Un giovane “driver” impiegato per un’azienda di logistica è stato multato dalla polizia locale mentre senza mascherina rispondeva al telefono cellulare dopo aver sollevato il casco integrale che gli copriva il volto. Andrea Dogliani, 33enne torinese, ha raccontato al Corriere della Sera come secondo lui sono andati i fatti e perché farà ricorso contro la multa di 400 euro che gli è stata comminata dai vigili per aver “violato l’obbligo di indossare un dpi in un luogo pubblico”.
In sella al suo scooter, un pomeriggio intorno alle 18 Andrea ha sentito squillare il cellulare e per rispondere ha accostato, quindi è sceso dallo scooter per controllare il messaggio sul display e richiamare. “Avevo ancora il casco indossato, semplicemente l’avevo sollevato perché, essendo integrale, non riesco a infilare il telefono. Ovviamente per prepararmi a parlare mi sono abbassato anche lo scaldacollo, ma la piazza era praticamente deserta”. Subito dopo però Andrea è stato avvicinato da due vigili, che gli hanno chiesto i documenti. “Ho pensato a un scherzo - racconta - Li ho invitati a controllare la marmitta ancora calda per dimostrare che mi ero davvero fermato solo pochi instanti prima, ma non c’è stato verso”.
I vigili, racconta Dogliani, gli hanno detto che prima di scendere dal mezzo avrebbe dovuto indossare correttamente il dpi sul volto: non avendolo fatto, il 33enne era sanzionabile. A nulla è valso, racconta, mostrare loro le mascherine che porta sempre con sé nel bauletto e nel cruscotto.
notizia da: today.it
In sella al suo scooter, un pomeriggio intorno alle 18 Andrea ha sentito squillare il cellulare e per rispondere ha accostato, quindi è sceso dallo scooter per controllare il messaggio sul display e richiamare. “Avevo ancora il casco indossato, semplicemente l’avevo sollevato perché, essendo integrale, non riesco a infilare il telefono. Ovviamente per prepararmi a parlare mi sono abbassato anche lo scaldacollo, ma la piazza era praticamente deserta”. Subito dopo però Andrea è stato avvicinato da due vigili, che gli hanno chiesto i documenti. “Ho pensato a un scherzo - racconta - Li ho invitati a controllare la marmitta ancora calda per dimostrare che mi ero davvero fermato solo pochi instanti prima, ma non c’è stato verso”.
I vigili, racconta Dogliani, gli hanno detto che prima di scendere dal mezzo avrebbe dovuto indossare correttamente il dpi sul volto: non avendolo fatto, il 33enne era sanzionabile. A nulla è valso, racconta, mostrare loro le mascherine che porta sempre con sé nel bauletto e nel cruscotto.
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