda nazista, tre attentati all’umanità in celluloide. Ovvero “Dumbo”, “Peter Pan” e “Gli Aristogatti”.
            A rendersi conto dell’indifendibilità delle tre opere è stata la stessa casa madre (l’autocensura è la forma che acquisisce la censura a dittatura instaurata e vincente), la Disney.
            La quale ha rimosso dalla propria piattaforma streaming Disney+ i tre titoli incriminati, nella sezione dedicata ai bambini fino ai 7 anni.

            Saranno invece ancora disponibili per il pubblico di età superiore, ma con una “scritta di avvertenza” che pare uscire da una sorta di versione arcobaleno e boldriniana di “1984”: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l'impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”.

            Vogliono “stimolare il dibattito”, per questo mettono all’indice l’eterno bambino e l’elefante volante. Lo so, pare una burla di qualche redattore ubriaco di un sito complottista, invece sono tremendamente seri, il mainstream ormai è ben più farsesco di chi lo contesta.

            Nella fattispecie, il Tribunale correttista interno alla Disney scusali, Walt) ha ritenuto Peter Pan una potenziale camicia nera perché lui e la sua squadraccia dei Bimbi Sperduti si rivolgono agli indiani (pardon, ai “nativi americani”, anche noi siamo intossicati dalla xenofobia dell’Isola che non c’è) chiamandoli addirittura “pellirosse”.

            A dir la verità Wendy, l’amica del cuore di Peter, a un certo punto li apostrofa persino come “selvaggi”, collocandosi per i canoni contemporanei a destra di Leni Riefenstahl, la regista apologeta del
            Reich. E poi ci sono tutte quelle insopportabili falsificazioni razziste e denigratorie, con i “nativi” che si intrattengono a fumare il tradizionale calumet o in riti propiziatori, tese addirittura a suggerire che non rappresentassero una civiltà dei Lumi ante litteram.

            Per quanto riguarda Romeo e il suo branco di felini sinofobi, il capo d’accusa verte invece sul personaggio del gatto siamese Shun Gon, raffigurato con gli occhi spioventi, i denti prominenti e
            perfino intento a suonare con delle bacchette da riso, tutti elementi chiaramente finalizzati a “fare una caricatura delle popolazioni asiatiche”, come rendiconta puntualmente Repubblica, sempre in prima linea di fronte all’emergenza razzismo.

            Per tacer del protagonista, che con quel suo tormentone “Romeo, er mejo der Colosseo” potrebbe configurare un subdolo stereotipo discriminatorio della minoranza italoamericana (suggeriamo che sul tema si attivi immediatamente la Farnesina a guida Giggino, visto che tanto sui dossier seri non tocca palla).

            C’è poi quello sporco schiavista antesignano del Ku Klux Klan di Dumbo, finito nel mirino della psicopolizia interna per una canzone che irride gli afroamericani al lavoro nelle piantagioni, con la strofa “E quando poi veniamo pagati/ buttiamo via tutti i nostri soldi”.

            Senza contare che il classico suscitò già polemiche progressiste per i numeri dei Corvi, accusati di fomentare luoghi comuni sulla cultura afroamericana perché addirittura si permettevano di utilizzare motivi jazz. Insomma, “Dumbo” è evidentemente un manifesto suprematista, e la Disney corre giustamente ai ripari, seppur fuori tempo massimo. Sono le cronache al tempo del Politicamente Corretto, e sarebbero comiche, se non fossero tragiche.
            C'è un passaggio nel romanzo "1984" dove si descrive che il partito dove Winston lavorava stava pian piano eliminando tutta la storia proprio per eliminare i ricordi e far fiorire i dubbi nelle persone così da plasmarle a loro piacimento soprattutto le nuove generazioni che nemmeno si chiederanno il perché di una situazione dato che quella situazione di fatto sarà stata eliminata dalla cultura e dalla storia...facendo così, il partito, contava che nel giro di una 30ina di anni avrebbero plasmato la nuova società...stessa cosa succedeva tutti i gg quando Winston lavorava al dizionario della "neolingua"...


