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La Geopolitica: Motivi della Globalizzazione

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    #1

    La Geopolitica: Motivi della Globalizzazione

    Interessante intervento a TED di uno dei pochissimi che ritengo veri intellettuali di questa epoca: Dario Fabbri (di cui consiglio ogni singolo intervento scritto o filmato)

    Last edited by gilles1977; 20-12-19, 13:06.

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    #2
    Mi aspettavo che DrugONE o Larsen_EE o Lele-R1-Crash o Mr.Molla intervenissero.. Dai su.. ditemi la vostra

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      #3
      15 minuti di fuffa?... io ci provo, anche se ted, in italia, so bene di che "colore" e'... il ted originario e' molto interessante.

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        #4
        oddio, gli inglesi se la videro con gli spagnoli, portoghesi, olandesi... in confronto ebbero vita dura.

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          #5
          e lui sottovaluta la cina... visto che si stanno prendendo un intero continente, anche se a modo loro, in silenzio e senza pubblicita': l'africa.

          gli americani rischiano di trovarsi di fatto isolati, limitati al nord e sud america.

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            #6
            Bello leggo solo adesso, fa sempre piacere sentire le opinioni di un esperto. L'unica cosa, non chiarisce bene dove inizi la causa e dove l'effetto, ovvero i paesi sul mare hanno un vantaggio strategico per l'economia e per il commercio? Vattelapesca. Immagino che la flotta sia l'effetto del capitale, perch? il controllo dei mari ? fondamentale per il profitto moderno. Ma forse una volta era il contrario, chi era sul mare era avvantaggiato. Si dice che la rivoluzione borghese industriale sia partita con i soldi accumulati dai corsari inglesi. Dunque il capitale ? figlio del mare.
            Per? il mondo cambia e la supremazia magari sar? raggiunta con altre tecnologie, come controllo dello spazio, oppure dell'informazione. La supremazia militare ? sempre conseguenza della supremazia economica? Immagino di si, visto anche come ? andata nell'ultima guerra mondiale.
            Comunque bel personaggio.


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              #7
              Originally posted by DrugONE View Post
              Bello leggo solo adesso, fa sempre piacere sentire le opinioni di un esperto. L'unica cosa, non chiarisce bene dove inizi la causa e dove l'effetto, ovvero i paesi sul mare hanno un vantaggio strategico per l'economia e per il commercio?

              Il buon Fabbri ed il buon Caracciolo nei loro lavori ne parlano approfonditamente. Il mio voleva essere anche un invito ad analizzare meglio la geopolitica nella sua complessit?.
              Un punto su cui tendo a non essere d'accordo con loro ? che si richiamano quasi esclusivamente a quello che Sarkar definiva 'geosentimento' tralasciando troppo invece gli effetti e i cambi di traiettoria politici e geopolitici che il 'sociosentimento' impone (la speculazione che ha introdotto la corruzione anche nei c.d. Stati Profondi delle Nazioni).
              Il discorso sarebbe lungo..
              Last edited by gilles1977; 02-01-20, 13:28.

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                #8
                Originally posted by Larsen_EE View Post
                e lui sottovaluta la cina... visto che si stanno prendendo un intero continente, anche se a modo loro, in silenzio e senza pubblicita': l'africa.

                gli americani rischiano di trovarsi di fatto isolati, limitati al nord e sud america.
                No. Nessuno la sottovaluta.
                Lascia perder da che parte pendi TED, tralascia tutto quello che pu? essere 'partigiano'.
                Se prendi il buono, lo storico, si pu? comprendere del perch? di molti indirizzi politici tatticente e strategicamente incomprensibili dal nostro punto di vista.. ? questo che volevo invitare a fare..

