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I Soldi : un bene o un male ?

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    #136
    Originally posted by Ajeje Brazorf View Post

    Oggi come oggi sarebbe pure un'ottima scelta, percorso di studi relativamente breve e lavoro mediamente tanto! Chiaramente si inflazioner? come tutto...
    Gi?, ma lui ha fatto ITIS meccatronica , fortunatamente lavora in una grande azienda multinazionale ufficio tecnico . Devo dire che ? stato comunque "fortunato" . E soprattutto da quello che gli piace fare.


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      #137
      Originally posted by DrugONE View Post
      Faccio I conti della serva per quelli che dicono che il comunismo non sia sostenibile con gli attuali livelli economici.
      40 miliardi di ore lavorate in Italia nel 2018.
      20 milioni di lavoratori e tasso di occupazione al 60%.
      Ridistribuendo il lavoro risultano 6 ore a testa di lavoro. Tenendo conto che la met? dei servizi in economia non capitalisti ? totalmente inutile direi 4 ore per tutti gli abili al lavoro. Con un prodotto procapite di 30000 euro annui.
      Luca ti prego specifica sempre che si parla della propriet? privata dei mezzi di produzione di massa. Se no la maggior parte capisce fischi per fiaschi ??????.
      Per quanto riguarda la salute, anch'essa dipende dai soldi e dai soldi che si investono in ricerca. Ed i soldi pubblici dipendono (e quindi ricerca e salute) dalla capacit? dei privati di fare profitto.
      Ne siamo vincolati per tutto. Ora I soldi ci sono basti pensare al loro prezzo, ma nessuno ? in grado attualmente di farli girare. Quindi evidentemente questo sistema ci sottocapitalizza poich? siamo vincolati alla capacit? di quelli che li hanno di farsi remunerare. Quindi alla fine non ci sono.
      Pi? stanno meglio gli altri pi? stiamo meglio noi. Pi? si aumentano i costi pi? c'? reddito. Bisognerebbe capire che ? l'insieme che fa la forza, non la competizione dei singoli.

      Proletari di tutto il mondo unitevi .
      Certo tutto facile perch? basta mettere un muratore invece che 8 ore sulle impalcature a operare a cuore aperto, gli atti notarili li fai scrivere al lavavetri, in cucina ci metti il calzolaio, a lavorare nei macelli i manifestanti meglionudicheinpelliccia ecc ecc ecc...
      Oltre alle ore di lavoro, tanto care ai dipendenti (ma pi? salate per il loro datore di lavoro), ci sono cose come la competenza, anni di studi.
      Ci sono l?avori che in una settimana li impari e basta ripetere la gestualit?, altri che si imparano in decine di anni di studio e di esercizio e sopratutto di approfondimento...

      Penso che sia una stronzata colossale pensare che tutti possano fare tutto. E se permetti potendo scegliere guido un'auto blu invece di svuotare pozzi neri...

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        #138
        Originally posted by Mathias View Post
        Anzi, sarebbe meglio capire che l'unica vera rivoluzione sempre attuabile e con i migliori risultati ? quella personale: migliorarsi, imparare, ricercare l'eccellenza ti rende automaticamente altamente compatibile col mercato, pensa un po'. Senza bisogno di sindacati, reddito di cittadinanza o qualsiasi altra minchiata parassitaria attuale. Il welfare finirebbe col tornare ad essere quello che dovrebbe: un aiuto per la VERA minoranza a cui mancano seriamente le possibilit? (fisiche, mentali, economiche minime).
        Questo ? quello che dico io sistematicamente . Ora ho smesso di scriverlo qui perch? la risposta ormai la conosco ed ? quella che io vivo in un paradiso ma nel resto del monto ? miseria , sfruttamento ed assoluta impossibilit? di vivere decorosamente
        Io ho sempre sostenuto che se una persona impara un mestiere , ha in mano una assicurazione per la propria vita . Per? su DDG non ? cosi ... non pu? essere Boh .