            Dove andremo a finire?...le risposte sono sotto i ns occhi tutti i gg...

            Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk

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              #7
              prima o poi arriverà la principessa con il pisello ...non sul pisello

              ma va bene così facciano quello che vogliono, mi basta seguirli meno

              io adoro i film marvel con i supereroi...hanno iniziato a mettere le supereroine ovunque...mi sta bene wonderwoman la leggevo ai fumetti e faceva parte di quel mondo...le altre non le conosco e sono solo forzature, non contesto la loro scelta, semplicemente mi limito a non guardarle, non mi dicono nulla.

              forse un giorno lo capiranno che perdono pubblico

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                #8
                Originally posted by doc67 View Post
                prima o poi arriverà la principessa con il pisello ...non sul pisello

                ma va bene così facciano quello che vogliono, mi basta seguirli meno

                io adoro i film marvel con i supereroi...hanno iniziato a mettere le supereroine ovunque...mi sta bene wonderwoman la leggevo ai fumetti e faceva parte di quel mondo...le altre non le conosco e sono solo forzature, non contesto la loro scelta, semplicemente mi limito a non guardarle, non mi dicono nulla.

                forse un giorno lo capiranno che perdono pubblico
                si però coi soldi spesi per fare queste cose potevno fare altro di più esteso gradimento. o progetti differenti.
                Io sono per la parità,ma non per le forzature...
                Così come se un personaggio è bianco non puoi "trasformarlo" in un soggetto di colore. La sienetta è bianca coi capelli rossi...non puoi farla africana suvvia

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                  #9
                  Si infatti ... con un pò di fantasia si sarebbero potuti creare altri personaggi . Quelli storici van lasciati stare .

                  E' come il telefin Lupen ... lo sto guardando e pare anche fatto bene ... ma occorre non badare che l'attore protagonista si nero perchè non c'azzecca con l'immaginario Lupin .

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                    #10
                    Mi è venuta un improvvisa voglia di guardarmi Dumbo, peter pan, e gli aristogatti, e ci aggiungerei anche via col vento, giusto per aggiungere qualche serva negra col labbroni
                    Ma poi l'associazione jazz e cultura afroamericana cosa ha di sbagliato? Cioè il jazz affonda le sue radici negli afro americani, e oltretutto è una musica stupenda, cosa c.azzo c'è di male.

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                      #11
                      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                      Si infatti ... con un pò di fantasia si sarebbero potuti creare altri personaggi . Quelli storici van lasciati stare .

                      E' come il telefin Lupen ... lo sto guardando e pare anche fatto bene ... ma occorre non badare che l'attore protagonista si nero perchè non c'azzecca con l'immaginario Lupin .
                      si ma da quel che so quello non è lupin...si ispira a lupin. così mi sta bene

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                        #12
                        Originally posted by luciocabrio View Post

                        si però coi soldi spesi per fare queste cose potevno fare altro di più esteso gradimento. o progetti differenti.
                        Io sono per la parità,ma non per le forzature...
                        Così come se un personaggio è bianco non puoi "trasformarlo" in un soggetto di colore. La sienetta è bianca coi capelli rossi...non puoi farla africana suvvia
                        sono d'accordo, ma noi cosa possiamo fare?solo non guardarli, avranno perdite negli incassi e la prossima volta non penseranno alle stronzate ma ad accontentare la massa non 4 emarginati mentali

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                          #13
                          Originally posted by doc67 View Post

                          sono d'accordo, ma noi cosa possiamo fare?solo non guardarli, avranno perdite negli incassi e la prossima volta non penseranno alle stronzate ma ad accontentare la massa non 4 emarginati mentali
                          esatto...o scaricarli gratis al massimo (e parlare male delle scelte fatte sui social)

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                            #14
                            stranamente però LADY OSCAR che sono anni che viene indicato come il primo cartone animato lgbt della storia.... non viene nemmeno sfiorato dalla cosa...

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                            • Font Size
                              #15
                              Ah la Disney, meravigliosi

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