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                  #9
                  si, ma incentrare tutto sul mare, oggi, e' francamente anacronistico.

                  se e' vero che col controllo di panama gli usa hanno una posizione predominante, e' anche vero che buona parte dei prodotti dalla cina arrivano dall'atlantico.
                  rotterdam resta oggi, come ormai da secoli, il principale porto al mondo per smistamento di merci.

                  chi controlla i "nodi commerciali" controlla il mondo, questo si, ma il mare non e' piu' quello di secoli fa, con pirati e "corsari" (pirati con la copertura di qualche corona)... le nuove navi portacontainer non credo manco che passino da suez... panama so che e' stato ampliato ed aggiornato apposta.
                  gibilterra non e' piu' un "casello"... non c'e' piu' il dazio inglese da pagare.

                  se la cina pensasse che il mercato ue sia strategico, tirerebbe su ferrovie a mazzi per far arrivare le merci... ma se e' vero che buona parte dei prodotti mondiali ormai arriva dalla cina, perche' il manifatturiero in occidente e' in crollo verticale per tutta una serie di ragioni, e' anche vero che un mercato di "soli" 300 milioni di persone non giustifica i costi di certe infrastrutture.

                  come ho detto, la cina si sta prendendo, col loro modo, in silenzio, l'africa... senza pressioni politiche o destabilizzazioni stile francesi, e in africa c'e' molta piu' gente, sia da sfruttare per la produzione, perche' i cinesi moderni non sono quelli del boom economico della cina, il benessere si sta diffondendo ormai anche nelle aree rurali, difficile trovare mezzo milione di persone che produca iphone... mentre l'africa non ha problemi nel fornire quella manodopera.

                  inoltre, l'intervallo di tempo tra il "boom economico" e il "benessere diffuso", che e' quello che crea "problemi" alla finanza, e' piuttosto ampio, 20 o 30 anni.

                  questi 20 o 30 anni di intervallo costituiscono un profitto immenso... e non e' che dopo ci si ferma, perche' una volta che si arriva al "benessere diffuso", come oggi in cina, passi dall'avere le popolazioni locali come risorsa ad averle come consumatori.

                  salvo che sia necessario trovare altre popolazioni da mettere "alla frusta" per produrre, ma hai almeno 10 anni di tempo dopo il "benessere diffuso", non c'e' problema.
                  tra 60 anni il nuovo obiettivo sara' magari il sud america... salvo il fatto che sia un po' troppo vicino agli usa.

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                    #10
                    Originally posted by Larsen_EE View Post
                    si, ma incentrare tutto sul mare, oggi, e' francamente anacronistico.

                    se e' vero che col controllo di panama gli usa hanno una posizione predominante, e' anche vero che buona parte dei prodotti dalla cina arrivano dall'atlantico.
                    rotterdam resta oggi, come ormai da secoli, il principale porto al mondo per smistamento di merci.

                    chi controlla i "nodi commerciali" controlla il mondo, questo si, ma il mare non e' piu' quello di secoli fa, con pirati e "corsari" (pirati con la copertura di qualche corona)... le nuove navi portacontainer non credo manco che passino da suez... panama so che e' stato ampliato ed aggiornato apposta.
                    gibilterra non e' piu' un "casello"... non c'e' piu' il dazio inglese da pagare.

                    se la cina pensasse che il mercato ue sia strategico, tirerebbe su ferrovie a mazzi per far arrivare le merci... ma se e' vero che buona parte dei prodotti mondiali ormai arriva dalla cina, perche' il manifatturiero in occidente e' in crollo verticale per tutta una serie di ragioni, e' anche vero che un mercato di "soli" 300 milioni di persone non giustifica i costi di certe infrastrutture.

                    come ho detto, la cina si sta prendendo, col loro modo, in silenzio, l'africa... senza pressioni politiche o destabilizzazioni stile francesi, e in africa c'e' molta piu' gente, sia da sfruttare per la produzione, perche' i cinesi moderni non sono quelli del boom economico della cina, il benessere si sta diffondendo ormai anche nelle aree rurali, difficile trovare mezzo milione di persone che produca iphone... mentre l'africa non ha problemi nel fornire quella manodopera.

                    inoltre, l'intervallo di tempo tra il "boom economico" e il "benessere diffuso", che e' quello che crea "problemi" alla finanza, e' piuttosto ampio, 20 o 30 anni.

