Alle 13:31 del 22 settembre finisce l'estate astronomica 2020 e inizia la stagione autunnale. Ecco le cose da sapere, tra astronomia ed etimologia
Nella maggior parte degli anni, l'equinozio d'autunno cade il 23 settembre. Ma non negli anni bisestili, come il 2020: dato che nel calendario ? stato conteggiato un giorno in pi? - il 29 febbraio - l'equinozio risulta anticipato di un giorno. Ecco perch? quest'anno l'autunno inizia il 22 settembre, per la precisione alle 13:31 ora italiana. ? quello il momento esatto in cui il Sole si trova sulla verticale dell'equatore, allo zenit, come accade due sole volte l'anno: per l'equinozio d'autunno, appunto, e per quello di primavera.
L'equinozio ? un appuntamento molto particolare dell'alternarsi delle stagioni, perch? corrisponde al momento in cui su tutta la Terra la notte dura tanto quanto il d?, ossia il buio tanto quanto la luce, come peraltro il nome stesso (aequinoctium, dal latino notte uguale) suggerisce. E segna, per convenzione, il momento di passaggio tra l'estate e l'autunno, per lo meno in senso astronomico.
Inizia l'autunno, oppure la primavera
Si sa, il ciclico susseguirsi delle stagioni ? un fenomeno dovuto al fatto che l'asse di rotazione terrestre ? inclinato rispetto al piano dell'orbita ellittica che la Terra compie nella sua rivoluzione intorno al Sole. A seconda di quale parte di traiettoria la Terra sta percorrendo, i raggi solari incidono prevalentemente nell'emisfero boreale (il nostro, quello a nord) oppure in quello australe. Di conseguenza, su una stessa area i raggi del Sole non incidono sempre con la stessa inclinazione, determinando periodi di clima pi? caldo e altri di clima pi? freddo.
L'equinozio, da questo punto di vista, rappresenta una condizione di simmetria, il momento intermedio tra il solstizio d'estate e quello d'inverno. Per l'Italia (cos? come per tutto l'emisfero boreale) inizia quindi l'autunno, mentre nell'emisfero australe prende il via la primavera.
Non si tratta per? di un'inversione di tendenza. Di fatto, gi? da tre mesi le giornate nella nostra parte di mondo hanno iniziato ad accorciarsi, i raggi del Sole a farsi pi? obliqui, e questo ? ci? che continuer? a succedere per i prossimi tre mesi. Fino a che, il 21 dicembre, si raggiunger? il solstizio d'inverno, vale a dire la minima durata del d? e il minimo angolo d'incidenza dei raggi solari.
Il significato delle parole
Accanto a equinozio, che come anticipato significa notte uguale [al giorno], anche la parola stessa autunno ha un'origine curiosa. Spesso usata per indicare caducit?, declino e imbruttimento, in realt? dal punto di vista etimologico autunno vuol dire l'esatto contrario: dal latino augere, significa infatti abbondare, arricchire, aumentare. Non a caso, l'autunno ? la stagione in cui pi? di ogni altro momento abbondano i raccolti: dalla vendemmia alla mietitura, dalla maturazione delle zucche alla raccolta delle olive, oltre a una infinit? di prodotti pronti da gustare come castagne, mele, pere e melograni.
Diversa invece la questione in lingua inglese. Nel Regno Unito, infatti, si tende a usare la parola autumn, mentre dall'altra parte dell'oceano Atlantico prevale l'utilizzo di fall. Se autumn condivide l'origine con il termine italiano (probabilmente con una ulteriore contaminazione dal francese), fall si rif? invece alla caduta delle foglie (fall of the leaves). Quest'ultima versione pare essere anche quella di origine pi? recente, e si differenzi? dalla lingua dell'impero britannico a partire dal 1550 circa.
notizia da:meteo.it
Nella maggior parte degli anni, l'equinozio d'autunno cade il 23 settembre. Ma non negli anni bisestili, come il 2020: dato che nel calendario ? stato conteggiato un giorno in pi? - il 29 febbraio - l'equinozio risulta anticipato di un giorno. Ecco perch? quest'anno l'autunno inizia il 22 settembre, per la precisione alle 13:31 ora italiana. ? quello il momento esatto in cui il Sole si trova sulla verticale dell'equatore, allo zenit, come accade due sole volte l'anno: per l'equinozio d'autunno, appunto, e per quello di primavera.
L'equinozio ? un appuntamento molto particolare dell'alternarsi delle stagioni, perch? corrisponde al momento in cui su tutta la Terra la notte dura tanto quanto il d?, ossia il buio tanto quanto la luce, come peraltro il nome stesso (aequinoctium, dal latino notte uguale) suggerisce. E segna, per convenzione, il momento di passaggio tra l'estate e l'autunno, per lo meno in senso astronomico.
Inizia l'autunno, oppure la primavera
Si sa, il ciclico susseguirsi delle stagioni ? un fenomeno dovuto al fatto che l'asse di rotazione terrestre ? inclinato rispetto al piano dell'orbita ellittica che la Terra compie nella sua rivoluzione intorno al Sole. A seconda di quale parte di traiettoria la Terra sta percorrendo, i raggi solari incidono prevalentemente nell'emisfero boreale (il nostro, quello a nord) oppure in quello australe. Di conseguenza, su una stessa area i raggi del Sole non incidono sempre con la stessa inclinazione, determinando periodi di clima pi? caldo e altri di clima pi? freddo.
L'equinozio, da questo punto di vista, rappresenta una condizione di simmetria, il momento intermedio tra il solstizio d'estate e quello d'inverno. Per l'Italia (cos? come per tutto l'emisfero boreale) inizia quindi l'autunno, mentre nell'emisfero australe prende il via la primavera.
Non si tratta per? di un'inversione di tendenza. Di fatto, gi? da tre mesi le giornate nella nostra parte di mondo hanno iniziato ad accorciarsi, i raggi del Sole a farsi pi? obliqui, e questo ? ci? che continuer? a succedere per i prossimi tre mesi. Fino a che, il 21 dicembre, si raggiunger? il solstizio d'inverno, vale a dire la minima durata del d? e il minimo angolo d'incidenza dei raggi solari.
Il significato delle parole
Accanto a equinozio, che come anticipato significa notte uguale [al giorno], anche la parola stessa autunno ha un'origine curiosa. Spesso usata per indicare caducit?, declino e imbruttimento, in realt? dal punto di vista etimologico autunno vuol dire l'esatto contrario: dal latino augere, significa infatti abbondare, arricchire, aumentare. Non a caso, l'autunno ? la stagione in cui pi? di ogni altro momento abbondano i raccolti: dalla vendemmia alla mietitura, dalla maturazione delle zucche alla raccolta delle olive, oltre a una infinit? di prodotti pronti da gustare come castagne, mele, pere e melograni.
Diversa invece la questione in lingua inglese. Nel Regno Unito, infatti, si tende a usare la parola autumn, mentre dall'altra parte dell'oceano Atlantico prevale l'utilizzo di fall. Se autumn condivide l'origine con il termine italiano (probabilmente con una ulteriore contaminazione dal francese), fall si rif? invece alla caduta delle foglie (fall of the leaves). Quest'ultima versione pare essere anche quella di origine pi? recente, e si differenzi? dalla lingua dell'impero britannico a partire dal 1550 circa.
notizia da:meteo.it
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