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Troppi morti per fidarsi di Pechino

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    Troppi morti per fidarsi di Pechino

    di Enzo Reale, in Esteri, Quotidiano, del 6 Apr 2020, 04:11

    Ecco perch? non possiamo escludere che il Wuhan Virus sia uscito dai laboratori cinesi


    Non ci sono prove. Non ci sono pistole fumanti. Non ci sono documenti ufficiali che inchiodano i responsabili all?evidenza. Eppure l?origine del Covid-19 continua a suscitare dubbi e domande (per ora) senza risposta. Non si tratta di teorie cospiratorie, come il partito filo-cinese ormai globalizzato si affretta a etichettare qualsiasi ipotesi che metta in discussione la versione ufficiale del regime di Pechino, quella secondo cui tutto ebbe inizio all?interno del mercato di Wuhan per un insondabile scherzo del destino. Semplicemente c?? chi pensa che con pi? di un milione di contagiati ufficiali e molti di pi? reali, con la propaganda cinese in piena azione, con le bare che si accumulano fuori dagli obitori in Europa e negli Stati Uniti, il minimo che si possa fare sia continuare a indagare come tutto questo sia potuto accadere.

    A rilanciare la teoria dell?incidente di laboratorio ci ha pensato negli ultimi giorni nientemeno che il Washington Post, a firma di una vecchia volpe come David Ignatius, che ha riassunto in un breve ma significativo articolo gli elementi principali a sostegno di questa possibilit?. Se infatti la comunit? scientifica concorda nell?escludere che il coronavirus sia stato prodotto o propagato deliberatamente come arma batteriologica, le opinioni sono meno unanimi quando si ragiona sull?ipotesi di una fuoriuscita accidentale di un virus di origine animale che si stava studiando nel Chinese Center for Disease Control and Prevention e nell?Institute of Virology di Wuhan.

    Proviamo a ricostruire la catena di informazioni raccolte fino a questo momento partendo dalla presunta zona zero, il mercato del pesce di Wuhan. ? assodato che il Covid-19 ha avuto origine in una specie di pipistrello denominato ?a ferro di cavallo? e che, attraverso uno o pi? passaggi intermedi, si ? trasmesso all?uomo. Per settimane i media internazionali hanno dato per buona la tesi cinese secondo cui la diffusione del virus sarebbe avvenuta all?interno del mercato, attraverso la manipolazione di animali infetti. Ultimamente per? questa spiegazione ha cominciato a mostrare la corda perch? lascia aperta una questione essenziale: considerando che questa specie ? caratteristica delle province dello Yunnan e dello Zhejiang, che distano circa 900 chilometri dalla capitale dell?Hubei, come ci sono arrivati i pipistrelli a ferro di cavallo al centro di Wuhan? Difficile che lo abbiano fatto da soli in volo a planare, visto che il loro habitat naturale ? la grotta, isolata, umida e oscura: pi? probabile che qualcuno ce li abbia portati. Ma i pipistrelli non si vendono al mercato di Wuhan e non ? ancora chiara l?identit? del presunto ?ospite? che avrebbe contratto e albergato il virus in attesa di passarlo all?uomo: all?inizio si parlava di un serpente, poi del pangolino, poi del contatto diretto di qualche venditore ambulante con il pipistrello. Insomma, si brancola nel buio da mesi. Oltretutto la rivista The Lancet gi? a gennaio escludeva che il primo caso riconosciuto di Covid-19 avesse a che vedere con il mercato del pesce. ? vero che i primi malati vivevano nei paraggi e possono certamente aver contagiato alcuni clienti ma ? dimostrato che il paziente zero (e anche i successivi passaggi) non aveva mai messo piede nell?area incriminata. Infine, se l?infezione ? nata dentro quel mercato, perch? non si ? estesa agli altri centri di distribuzione in tutto il Paese che si rifornivano proprio a Wuhan? Mancano troppe tessere del mosaico.

