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Il bello che LUI posta il grafico col delta temperature oceani / terre incrociate col sarkazzo di nn si sa parlando dei cicli solari...e se gli chiedi cosa strakazzao voleva dire ti dice che la
temperatura dei mari nn c? proprio nel grafico
poi i troll siamo noi
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ara, ma sei fumato o cosa?
ho postato un grafico sull'andamento demografico mondiale, e quello sulle temperature mondiali.
se tu non fossi cosi' ebete, avresti visto che, cosi' come l'andamento demografico mondiale e' letteralmente esploso dal 1960, casualmente anche le temperature...
ovvero da 3 miliardi o giu' di li, a praticamente 8 miliardi di stufe con le gambe, che respirano (e buttano fuori co2), che scoreggiano, che letteralmente scaldano con la loro presenza.
ora, ai beoti del "e' colpa dell'uomo", io rispondo con un "si, ma e' naturale".
contenti?
oppure da domani si inizia a fare il sorteggio per far fuori il 50% della popolazione mondiale?
ebbasta cazzo...
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Originally posted by Larsen_EE View Post
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Originally posted by Larsen_EE View Postara, ma sei fumato o cosa?
oppure da domani si inizia a fare il sorteggio per far fuori il 50% della popolazione mondiale?
ebbasta *****...
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Originally posted by Larsen_EE View Postara, ma sei fumato o cosa?
ho postato un grafico sull'andamento demografico mondiale, e quello sulle temperature mondiali.
se tu non fossi cosi' ebete, avresti visto che, cosi' come l'andamento demografico mondiale e' letteralmente esploso dal 1960, casualmente anche le temperature...
ovvero da 3 miliardi o giu' di li, a praticamente 8 miliardi di stufe con le gambe, che respirano (e buttano fuori co2), che scoreggiano, che letteralmente scaldano con la loro presenza.
ora, ai beoti del "e' colpa dell'uomo", io rispondo con un "si, ma e' naturale".
contenti?
oppure da domani si inizia a fare il sorteggio per far fuori il 50% della popolazione mondiale?
ebbasta *****...
beh intanto ci hai chiarito il tuo pensiero, e non ? nemmeno sbagliato
la colpa ? si dell uomo, ma non perch? respiriamo e scoreggiamo
il caso vuole che proprio dagli anni 60 in poi le emissioni prodotte dalle attivit? umane hanno subito un impennata
ma non come oggi
oggi siamo a 30/35 anni dopo i primi ALLARMI che venivano lanciati ,sempre dagli scienziati , negli anni 80-90
simili a quelli odierni
ma se oggi tu e gli altri pastori non avete capito il nesso attivit? umana/impatto sul pianeta... figurati 30 anni fa
e non ? questione siamo troppi, siamo troppi pastori che credono di far quel kazzo che gli pare
cambia eh
e infatti ora il conto da pagare comincia ad arrivare
ma ancora poco evidentemente
e mentre negli anni 60 si era in pieno boom e nulla si sapeva delle conseguenze, adesso oltre a sapere cosa succede abbiamo pure gli strumenti per mitigare il nostro impatto sul pianeta
tranneche un piccolo dettaglio: gli eredi del boom anni 50/60/70 che adesso sono straricchi, col kazzo che ricominciano da zero per salvare gli eredi degli eredi che verranno fra 100/200 anni
mica so scemi
alla fine, come dicevo pagine fa, ? una questione di grano: il mondo gira attorno al petrolio... e vuoi mai che si abbandoni tutto per sole e vento che son gratis... ma che davvero?
vabbe non ti riguarda
io intanto ho una commessa da 5 milioncini annui per pale eoliche... ci?
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Cliente Giapponese veramente
non le porto da nessuna parte, le costruiscono e installano qui in Europa su progetto loro... come gia si fa tanti altri settori ?medio pesanti?
si vede che vendi caramelle eh
dimenticavo: ho scoperto solo ieri che il capannone della mia nuova azienda ? ricoperto di pannelli fv... in 5 anni si rientra della spesa, ne eestano altri 5/10 per risparmiare quei 30/40000 annui... idem fa un nostro fornitore
morale :con l energia del sole costruiamo anche parti per pale eoliche... un impatto esagerato eh
avete mai visto della benzina far dell altra benzina ?
io no
che fessi eh ...