                    questi 20 o 30 anni di intervallo costituiscono un profitto immenso... e non e' che dopo ci si ferma, perche' una volta che si arriva al "benessere diffuso", come oggi in cina, passi dall'avere le popolazioni locali come risorsa ad averle come consumatori.

                    salvo che sia necessario trovare altre popolazioni da mettere "alla frusta" per produrre, ma hai almeno 10 anni di tempo dopo il "benessere diffuso", non c'e' problema.
                    tra 60 anni il nuovo obiettivo sara' magari il sud america... salvo il fatto che sia un po' troppo vicino agli usa.
                    Mi sa che la situazione "mare e oceani" non ? nelle tue corde caro Larsen.
                    il controllo dei mari si effettua anche controllando/parzializzando il passaggio commerciale tramite i mezzi militari.
                    E ad oggi tutti gli istmi sono direttamente o indirettamente sotto influenza statunitense o dei suoi direttissimi alleati (non ? solo una questione di interessi nei rispettivi pedaggi, ma la possibilit? di "gestire" i flussi che ? determinante nella geopolitica)
                    Gli USA hanno un vantaggio in questi termini semplicemente incolmabile dalla Cina.
                    La Cina con le sue opere ed infrastrutture su terra non ha ovviamente solo interessi commerciali, ma soprattutto di ampliamento di sfera di influenza culturale, politica ed intellettuale.
                    Ma tieni conto che nello spazio fra Cina ed Europa (che comunque credo conti ben pi? di 300.000 anime e che rimane comunque il mercato pi? importante del globo), ci sono Paesi che non si possono certo definire alleati cinesi . Insomma il tentativo di espansione cinese ? chiaramente un progetto complesso, e che richieder? sforzi, anche diplomatici, non comuni.
                    Una nuova crisi potrebbe chiaramente ribaltare la situazione o comunque mutarla fortemente? Penso che il crollo dell'impero USA coincider? con il crollo del modello capitalistico per come lo conosciamo..
                    Last edited by gilles1977; 02-01-20, 14:04.

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                      #11
                      ma non e' cosi' l'unico che controllano, come rotta commerciale, e' panama.
                      suez anche, ma ormai e' meno utilizzato dai grandi "player", perche' appunto non adeguato alle nuove porta container... ci passa ancora il petrolio, e' vero.

                      l'europa sono 300 milioni di abitanti, come ho scritto
                      per un paese che ha iniziato ad avere domanda interna, formato da 1.5 miliardi di abitanti... un'area di 300 milioni e' un mercato secondario.

                      tutte le rotte che girano intorno all'africa, che sono quelle dirette al nord europa e partono dalla cina e dall'india, sono fuori dal controllo americano.

                      se poi la cina si prendera' l'africa, come sta facendo, tutto quello che c'e' in mezzo, quei cenciosi arabi, o si adeguano, o fanno una brutta fine: la cina non e' gli usa.

                      e gli usa in medioriente stanno perdendo terreno, a favore dei russi, che invece non vedono l'ora di costituire un blocco cino-russo... e quella si, sara' la fine dell'egemonia americana.

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                        #12
                        Originally posted by Larsen_EE View Post
                        ma non e' cosi' l'unico che controllano, come rotta commerciale, e' panama.
                        suez anche, ma ormai e' meno utilizzato dai grandi "player", perche' appunto non adeguato alle nuove porta container... ci passa ancora il petrolio, e' vero.

                        l'europa sono 300 milioni di abitanti, come ho scritto
                        per un paese che ha iniziato ad avere domanda interna, formato da 1.5 miliardi di abitanti... un'area di 300 milioni e' un mercato secondario.

                        tutte le rotte che girano intorno all'africa, che sono quelle dirette al nord europa e partono dalla cina e dall'india, sono fuori dal controllo americano.

                        se poi la cina si prendera' l'africa, come sta facendo, tutto quello che c'e' in mezzo, quei cenciosi arabi, o si adeguano, o fanno una brutta fine: la cina non e' gli usa.