    E qui entrano in scena i due laboratori sopracitati. Il primo, il Wuhan Chinese Center for Disease Control and Prevention (WHCDC), dista solo 300 metri dal famoso mercato. Lo scorso febbraio il sito di divulgazione scientifica ResearchGate pubblicava un breve articolo di due ricercatori del Guangzhou?s South China University of Technology, Botao Xiao e Lei Xiao. Nell?analisi, poi precipitosamente ritirata dalla pagina web ma tuttora consultabile come documento in internet, gli studiosi riferivano che nel laboratorio si stavano effettuando studi su 450 pipistrelli provenienti dalla zona dello Zhejiang: agli animali, chiusi in apposite gabbie, venivano prelevati campioni di tessuti per isolarne le sequenze genetiche, DNA e RNA. I campioni e i materiali di scarto, osservano gli autori, ?erano fonte di agenti patogeni?. Botao Xiao e Lei Xiao notavano poi la prossimit? del WHCDC con lo Union Hospital, dove si erano registrati i primi casi di medici contagiati: ?? plausibile ? concludono ? che il virus sia entrato in circolazione e che alcuni medici abbiano infettato i primi pazienti?. Per supportare il loro ragionamento, gli autori citano il caso di Tian Junhua, un ricercatore del centro, noto anche alle cronache nazionali come vero e proprio ?cacciatore di pipistrelli?. Un documentario della televisione cinese lo presentava lo scorso dicembre mentre si addentrava in antri e anfratti, senza le protezioni adeguate, alla ricerca di materiale per le sue sperimentazioni. In uno dei passaggi del video lo stesso Tian Junhua dichiarava: ?Mi muovo con estrema cautela, i pipistrelli sono portatori di una gran quantit? di virus, mentre lavoro ho paura delle infezioni perch? l?esposizione in queste condizioni ? molto elevata?. Evidentemente le precauzioni non sono mai troppe se ? vero, riferiscono ancora Botao Xiao e Lei Xiao, che lo stesso Tian Junhua aveva dovuto mettersi in quarantena in seguito ad un paio di incidenti avvenuti durante le sue missioni, dopo essere entrato in contatto con il sangue e l?urina dei pipistrelli. Perfino il Wuhan Evening News riferiva in una sua cronaca recente che, dal 2012, Tian aveva raccolto e trasportato dalle grotte al laboratorio di Wuhan migliaia di esemplari di pipistrelli, tra cui la specie ?a ferro di cavallo? responsabile dell?infezione.

    Secondo il professor Richard H. Ebright, biologo molecolare del Waksman Institute of Microbiology dell?universit? del New Jersey, durante la manipolazione di questi campioni ?potrebbe essersi verificato un incidente con il possibile contagio di un dipendente del laboratorio?. Il WHCDC ? un centro catalogato come Biosafety Level 2 (BSL-2), il che implica un livello di protezione piuttosto limitato se paragonato al BSL-4 del Wuhan Institute of Virology, di cui parleremo fra poco. Ebright inoltre accenna a un video prodotto dallo stesso laboratorio in cui si vedono membri dello staff lavorare sui coronavirus senza il rispetto dei protocolli regolamentari. Ancora pi? contundenti le conclusioni di Botao Xiao e Lei Xiao nello studio gi? citato: ?In sintesi, qualcuno ? stato coinvolto nel processo evolutivo del coronavirus 2019-nCoV. (?) Il coronavirus killer probabilmente proviene da un laboratorio a Wuhan. Potrebbe essere necessario rafforzare il livello di sicurezza dei laboratori ad alto rischio biologico. ? consigliabile trasferire i laboratori lontano dal centro della citt? e da altri luoghi densamente popolati?. Non ? una denuncia qualsiasi, ? una bomba che scoppia nel centro dell?epidemia e mette in relazione le possibili fonti del contagio, scagionando il mercato di Wuhan e attribuendo la responsabilit? dell?infezione a un errore fatale durante i processi di sperimentazione. Un storia enorme, in seguito ritirata ufficialmente per ?mancanza di prove contundenti?, che si aggiunge alle molte denunce di medici e attivisti caduti in disgrazia.

    Possibile che i cinesi siano cos? imprudenti da lasciarsi scappare un virus potenzialmente letale in una capitale di provincia di 12 milioni di abitanti? Possibile perch? ? gi? successo, anche se praticamente non se ne parla. Dopo l?epidemia di origine naturale del 2002-2003, il virus della SARS entr? nuovamente in contatto con la popolazione almeno quattro volte negli anni successivi, tutte a causa di errori umani. Il caso pi? grave di cui si abbia notizia, confermato dall?OMS e citato dalla rivista The Scientist, risale all?aprile 2004 e coinvolge due ricercatori di un laboratorio di Pechino delle stesse caratteristiche del WHCDC, contagiatisi separatamente mentre lavoravano su campioni del virus. Risultato: 8 persone infettate, un morto e centinaia in quarantena, prima che il focolaio fosse spento.