        Ad ogni modo io vorrei capire per curiosit? culturale mia , il punto di vista di DrugONE . Anche io non lo concepisco perch? io sono cresciuto in un modo secondo cui chi ambisce a qualcosa in pi? della norma deve impegnarsi maggiormente ma deve anche aver la possibilit? di percorrere tale strata . Mi pare di capire che DrugONE pensi ad una sorta di mondo senza il soldo ma siccome ? un argomento complesso , sto cercando di cavarglielo poco a poco .

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          #139
          Originally posted by Mathias View Post

          Oh, di nuovo il piccolo Stalin

          Io spero vivamente (PER VOI) che quelli col pensiero del '900 come il tuo siano veramente una sparuta minoranza.
          Purtroppo la grossa leva del "popolo operaio" (proletariato? poveri? usa il termine che preferisci) si ? ridotta ad uno stuzzicadenti sul finire del secolo scorso e pu? solo assottigliarsi ancora fino a scomparire.

          E ti spiego (brevemente) il perch?:
          - nel 1960 aveva senso scioperare. Si arrecava un enorme danno alla produzione, e quindi ai detentori di capitale, ovviamente.
          Che NON potevano in nessun modo fare a meno di quella forza lavoro. Quindi la leva era assolutamente efficace ed utilizzabile.

          Oggi siamo a questo punto (piccolo sunto per non addetti ai lavori, io ormai ho la visione un po' deformata dalla professione):


          Ora, seriamente, ti sembra che in qualche modo la forza lavoro abbia in mano una gran leva, in prospettiva?

          Certo, ingegneri, tecnici specializzati, e tutto il personale ad alta formazione necessario a far girare la giostra ha la leva, ma non rientra nel 'proletariato'.
          Il proletariato sta diventando sempre pi? quello a cui si ? ridotto: una massa di pecore da tosare ai fini del consumo.

          Ma a questo punto, se dovesse esserci davvero uno 'scontro di classe', credi che quelli che oggi detengono praticamente TUTTO, capitale, mezzi produttivi e tecnologia, ci metterebbero molto a vincerlo? Anche arrivando alle soluzioni pi? drastiche, se necessario? Ricordiamoci che un uomo messo all'angolo pu? diventare feroce come e pi? di ogni altro animale, in 10mila anni di guerre e massacri dovremmo averlo capito ormai.

          Insomma, siete un po' fuori tempo massimo. Dovevate pensarci prima, a cambiare classe o a fare le rivoluzione.

          PS: a me pare pure che infondo si sia messa piuttosto bene per i pi? poveri, negli ultimi 50 anni. La tanto bistrattata era del capitalismo ha portata al pi? lungo periodo di pace e prosperit? globale che la storia dell'uomo ricordi. Vatti a cercare i dati OCSE o della banca mondiale, o di qualsiasi altro ente accreditato, sulla povert? assoluta e vedi come circa 3 MILIARDI di persone abbiano migliorato la propria posizione (e di conseguenza, la propria vita) negli ultimi 50 anni. Forse ? anche per quello che non tutti sentono questa gran necessit? di rivoluzione.

          Anzi, sarebbe meglio capire che l'unica vera rivoluzione sempre attuabile e con i migliori risultati ? quella personale: migliorarsi, imparare, ricercare l'eccellenza ti rende automaticamente altamente compatibile col mercato, pensa un po'. Senza bisogno di sindacati, reddito di cittadinanza o qualsiasi altra minchiata parassitaria attuale. Il welfare finirebbe col tornare ad essere quello che dovrebbe: un aiuto per la VERA minoranza a cui mancano seriamente le possibilit? (fisiche, mentali, economiche minime).