                        e gli usa in medioriente stanno perdendo terreno, a favore dei russi, che invece non vedono l'ora di costituire un blocco cino-russo... e quella si, sara' la fine dell'egemonia americana.
                        Abitanti Europa 741,4 milioni.
                        Intendevo Europa nel dire Europa, forse tu intendevi UE.
                        Tornando al resto..
                        Forse mi sono espresso male io:
                        Chiaro che la Cina ci stia provando. Ma, per dire, se conosci come sono posizionati gli Usa nei mari Cinesi, puoi capire chi faccia pressione fra i due, anche a livello commercio oltre che militare.
                        Ti dice qualcosa Hong kong (che da sola vale il 60% degli interscambi su mare per la Cina) e Taiwan? E cosa stia succedendo da quelle parti e chi siano i registi?
                        ??????Considera che la Cina ha da sempre il problema di ridistribuire la ricchezza dalle coste ricche all'interno povero. Puoi quindi intuire l'importanza che rivestono strategicamene Hong Kong e Taiwan per un suo pieno sviluppo... E finch? gli Usa saranno presenti in quelle zone la vedo complessa..
                        I rapporti della Cina con la Russia non sono poi storicamente cos? buoni, entrambe hanno mentalit? imperialiste ed espansioniste chi pi? nella sfera economica chi pi? nella sfera culturale... Ed in quel blocco di pianeta c'? poi la potenza Iraniana (anche lei di mentalit? imperiale) oltre che all'India e se vuoi la Turchia... che non sono certo definibili alleati.
                        L'Africa ? da sempre un serbatoio enorme per il pianeta. La Cina sta investendo per allacciar rapporti con quei popoli, costruire ecc.. Chiaro il processo ed il fine:aumentare la sua influenzanza sul continente, ma ? un processo lungo visto lo stato di infrastrutture presenti.. e a comandar nelle zone subsariane ricche sono sostanzialmente europei, legati a loro volta alla politica usa.
                        Gli Usa militarmente hanno in questi anni aumentato i contingenti militari in giro per il mondo, nonostante la percezione ? che siano arretrati... (Il mainstram ? chiaramente partecipe a questa percezione)
                        L'Ukraina ? n'altra grana generata dagli Usa su suolo Russo. Zona che ? storicamente il cuore intellettuale e culturale dell'impero russo..
                        Insomma sono chiare le due strategie in atto:
                        Usa sta militarizzando il pianeta cercando di placare sul nascere blocchi continentali coesi e la Cina sta cercando di tessere tele.. lavoro non facile..
                        Ribadisco la mia impressione. La prossima crisi risveglier? ulteriormente sentimenti di chiusura fra nazioni, ceppi culturali, etnici e religiosi. E questo processo potrebbe far sciogliere la sfera di influenza Usa.. che di fatto impera sul mondo culturale grazie al controllo del blocco europeo (impedendo in tutti i modi il temuto allaccio fra Germania e Russia).
                        Ci sar? da ballare immagino..

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                          #13
                          Ho ascoltato in fretta, magari riascolto meglio

                          il concetto legato alle rotte navigabili ? anche condivisibile

                          ma secondo me il punto di globalizzazione vero ? pi? a monte
                          e cio? che dei 40 gruppi cormmerciali/industriali pi? ricchi al mondo, se si va a cercare nel complicato intreccio di partecipazioni quote ecc, tutto ? riconducibile a 14 mega gruppi mondiali

                          cio? questi 14 tirano le fila di tutto il mercato mondiale
                          commercio sui mari incluso chiaramente , perch? si pu? praticamente dire che gli oceani sono i loro

                          ecco la vera globalizzazione ? li: Quei pochi, che nemmeno si sa di preciso chi sono, possiedono ?globalmente? tutto e quindi decidono su praticamente tutto ... pi? globale di cos?...

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                          • Font Size
                            #14
                            Domanda: ? finita l'epoca del quantitative easing?

                            La banca centrale cinese abbassa la soglia di riserve obbligatorie per le banche, liberando nuove risorse per l'economia. Bene le piazze finanziarie asiati…

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                            • Font Size
                              #15
                              Dipende

                              se ?qualcuno? dice: ?via?, via ?

                              se qualcuno dice basta, ? basta

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