    Ma a Wuhan c?? un secondo laboratorio, il pi? importante di tutti. Fa parte dell?Institute of Virology (WIV) e si trova a dodici chilometri dal mercato del pesce. Questa volta s?, siamo di fronte a un centro di ricerca di massima sicurezza catalogato come BSL-4. Amministrato dall?Accademia delle Scienze cinese, ha aperto i battenti nel 2015 grazie a una joint venture con la Francia ed ? parte di un pi? ampio progetto destinato a dotare la Cina di sette strutture dello stesso livello entro il 2025. Pare che Xi Jinping assegni grande importanza all?investigazione su virus e batteri. Del WIV scriveva la rivista Nature tre anni fa definendolo ?un laboratorio autorizzato a lavorare con gli agenti patogeni pi? pericolosi al mondo?. E infatti il suo staff deve vedersela con lo stoccaggio, la manipolazione e la sperimentazione su campioni di Ebola e soprattutto coronavirus della famiglia della SARS. Tra questi, osserva ancora Ebright, uno proveniente dal pipistrello (RaTG13) il cui codice genetico ? simile a quello del Covid-19 al 96 per cento. Gli stessi scienziati del WIV ne hanno descritto le caratteristiche in successive pubblicazioni. Tra novembre e dicembre, proprio in corrispondenza con i primi casi accertati di infezione nella zona di Wuhan, l?istituto pubblicava due bandi di concorso per un progetto riguardante ?coronavirus della famiglia della SARS in pipistrelli?, aggiungendo che era stato identificato ?un gran numero di nuovi virus? con caratteristiche simili. Nello stesso periodo il WIV era costretto a smentire ufficialmente la notizia secondo cui il paziente zero dell?epidemia sarebbe stata una sua ricercatrice, Huang Yanling, prima negandone l?esistenza e poi ammettendo che questa persona aveva lavorato nel centro ma attualmente non ne faceva pi? parte. La sua foto, in ogni caso, ? stata rimossa dall?archivio dell?istituto. Di lei non si hanno notizie certe.

    Tentiamo qualche conclusione. ? certamente possibile che ? nella citt? in cui operano due dei pi? importanti laboratori di ricerca del Paese, specializzati in studi e esperimenti su coronavirus di origine animale e che proprio in quel momento stavano sviluppando importanti progetti sui pipistrelli ? la malattia abbia avuto origine all?interno di un mercato cittadino in cui, in teoria, si vendeva tutt?altro e per raggiungere il quale i pipistrelli avrebbero dovuto volare per centinaia di chilometri. ? certamente possibile, ma qualche dubbio ? lecito, trattandosi di una coincidenza quantomeno insolita che getta nuova luce anche sui tentativi (riusciti) di insabbiamento da parte del regime cinese di cui abbiamo gi? scritto in articoli precedenti. Pensiamo alle sei settimane che Pechino ha tardato prima di confermare all?OMS la trasmissibilit? della malattia da persona a persona (21 gennaio): perch? tanta ostinazione nel mettere a tacere le voci dissidenti e nel censurare le informazioni sull?infezione se si trattava di un virus generatosi accidentalmente in un mercato affollato del centro di Wuhan? Pensiamo alla direttiva del ministro di scienza e tecnologia, rilasciata nel febbraio scorso, riguardante ?istruzioni sul rafforzamento della biosicurezza nei laboratori di microbiologia che trattano virus avanzati come il nuovo coronavirus?: perch? il governo cinese ha sentito la necessit? di incrementare le misure di sicurezza se l?errore umano non aveva avuto nulla a che vedere con la propagazione del Covid-19? Non ricorda, anche nella formulazione, la raccomandazione di Botao Xiao e Lei Xiao nel loro paper poi frettolosamente ritirato? E ancora. Perch? il generale dell?Esercito di Liberazione Popolare, Chen Wei, specialista in guerra batteriologica fu inviata a Wuhan a fine gennaio e si install? proprio al Wuhan Institute of Virology? E infine. Quanto c?? di vero nelle notizie che indicano come pratica diffusa la vendita di animali di laboratorio a venditori ambulanti da parte di alcuni ricercatori?

    Domande (per ora) senza risposta ma che permettono comunque di ipotizzare due conclusioni alternative: un impiegato infettatosi durante una sperimentazione o semplicemente entrato in contatto accidentalmente con l?agente patogeno potrebbe aver portato il virus fuori da uno dei due laboratori di Wuhan, provocandone la diffusione prima nelle vicinanze del mercato e poi in altre zone della citt?; un animale oggetto di studio potrebbe essere stato venduto da un lavoratore del centro alle bancarelle del mercato di Wuhan o a qualche commerciante di specie esotiche in prossimit? dei laboratori. Non ci sono prove. Non ci sono pistole fumanti. Non ci sono documenti ufficiali che inchiodano i responsabili all?evidenza. Ma ci sono troppi morti l? fuori per accontentarsi delle veline di una dittatura.

