Arezzo, 29 ottobre 2020 - Camere low cost per salvare albergo e ristorante, l’ultimo tentativo di «guadare» il dpcm va in onda anche nell’Aretino. «La ristorazione è permessa nell’ambito delle attività alberghiere ai soli clienti che alloggiano nella struttura», recita il decreto in vigore da lunedì e già alcuni albergatori lanciano le promozioni. Si fa avanti La corte dell’oca a Subbiano, mentre Casa Volpi ad Arezzo ha già partorito l’idea lo scorso 25 ottobre.
Ma la maggioranza degli hotel non sembra seguire la trovata. «Meglio così che mandare a casa i dipendenti» dichiarano dal locale del basso Casentino e di sicuro – come nell’evoluzione della specie – gli organismi che resistono sono quelli che si adattano meglio al contesto. Se l’alternativa è chiudere alle 18 e mandare alle ortiche il fatturato, forse è meglio provarci e quindi ecco che la matrimoniale scende a 20 euro a notte e così il pacchetto cena-pernotto è ad un prezzo abbordabile: con una spesa di 30 euro, in due il conto finale è di 80 euro.
Della circostanza potrebbero approfittare anche i grandi alberghi di zona, all’Ac Hotel invece si tiene la barra dritta: «Non stiamo facendo sconti – raccontano dalla direzione – fino all’ultimo dpcm c’era un po’ di movimento, ora siamo al 20% dell’occupazione che ci sembra un dato interessante vista l’aria che tira. Il nostro chef propone una cena a menù fisso a tutti i clienti dell’hotel, la nostra è una clientela business».
Ma l’Ac Hotel fa parte di una catena, mentre altre strutture aretine indipendenti potrebbero essere invogliate dal tentativo. Sebbene le limitazioni siano previste fino al 24 novembre, in caso di proroga ci potrebbe scappare qualche sorpresa per le festività. Chissà che da qualche parte non ci scappi una proposta per la cena della vigilia di Natale o addirittura per il cenone di San Silvestro.
Fra gli apripista della manovra salva-hotel, c’è il ristorante albergo Casa Volpi, anche da qui è partita la promozione «camere a basso prezzo». In questo caso si tratta di ambienti del ‘700 e fa davvero impressione vedere la doppia a dieci euro, la tripla a 15 e la quadrupla a 20: «Questo – recita l’offerta – quale rimborso forfettario spese di pulizia e sanificazione della camera.
Nel prezzo è naturalmente compresa anche la colazione il mattino seguente. Spesa minima al ristorante euro 30,00 per ogni commensale; minimo due commensali, massimo 4 per tavolo. Vi ricordiamo inoltre che nel ristorante sono garantite sanificazione e distanza di sicurezza (disponiamo di 4 sale separate, prenotabili anche interamente dipendendo dal numero di commensali)».
«La questione è stata discussa anche nella chat degli albergatori aretini – dichiara il presidente della Fondazione Arezzo Intour, Marcello Comanducci – si nota la creatività dei nostri imprenditori, ma siamo in una situazione assurda in cui secondo queste regole c’è rischio contagio al ristorante e al bar, ma non nel ristorante dell’hotel».
notizia da: LaNazione.it
Ma la maggioranza degli hotel non sembra seguire la trovata. «Meglio così che mandare a casa i dipendenti» dichiarano dal locale del basso Casentino e di sicuro – come nell’evoluzione della specie – gli organismi che resistono sono quelli che si adattano meglio al contesto. Se l’alternativa è chiudere alle 18 e mandare alle ortiche il fatturato, forse è meglio provarci e quindi ecco che la matrimoniale scende a 20 euro a notte e così il pacchetto cena-pernotto è ad un prezzo abbordabile: con una spesa di 30 euro, in due il conto finale è di 80 euro.
Della circostanza potrebbero approfittare anche i grandi alberghi di zona, all’Ac Hotel invece si tiene la barra dritta: «Non stiamo facendo sconti – raccontano dalla direzione – fino all’ultimo dpcm c’era un po’ di movimento, ora siamo al 20% dell’occupazione che ci sembra un dato interessante vista l’aria che tira. Il nostro chef propone una cena a menù fisso a tutti i clienti dell’hotel, la nostra è una clientela business».
Ma l’Ac Hotel fa parte di una catena, mentre altre strutture aretine indipendenti potrebbero essere invogliate dal tentativo. Sebbene le limitazioni siano previste fino al 24 novembre, in caso di proroga ci potrebbe scappare qualche sorpresa per le festività. Chissà che da qualche parte non ci scappi una proposta per la cena della vigilia di Natale o addirittura per il cenone di San Silvestro.
Fra gli apripista della manovra salva-hotel, c’è il ristorante albergo Casa Volpi, anche da qui è partita la promozione «camere a basso prezzo». In questo caso si tratta di ambienti del ‘700 e fa davvero impressione vedere la doppia a dieci euro, la tripla a 15 e la quadrupla a 20: «Questo – recita l’offerta – quale rimborso forfettario spese di pulizia e sanificazione della camera.
Nel prezzo è naturalmente compresa anche la colazione il mattino seguente. Spesa minima al ristorante euro 30,00 per ogni commensale; minimo due commensali, massimo 4 per tavolo. Vi ricordiamo inoltre che nel ristorante sono garantite sanificazione e distanza di sicurezza (disponiamo di 4 sale separate, prenotabili anche interamente dipendendo dal numero di commensali)».
«La questione è stata discussa anche nella chat degli albergatori aretini – dichiara il presidente della Fondazione Arezzo Intour, Marcello Comanducci – si nota la creatività dei nostri imprenditori, ma siamo in una situazione assurda in cui secondo queste regole c’è rischio contagio al ristorante e al bar, ma non nel ristorante dell’hotel».
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