Dal "Moby Dick" di H. Melville:
"Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa quando esattamente - avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po' per mare, e vedere la parte equorea del mondo. ? un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regolare la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni volta che nell'anima ho un novembre umido e stillante; quando mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di casse da morto, o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro; e soprattutto quando l'ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale pu? impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare in terra il cappello alla gente, allora mi rendo conto che ? tempo di mettermi in mare al pi? presto: Questo ? il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io zitto zitto m'imbarco."
Con queste parole il grande scrittore americano descrive la sua passione per il mare. E' una maniera letteraria e un po' drammatizzata che secondo me per? rende bene l'idea. Penso che un concetto del genere si possa adattare anche alla nostra passione per la moto. Voi che dite? Anche andare in moto, come l'andar per mare, aiuta a dimenticare la tristezza e la rabbia?
"Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa quando esattamente - avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po' per mare, e vedere la parte equorea del mondo. ? un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regolare la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni volta che nell'anima ho un novembre umido e stillante; quando mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di casse da morto, o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro; e soprattutto quando l'ipocondrio riesce a dominarmi tanto, che solo un robusto principio morale pu? impedirmi di uscire deciso per strada e mettermi metodicamente a gettare in terra il cappello alla gente, allora mi rendo conto che ? tempo di mettermi in mare al pi? presto: Questo ? il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io zitto zitto m'imbarco."
Con queste parole il grande scrittore americano descrive la sua passione per il mare. E' una maniera letteraria e un po' drammatizzata che secondo me per? rende bene l'idea. Penso che un concetto del genere si possa adattare anche alla nostra passione per la moto. Voi che dite? Anche andare in moto, come l'andar per mare, aiuta a dimenticare la tristezza e la rabbia?