    Fonte atlanticoquotidiano.it


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    #2
    Ok tutto quel che vuoi.. ma al momento STICAZZI...... siamo infognati tutti.... qua il problema ? venirne fuori.. non dire di chi ? la colpa...

    Cmq. la prima gallina che canta ha fatto l'uovo di solito no?

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    • #3
      Bah. Io, in questo momento, pi? che stare a ascoltare tesi di giornalisti e politici mi fido di pi? delle parole di medici, dottori e scienziati. Soprattutto se condivise tra esponenti di prestigiose universit? di diverse nazioni.
      Last edited by oettam; 06-04-20, 12:28.

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        #4
        Da qualunque angolazione la si veda.... ovvero che sia un virus che viene da un laboratorio o che sia un virus naturale, la colpa ? sempre e comunque dei cinesi e questo difficilmente la gente lo scorder?....

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          #5
          Originally posted by Semiramide View Post
          Da qualunque angolazione la si veda.... ovvero che sia un virus che viene da un laboratorio o che sia un virus naturale, la colpa ? sempre e comunque dei cinesi e questo difficilmente la gente lo scorder?....
          Se ? uno che s ? magnato un pipistrello (o altro animale che sia)...sar? colpa d un cinese, non dei cinesi...

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            #6
            Originally posted by oettam View Post

            Se ? uno che s ? magnato un pipistrello (o altro animale che sia)...sar? colpa d un cinese, non dei cinesi...
            La gente facilmente generalizza, la colpa di uno ricade sulla testa di tutti anche su cinesi che magari sono nati in Italia e non hanno mai visto la Cina .... non per nulla all'estero gli italiani con queste generalizzazioni sono ormai storicamente tutti maccheroni mafia pizza e mandolino e questo ? un dato....

            Ma sta di fatto che la pratica di addentare i pipistrelli, i pangolini ed altri ameni animali selvatici in condizioni igienico-sanitarie precarie non ? stata la follia di un cinese pazzo, ma ? la cucina tradizionale di tanti cinesi nell'area delle regioni della Cina dell'Hunan, dello Shenzhen e dell?Hubei, dove si trova Wuhan e chiss? di quali altre zone che noi poco conosciamo....

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              #7
              Originally posted by oettam View Post

              Se ? uno che s ? magnato un pipistrello (o altro animale che sia)...sar? colpa d un cinese, non dei cinesi...
              Ok..un cinese s'? magnato il pipistrello (l'unico su quasi due miliardi de persone...sto cojone) ...e come mai hanno cercato di non farlo sapere?

              I capoccioni del partito comunista non c'entrano nulla?....quelli so' coreani?...giapponesi?

              Non se p? d? cinesi....eh no.

              ...li chiameremo i "discendenti della dinastia dei Ming".

              Mejo cos??

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                #8
                Originally posted by mito22 View Post
                Ok tutto quel che vuoi.. ma al momento STICAZZI...... siamo infognati tutti.... qua il problema ? venirne fuori.. non dire di chi ? la colpa...

                Cmq. la prima gallina che canta ha fatto l'uovo di solito no?
                beh se ? una cosa "da laboratorio" ? pi? facile che ci sia o si possa trovare una cura

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                  #9
                  Originally posted by Semiramide View Post
                  Da qualunque angolazione la si veda.... ovvero che sia un virus che viene da un laboratorio o che sia un virus naturale, la colpa ? sempre e comunque dei cinesi e questo difficilmente la gente lo scorder?....
                  Briscola non ? d'accordo.
                  io son 2 mesi che cerco di spiegarglielo

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                    #10
                    Originally posted by oettam View Post

                    Se ? uno che s ? magnato un pipistrello (o altro animale che sia)...sar? colpa d un cinese, non dei cinesi...
                    Ma hai visto cosa mangiano?
                    Capaci che se non stiamo attenti mangiano pure nojaltri

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                      #11
                      A prescindere da quale sia stata la causa di diffusione di questo virus consiglio di guardare questo servizio

                      È vero che una pandemia da coronavirus era stata prevista e che tutta la comunità scientifica si aspettava il salto di specie da quella selvatica all'uomo come accadde con la SARS nel 2003? È vero che si ipotizzava che sarebbe successo in un mercato di animali (esotici e selvatici) venduti e mangiati in Brasile o in Cina? E se davvero era prevedibile, perché i governi di tutto il mondo non hanno fatto niente per prevenirlo? Sabrina Giannini ricostruisce le epidemie degli ultimi decenni, tutte originate da zoonosi, malattie trasmesse dagli animali all'uomo.


