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Le CHIESA non dona nulla?

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    #61

    06 apr 14:10

    Il Papa istituisce un Fondo di emergenza

    Il Papa ha istituito un Fondo di emergenza presso le Pontificie Opere Missionarie per aiutare le persone e le comunit? che sono state tragicamente colpite dalla diffusione di Covid-19. Il Fondo di emergenza sar? utilizzato per accompagnare le comunit? colpite nei Paesi di missione attraverso le strutture e le istituzioni della Chiesa. Papa Francesco ha destinato la somma di 750mila di dollari come contributo iniziale per il Fondo e ha chiesto alle realt? della Chiesa che possono di contribuire.


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      #62
      Continua ad allungarsi di giorno in giorno l'elenco degli interventi della Chiesa italiana per sostenere la lotta alla pandemia. Oltre la triste contabilit? (purtroppo in continuo aumento) dei sacerdoti morti e contagiati, insieme ai religiosi e alle religiose di tutta Italia, centinaia di iniziative testimoniano il capillare impegno a favore della popolazione e specialmente delle sue fasce pi? svantaggiate, in questa emergenza coronavirus. La conferma viene anche da un altro dato: gli ingenti stanziamenti (finora 22,5 milioni di euro di fondi 8xmille solo dalla Cei) e le ore di volontariato messi in campo a tutti i livelli (come raccontiamo in questa pagina) dal mondo cattolico italiano, per aiutare gli ospedali, per continuare a garantire un pasto caldo e un ricovero a chi non lo ha mai avuto, per aiutare gli anziani che non possono uscire neanche a fare la spesa, per offrire strutture di quarantena a chi ne ha bisogno e su tutte le altre frontiere della carit?. La Chiesa in Italia sta continua dunque a svolgere la sua funzione sussidiaria per assicurare una presenza laddove le strutture pubbliche non possono arrivare.

      Gli stanziamenti pi? recenti sono quelli a favore delle strutture sanitarie in Africa e nel Terzo Mondo (6 milioni, di cui 5 per gli ospedali e uno per la formazione del personale) e degli ospedali italiani (tre milioni di euro il 24 marzo pi? altri tre milioni il 30 marzo) provenienti tutti dall'8xmille, per sostenere l'attivit? di alcuni ospedali impegnati nella lotta al coronavirus. Questi fondi si aggiungono dunque ai 10 milioni gi? destinati alle Caritas per le prime emergenze e ai 500mila euro assegnati al Banco alimentare per aiutare le famiglie pi? povere, nelle scorse settimane. Una cifra ? quei 16,5 milioni di euro ? che gi? da sola smentisce la deprecabile falsa notizia, artatamente messa in circolazione sui social e rilanciata con sospetta evidenza anche da qualche quotidiano, di un presunto immobilismo della Chiesa cattolica, nell'attuale contingenza. Tra l'altro dimenticando che questi soldi si vanno ad aggiungere a tutti gli interventi dei tempi normali. I quali non sono stati cancellati e non cessano affatto di produrre i loro benefici per la societ? italiana, se ? vero che ? come ? stato calcolato ? il miliardo di euro che la Chiesa riceve pi? o meno ogni anno dall'8xmille ritorna moltiplicato in termini di beni e servizi in favore della collettivit? nazionale, in proporzione di uno a undici.

      I tre milioni del 24 marzo sono andati - su suggerimento della Commissione episcopale per la Carit? e la Salute - a favore della Piccola Casa della Divina Provvidenza ? Cottolengo di Torino, dell'Azienda ospedaliera ?Cardinale Giovanni Panico? di Tricase, dell'Associazione Oasi Maria Santissima di Troina e, soprattutto, dell'Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia, che ? in meno di un mese ? ha mutato radicalmente l'organizzazione dell'Ospedale. Si tratta di 435 posti letto, di cui 68 di terapia intensiva e 70 di osservazione breve intensiva in Pronto Soccorso. Prima dell'emergenza i posti letto di terapia intensiva erano 16.

      La Piccola Casa della Divina Provvidenza ha espresso la propria riconoscenza alla Cei, specificando che il contributo sar? impiegato in parte per l'acquisto di strumentazione medica, mascherine e materiali per la protezione personale di medici e operatori della salute che operano presso il presidio sanitario Ospedale Cottolengo di Torino e presso le case di accoglienza della Piccola Casa, e in parte per l'assunzione di personale suppletivo. Anche l'Azienda ospedialiera "Giovanni Panico" di Tricase ha ringraziato la Cei e la Conferenze episcopale Pugliese. Il loro contributo economico, affermano, ?ci spronano ad una pi? intensa e concreta azione, confortata dalla preghiera?.

      I tre milioni del 30 marzo hanno raggiunto la Fondazione Policlinico Gemelli, l?Ospedale Villa Salus di Mestre, l?Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba)
      da avvenire

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