          Se invece il tuo punto ? che come razza, per evolvere davvero, dovremmo capire che la collaborazione ? l'unica arma vincente per progredire e che questa collaborazione andrebbe slegata dalla parte malata del profitto, mi trovi d'accordo. Ma bisogna prendere atto che la maggior parte delle persone ? ancora troppo poco 'evoluta' anche solo per capire nel profondo il concetto di collettivit?. Forse quando il lavoro umano sar? davvero solamente su base volontaria, pu? darsi si arriver? a capire la questione. Ma non sono sicuro che non si dovr? passare prima per qualche dolorosa presa di coscienza o grosso sconvolgimento.
          Ciao piccolo Pinochet.
          Mi scuso del ritardo ma son stato via un po.
          Quella che tu chiami rivoluzione, si chiama riforma.
          Non so che differenza vedi tra operaio ed ingegnere. Da un punto di vista della classe. Ah forse ti confonde la parola proletariato?
          Credo che saranno azzi mazzi per chi comanda. Eserciti sempre pi? grossi di proletariato senza lavoro e reddito. Con velocit? crescente.
          Non potranno fermare nessuna rivoluzione. Saranno evidentemente in minoranza e se useranno la violenza sar? ancora peggio.
          Questo semplicemente perch? la tecnologia sta correndo pi? di loro. Semplicemente i lavori che scompaiono sono pi? numerosi di quelli che si inventano. Mi pare incontrovertibile. Se ci intendiamo sul significato di lavoro.
          Non capisco cosa tu intenda per parte malata. Qual'? la parte sana? Non capisco come sottrarre lavoro, soldi o produrre merce aggiuntiva rispetto al valore pagato alle persone possa considerarsi sano.
          Ed ho gi? detto che il capitale ci ha gi? portato fuori dal medioevo, non serve che me lo dica l'ocse.
          Ripeto, la differenza tra me e te ? che tu consideri il profitto giusto. Se uno ha capito da dove viene non capisco quale suo aspetto possa darle aurea di giustizia.
          Last edited by DrugONE; 11-11-19, 16:23.

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            #140
            Originally posted by Ajeje Brazorf View Post
            Certo tutto facile perch? basta mettere un muratore invece che 8 ore sulle impalcature a operare a cuore aperto, gli atti notarili li fai scrivere al lavavetri, in cucina ci metti il calzolaio, a lavorare nei macelli i manifestanti meglionudicheinpelliccia ecc ecc ecc...
            Oltre alle ore di lavoro, tanto care ai dipendenti (ma pi? salate per il loro datore di lavoro), ci sono cose come la competenza, anni di studi.
            Ci sono l?avori che in una settimana li impari e basta ripetere la gestualit?, altri che si imparano in decine di anni di studio e di esercizio e sopratutto di approfondimento...

            Penso che sia una stronzata colossale pensare che tutti possano fare tutto. E se permetti potendo scegliere guido un'auto blu invece di svuotare pozzi neri...
            Infatti. Ma chi l'ha detta?

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              #141
              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
              Ad ogni modo io vorrei capire per curiosit? culturale mia , il punto di vista di DrugONE . Anche io non lo concepisco perch? io sono cresciuto in un modo secondo cui chi ambisce a qualcosa in pi? della norma deve impegnarsi maggiormente ma deve anche aver la possibilit? di percorrere tale strata . Mi pare di capire che DrugONE pensi ad una sorta di mondo senza il soldo ma siccome ? un argomento complesso , sto cercando di cavarglielo poco a poco .
              Sinteticamente.
              I soldi sono una cosa. Il capitale un'altra. I soldi serviranno ancora un po' per misurare le nostre relazioni. Questo servir? fino a quando dovremo misurare gli scambi valorizzando il lavoro diversamente.
              Io predico intanto un futuro senza il profitto.
              Non ? complicato. Forse ? pi? complicato capire cos'? il profitto.

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                #142
                E cmq....

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                  #143
                  Ecco perch? ci sar?, questa benedetta rivoluzione .

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