                      Giusto per farvi una mezza idea di che razza di bestie riescono a essere, e i cinesi non sono gli unici...
                      C'? poco da fare, a queste epidemie, se le cose non cambiano radicalmente e molto in fretta, dovremo abituarci..

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                        #12
                        Originally posted by Semiramide View Post
                        Da qualunque angolazione la si veda.... ovvero che sia un virus che viene da un laboratorio o che sia un virus naturale, la colpa ? sempre e comunque dei cinesi e questo difficilmente la gente lo scorder?....
                        fidati.. se lo sono gi? scordati tutti.. e alla fine ai cinesi non gli frega nulla se te ne scordi o meno... fanno comunque come gli pare.... sono troppo grossi e importanti nell'economia mondiale perch? si debbano preoccupare...

                        per quanto riguarda il discorso laboratorio o naturale.... a volte mi domando se la comunit? scientifica.. o almeno quesi soliti quattro ai quali fanno la domanda.. danno una risposta "tranquillizzante" per non perdere i fondi nei LORO laboratori si dovesse scoperchiare un vaso di pandora...

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                          #13
                          Originally posted by Semiramide View Post

                          La gente facilmente generalizza, la colpa di uno ricade sulla testa di tutti anche su cinesi che magari sono nati in Italia e non hanno mai visto la Cina .... non per nulla all'estero gli italiani con queste generalizzazioni sono ormai storicamente tutti maccheroni mafia pizza e mandolino e questo ? un dato....

                          Ma sta di fatto che la pratica di addentare i pipistrelli, i pangolini ed altri ameni animali selvatici in condizioni igienico-sanitarie precarie non ? stata la follia di un cinese pazzo, ma ? la cucina tradizionale di tanti cinesi nell'area delle regioni della Cina dell'Hunan, dello Shenzhen e dell?Hubei, dove si trova Wuhan e chiss? di quali altre zone che noi poco conosciamo....
                          Brava.
                          Seguendo il tuo esempio: non sta di fatto che la mafia ? radicata nella cultura di tanta gente in alcune zone d Italia? E da li si ? "espansa" in tutto il pianeta? Quindi se da alcun zone d Italia ? partito il fenomeno mafioso non va bene dire che gli italiani sono mafiosi. Se da alcune zone della Cina parte un epidemia perch? hanno pratiche alimentari barbare va bene dire che i cinesi hanno queste pratiche.

                          Se non va bene generalizzare per noi, non va bene generalizzare manco per gli altri.
                          io la vedo cos?.

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                            #14
                            Io inizio a pensare che tutto il discorso iniziale della "banale influenza" (professata da tutti i politici, ma anche dalla maggioranza dei medici), fosse frutto delle comunicazioni errate di Pechino; un mio amico, informatore sul farmaco, gi? a gennaio chiedeva la quarantena per chi arrivava dalla Cina e gli davano del visionario e razzista. Personalmente questo mi fa arrabbiare, cio? l'averci presi per i fondelli quando si poteva intervenire prima. Ridicolo vedere suonato l'inno di Mameli sotto agli ospedali, che prima erano stati depotenziati

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                              #15
                              Originally posted by monikaf View Post

                              Ok..un cinese s'? magnato il pipistrello (l'unico su quasi due miliardi de persone...sto cojone) ...e come mai hanno cercato di non farlo sapere?

                              I capoccioni del partito comunista non c'entrano nulla?....quelli so' coreani?...giapponesi?

                              Non se p? d? cinesi....eh no.

                              ...li chiameremo i "discendenti della dinastia dei Ming".

                              Mejo cos??
                              E si, e invece che l eternit faceva male te l han detto subito...30 anni che lo sapevano...
                              Per dirne una delle tante. Colpa dei comunisti
                              Sti comunisti qui sti comunisti la.
                              come se a me me ne sbattesse qualco de sti cazz* di comunisti...
                              Son passati mesi ormai e gli scienziati manco hanno capito ancora quanto sta nell aria, quanto si veicola ecc
                              Quando gi? lo sapevamo di averlo in casa c era la gente a sciare, fare vacanze, aperitivi...e te pensi che cambiava tutto se sapevamo 2 settimane o un mese prima che c era un virus a seccare i cinesi...ma tanto sar? colpa de sti cazz* de comunisti

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