Federica Pellegrini entra nella leggenda: per lei arriva a 31 anni la sesta vittoria mondiale, questa volta a Gwanju 2019 e nei 200 stile libero. La fuoriclasse veneta stampa un formidabile 1:54.22, precedendo l'australiana Titmus e la svedese Sjoestroem che vengono entrambe rimontate nella seconda parte della gara. E per lei sono otto volte di fila sul podio iridato in questa particolare gara, di cui dimostra di essere la signora assoluta.
Non ci sono pi? parole per definire Federica Pellegrini, che conferma le buone sensazioni delle semifinali di ieri ma ancora una volta trova il modo, a 31 anni, di lasciare tutti di stucco. E al netto della sua bacheca, che parla per lei (e che presenta il quarto oro mondiale nei 200 metri stile libero, dopo Roma 2009, Shanghai 2011 e Budapest 2017), ci? che impressiona ? l'autorevolezza con cui questa campionessa assoluta imprime la sua impronta su una gara che parte lentamente, poi decolla e diventa leggenda negli ultimi 25 metri. Si parte con una Federica guardinga: nella prima vasca in testa c'? Penny Oleksiak e l'azzurra insegue. A met? gara per? ? gi? quarta e si capisce che la giornata pu? regalare una nuova impresa. Quindi sale l'azione della Pellegrini nella terza vasca, con la temutissima Ariarne Titmus in vantaggio solo di 0.17. Il decisivo sorpasso si compie negli ultimi 50 metri, con Fede che si mette davanti e poi controlla il ritorno della furibonda australiana, ma anche di una Sarah Sjoestroem implacabile nelle ultime bracciate. La dimostrazione ? nei distacchi finali: la seconda ? a 0.44, la terza a 0.56. Ulteriore prova che quella di Federica Pellegrini ? davvero un'impresa. L'ennesima, di una carriera che tutto il Paese vorrebbe non finisse davvero mai.
"Non ci credo ancora, ho fatto quello che ho voluto sentendomi come volevo. E' stato incredibile anche il tempo, vuol dire che tutto il lavoro che stiamo facendo paga tanto e forse come non mai. Sono tanto contenta perch? e' il mio ultimo mondiale". Cos? una Pellegrini in lacrime, commenta ai microfoni della Rai, la straordinaria impresa. "A me piace lavorare, non sempre i risultati sono arrivati ma questa volta ? incredibile. Sono felice, Budapest ? stato voluto fortemente ma mai avrei immaginato l'oro. Qui sono successe una serie di cose strane, mi sono trovata a giocarmi qualcosa di importante arrivando cosi' di passaggio: ? bellissimo", conclude la Pellegrini prima di salire sul podio "per cantare l'Inno di Mameli".
da sportmediaset
Non ci sono pi? parole per definire Federica Pellegrini, che conferma le buone sensazioni delle semifinali di ieri ma ancora una volta trova il modo, a 31 anni, di lasciare tutti di stucco. E al netto della sua bacheca, che parla per lei (e che presenta il quarto oro mondiale nei 200 metri stile libero, dopo Roma 2009, Shanghai 2011 e Budapest 2017), ci? che impressiona ? l'autorevolezza con cui questa campionessa assoluta imprime la sua impronta su una gara che parte lentamente, poi decolla e diventa leggenda negli ultimi 25 metri. Si parte con una Federica guardinga: nella prima vasca in testa c'? Penny Oleksiak e l'azzurra insegue. A met? gara per? ? gi? quarta e si capisce che la giornata pu? regalare una nuova impresa. Quindi sale l'azione della Pellegrini nella terza vasca, con la temutissima Ariarne Titmus in vantaggio solo di 0.17. Il decisivo sorpasso si compie negli ultimi 50 metri, con Fede che si mette davanti e poi controlla il ritorno della furibonda australiana, ma anche di una Sarah Sjoestroem implacabile nelle ultime bracciate. La dimostrazione ? nei distacchi finali: la seconda ? a 0.44, la terza a 0.56. Ulteriore prova che quella di Federica Pellegrini ? davvero un'impresa. L'ennesima, di una carriera che tutto il Paese vorrebbe non finisse davvero mai.
"Non ci credo ancora, ho fatto quello che ho voluto sentendomi come volevo. E' stato incredibile anche il tempo, vuol dire che tutto il lavoro che stiamo facendo paga tanto e forse come non mai. Sono tanto contenta perch? e' il mio ultimo mondiale". Cos? una Pellegrini in lacrime, commenta ai microfoni della Rai, la straordinaria impresa. "A me piace lavorare, non sempre i risultati sono arrivati ma questa volta ? incredibile. Sono felice, Budapest ? stato voluto fortemente ma mai avrei immaginato l'oro. Qui sono successe una serie di cose strane, mi sono trovata a giocarmi qualcosa di importante arrivando cosi' di passaggio: ? bellissimo", conclude la Pellegrini prima di salire sul podio "per cantare l'Inno di Mameli".
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