(ah nei centri massaggi si fa sesso? Ma le pattuglie sempre l? fuori non stan facendo controlli?
Ma nei centri massaggi, chi controlla? S?, dietro quelle vetrine che ? come dimostrano decine e decine di inchieste, da Trento a Pescara, passando per Emilia Romagna, Lombardia e Lazio ? spesso nascondono saloni a luci rosse, con giri di prostituzione molto proficui. Tra le ultime operazioni quella di Monfalcone (Gorizia), sigilli a sei attivit? e un arresto.
Contagio inarrestabile, come difendersi
?Tanti centri, ad esempio in Veneto, gi? dalle vacanze di Natale hanno chiuso le saracinesche ? fa notare un investigatore ?. Psicosi da coronavirus? Pu? essere. Ma sono aumentati molto anche i controlli. Di solito chi lavora qui ? regolare, i tempi di permanenza da noi sono medio-lunghi. Anche se le ragazze cambiano spesso, passano da una citt? all?altra. Il vero problema sono le case?. Appartamenti in tutta Italia, spesso intestati a prestanome compiacenti, trasformati in prigioni. Giovanissime segregate e ritmi da schiave del sesso, da mattina presto a notte fonda. Irregolari dalla provenienza ignota. Eccolo, il vero rischio. Profilo basso, prestazioni scontate, presenza capillare nelle citt?. Dall?organizzazione criminale al problema di salute il passo ? breve.
Comuni 'infetti' blindati, salta lo sport: le misure speciali
I controlli sanitari sono praticamente impossibili, ammettono gli inquirenti: ?Questo ? un tema che riguarda in genere tutto il mondo della prostituzione e anche le nigeriane, unica etnia che si trova ancora su strada?. Le attivit? delle case chiuse cinesi di solito sono pubblicizzate in rete. Arduo dimostrare il reato di sfruttamento.
Di certo le ragazze non denunciano. Escono di casa solo se autorizzate. Il traffico si rigenera in tempi rapidissimi, pi? forte delle indagini che pure colpiscono pesante. Inchieste dai nomi fantasiosi ? vedi ?Lussuria orientale? ?, processi e intercettazioni che non lasciano dubbi. Call center per smistare le richieste. In tasca alle ragazze, guadagni decurtati delle spese, dal supermercato alla farmacia.
Da Trento a Pescara, da Modena a Milano a Prato a Savona, 30 euro per un happy ending, immaginate voi cosa voglia dire quel finale felice che sembra la parola in codice pi? ripetuta, a tutte le latitudini. L?ultima relazione della Dia (direzione investigativa antimafia) al capitolo criminalit? orientale segnala che ?lo sfruttamento della prostituzione, in particolare, mostra segnali evolutivi ed oggi non si rivolge solo a favore della clientela cinese?. Lo sa bene la moglie che a Nuoro si era presentata con il marito in un centro massaggi e poi aveva avvisato le forze dell?ordine: ?Altro che terapie! A lui hanno proposto ben altro?. Salone sequestrato, il processo ? iniziato pochi giorni fa.
da quotidiano.net
Ma nei centri massaggi, chi controlla? S?, dietro quelle vetrine che ? come dimostrano decine e decine di inchieste, da Trento a Pescara, passando per Emilia Romagna, Lombardia e Lazio ? spesso nascondono saloni a luci rosse, con giri di prostituzione molto proficui. Tra le ultime operazioni quella di Monfalcone (Gorizia), sigilli a sei attivit? e un arresto.
Contagio inarrestabile, come difendersi
?Tanti centri, ad esempio in Veneto, gi? dalle vacanze di Natale hanno chiuso le saracinesche ? fa notare un investigatore ?. Psicosi da coronavirus? Pu? essere. Ma sono aumentati molto anche i controlli. Di solito chi lavora qui ? regolare, i tempi di permanenza da noi sono medio-lunghi. Anche se le ragazze cambiano spesso, passano da una citt? all?altra. Il vero problema sono le case?. Appartamenti in tutta Italia, spesso intestati a prestanome compiacenti, trasformati in prigioni. Giovanissime segregate e ritmi da schiave del sesso, da mattina presto a notte fonda. Irregolari dalla provenienza ignota. Eccolo, il vero rischio. Profilo basso, prestazioni scontate, presenza capillare nelle citt?. Dall?organizzazione criminale al problema di salute il passo ? breve.
Comuni 'infetti' blindati, salta lo sport: le misure speciali
I controlli sanitari sono praticamente impossibili, ammettono gli inquirenti: ?Questo ? un tema che riguarda in genere tutto il mondo della prostituzione e anche le nigeriane, unica etnia che si trova ancora su strada?. Le attivit? delle case chiuse cinesi di solito sono pubblicizzate in rete. Arduo dimostrare il reato di sfruttamento.
Di certo le ragazze non denunciano. Escono di casa solo se autorizzate. Il traffico si rigenera in tempi rapidissimi, pi? forte delle indagini che pure colpiscono pesante. Inchieste dai nomi fantasiosi ? vedi ?Lussuria orientale? ?, processi e intercettazioni che non lasciano dubbi. Call center per smistare le richieste. In tasca alle ragazze, guadagni decurtati delle spese, dal supermercato alla farmacia.
Da Trento a Pescara, da Modena a Milano a Prato a Savona, 30 euro per un happy ending, immaginate voi cosa voglia dire quel finale felice che sembra la parola in codice pi? ripetuta, a tutte le latitudini. L?ultima relazione della Dia (direzione investigativa antimafia) al capitolo criminalit? orientale segnala che ?lo sfruttamento della prostituzione, in particolare, mostra segnali evolutivi ed oggi non si rivolge solo a favore della clientela cinese?. Lo sa bene la moglie che a Nuoro si era presentata con il marito in un centro massaggi e poi aveva avvisato le forze dell?ordine: ?Altro che terapie! A lui hanno proposto ben altro?. Salone sequestrato, il processo ? iniziato pochi giorni fa.
da quotidiano.net
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