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Crisi climatica: un freno alla produzione di carne entro il 2030
Diminuire il consumo di carne libererebbe suolo da destinare alle foreste, lo strumento pi? efficace per la cattura di anidride carbonica.
Il picco nella produzione di carne (cio? il momento di massima espansione degli allevamenti animali) dovr? avvenire presto, entro i prossimi dieci anni, se vogliamo contrastare l'emergenza climatica. ? l'auspicio espresso, durante la recente COP25 di Madrid, in una lettera pubblicata sul Lancet Planetary Health journal: per ridurre il rischio di oltrepassare gli 1,5-2?C di riscaldamento globale auspicati dagli Accordi di Parigi, occorre fissare un limite temporale oltre il quale la produzione di animali da carne di ogni specie non continuer? ad aumentare, come invece ? accaduto negli ultimi 30 anni.
Consumo di carne: davvero ? diminuito?
Met? della torta. Di "picco" si sente spesso parlare in relazione all'estrazione di petrolio, ma il messaggio di Helen Harwatt dell'Animal Law & Policy Program dell'Universit? di Harvard, condiviso da un gruppo di oltre 50 scienziati, ? che se non conterremo la crescita degli allevamenti animali, ogni speranza di rimanere entro i +1,5 ?C di riscaldamento globale sar? vanificata. Dal 1990 al 2017 la produzione di carne, latte e uova ? passata da 758 a 1.247 milioni di tonnellate: se dovesse continuare ad aumentare a questi ritmi, gi? nel 2030 il settore assorbirebbe, da solo, il 49% del budget totale delle emissioni disponibili per restare nei limiti degli Accordi di Parigi. E a tutti gli altri ambiti economici (trasporti, energia) sarebbero richiesti tagli "non realistici".
Appetito insostenibile. Oltre a generare grandi quantit? di metano, gli animali da pascolo occupano suolo che viene sottratto alle foreste, al momento lo strumento pi? efficace conosciuto per estrarre CO2 dall'atmosfera. Oltre l'80% delle terre coltivate ? destinato a sfamare gli animali di allevamento, che per? provvedono al 18% soltanto delle calorie fornite dal cibo. Ridurre il consumo di carne e latticini, oltre a tagliare le emissioni di metano (un gas serra pi? dannoso dell'anidride carbonica, anche se di vita pi? breve) libererebbe terra da destinare alla vegetazione.
Insetti nel mangime animale: la ricetta per un futuro sostenibile?
Spugne per CO2. Per cercare di limitare il global warming a +1,5 ?C con una probabilit? del 66% dovremo non solo limitare le emissioni di gas serra, ma anche, si legge nell'analisi, rimuoverne approssimativamente 720 miliardi di tonnellate dall'atmosfera. Il modo migliore per farlo ? ripristinare la vegetazione naturale, come la copertura forestale: per raggiungere emissioni nette zero (emissioni uguali agli assorbimenti) entro il 2050 bisogna iniziare da subito. Senza questo recupero di suolo e di verde, la rimozione di CO2 dall'atmosfera dovrebbe affidarsi a metodi "ancora non testati su larga scala".
Solo l'inizio. Oltre a fissare un limite di tempo per frenare l'espansione degli allevamenti animali, bisogner? individuare i settori responsabili delle maggiori emissioni e del maggiore consumo di suolo per interventi ad hoc; variare la produzione agricola investendo specialmente sui legumi; e garantire una transizione graduale, per permettere a chi opera nel settore di diversificare la produzione.
Questo sforzo ? richiesto soprattutto ai Paesi dal reddito medio-alto: nel mondo ci sono circa 800 milioni di persone senza cibo a sufficienza - ? evidente che le priorit? non possono essere ovunque le stesse. Quello in campo alimentare ? comunque solo uno degli impegni necessari per contrastare la crisi climatica. Il progressivo abbandono dei combustibili fossili rimane necessario.
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Dai de insetti e derivati per tutti.
in ogni caso, la riforestazione dubito possa recuperare la situazione in tempi brevi....e cmq l'esplosione demografica non si arrester? ( a meno di epidemie serie o guerre devastanti) il che richider? spazi da edificare quindi cmq non destinabili a riforestazione, anzi...
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