ancora?... e' gia' stato spiegato qual'e' il problema principale...
con numeri a caso, cosi' magari lo capite meglio.
in italia abbiamo 10 posti letto in terapia intensiva.
l'influenza stagionale ne puo' mandare in terapia intensiva 8, magari perche' hanno altre patologie e l'influenza complica le cose.
questo virus ha un'alta possibilita' di mandarti in terapia intensiva...
ora, facciamo che ci sono 12 persone da mettere in terapia intensiva, e tu hai 10 posti letto in tutto... che fai?
e ci finisci, perche' se la polmonite ti becca "bene", tu hai bisogno di respiratore e drenaggi...
il problema, in cina come qui, non e' il numero in assoluto, ma la velocita' con la quale dal contagio si passa all'esigenza di cure in terapia intensiva.
l'influenza stagionale colpisce in un arco di mesi, a parte che ci sono i vaccini, e quindi gia' cosi' riduci le complicanze gravi... questo in 2 settimane, o un mese, puo' arrivare a saturare la disponibilita' di posti in terapia intensiva.
ora, se non ti attaccano al respiratore e non ti drenano i polmoni, che tu abbia 80 anni, o 40, non cambia un cazzo... muori affogato.
ci sono poi due problemi "secondari" non da poco: da una polmonite virare recuperi, ma non guarisci... i tuoi polmoni, e alla peggio anche l'apparato cardio circolatorio, restano segnati in modo piu' o meno grave.
il secondo problema, che e' allo studio da una 10ina di giorni in cina, e' che anche quelli dichiarati "guariti" possono tornare ad essere infettivi, a caso... quindi tu lo conti come guarito, lo rimetti nel mondo, e quello puo' di nuovo innescare il focolaio.
contando che in 3 mesi ancora non sono riusciti a capire in modo univoco il periodo di incubazione, per quanto tempo questo e' asintomatico, ci va poco a rendersi conto del potenziale pericolo per un paese che ha sottovalutato il problema, nel quale non si e' ampliata velocemente la capacita' di posti letto in terapia intensiva, e della potenziale durata dell'epidemia in termini complessivi.
in cina stanno calando i contagi... si, perche' hanno blindato intere citta', province, tutto bloccato, chiuso, nessun contatto o il meno possibile tra la popolazione, e mantenuto questo stato di coprifuoco in modo puntuale, preciso ed inderogabile... ed e' ormai un mese che praticamente meta' cina e' chiusa in casa a forza.
qui disinfettano i treni... li passano a disinfettare le strade, i palazzi, tutto...
il problema non e' prenderselo o meno, il problema e' la carenza di strutture adatte a trattare la polmonite virale... se questo virus facesse pochi contagi alla volta, in un'arco di tempo lungo, non ci sarebbe problema, si arriverebbe alla saturazione, ma poi ci sarebbe un ricambio... uno guarisce, uno entra in terapia intensiva.
ma se in un giorno si passa da 525 a 650 casi conclamati, ovvero che sono certamente malati, capisci che la diffusione e' il primo nemico da combattere, fintanto che il sistema sanitario e' in grado di reggere "l'impatto"... piu' rallenti la diffusione, minore e' il tasso di mortalita'.
ma qui non ci arrivano, qui parlano di fare feste, di "resistere" (manica di coglioni), di "torniamo alla nostra vita normale"...
con numeri a caso, cosi' magari lo capite meglio.
in italia abbiamo 10 posti letto in terapia intensiva.
l'influenza stagionale ne puo' mandare in terapia intensiva 8, magari perche' hanno altre patologie e l'influenza complica le cose.
questo virus ha un'alta possibilita' di mandarti in terapia intensiva...
ora, facciamo che ci sono 12 persone da mettere in terapia intensiva, e tu hai 10 posti letto in tutto... che fai?
e ci finisci, perche' se la polmonite ti becca "bene", tu hai bisogno di respiratore e drenaggi...
il problema, in cina come qui, non e' il numero in assoluto, ma la velocita' con la quale dal contagio si passa all'esigenza di cure in terapia intensiva.
l'influenza stagionale colpisce in un arco di mesi, a parte che ci sono i vaccini, e quindi gia' cosi' riduci le complicanze gravi... questo in 2 settimane, o un mese, puo' arrivare a saturare la disponibilita' di posti in terapia intensiva.
ora, se non ti attaccano al respiratore e non ti drenano i polmoni, che tu abbia 80 anni, o 40, non cambia un cazzo... muori affogato.
ci sono poi due problemi "secondari" non da poco: da una polmonite virare recuperi, ma non guarisci... i tuoi polmoni, e alla peggio anche l'apparato cardio circolatorio, restano segnati in modo piu' o meno grave.
il secondo problema, che e' allo studio da una 10ina di giorni in cina, e' che anche quelli dichiarati "guariti" possono tornare ad essere infettivi, a caso... quindi tu lo conti come guarito, lo rimetti nel mondo, e quello puo' di nuovo innescare il focolaio.
contando che in 3 mesi ancora non sono riusciti a capire in modo univoco il periodo di incubazione, per quanto tempo questo e' asintomatico, ci va poco a rendersi conto del potenziale pericolo per un paese che ha sottovalutato il problema, nel quale non si e' ampliata velocemente la capacita' di posti letto in terapia intensiva, e della potenziale durata dell'epidemia in termini complessivi.
in cina stanno calando i contagi... si, perche' hanno blindato intere citta', province, tutto bloccato, chiuso, nessun contatto o il meno possibile tra la popolazione, e mantenuto questo stato di coprifuoco in modo puntuale, preciso ed inderogabile... ed e' ormai un mese che praticamente meta' cina e' chiusa in casa a forza.
qui disinfettano i treni... li passano a disinfettare le strade, i palazzi, tutto...
il problema non e' prenderselo o meno, il problema e' la carenza di strutture adatte a trattare la polmonite virale... se questo virus facesse pochi contagi alla volta, in un'arco di tempo lungo, non ci sarebbe problema, si arriverebbe alla saturazione, ma poi ci sarebbe un ricambio... uno guarisce, uno entra in terapia intensiva.
ma se in un giorno si passa da 525 a 650 casi conclamati, ovvero che sono certamente malati, capisci che la diffusione e' il primo nemico da combattere, fintanto che il sistema sanitario e' in grado di reggere "l'impatto"... piu' rallenti la diffusione, minore e' il tasso di mortalita'.
ma qui non ci arrivano, qui parlano di fare feste, di "resistere" (manica di coglioni), di "torniamo alla nostra vita normale"...
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