Un distillatore australiano ha ricavato un liquore dal vino sputato o scartato durante le degustazioni. Al produttore, tal Peter Bignell, ? venuta la brillante idea durante una degustazione a Sidney nel 2016 alla quale partecipavano aziende vinicole di tutto il mondo che promuovono pratiche sostenibili nel settore enologico.
Bignell, che si dice sia uno che non sopporta gli sprechi, quando si ? trovato davanti a 500 litri di vino sputato o comunque scartato non poteva restare indifferente. ?Ora ve la faccio vedere io la sostenibilit?? deve aver pensato.
Ha convinto gli organizzatori dell?evento a farsi consegnare gli scarti, ha contattato una distilleria della zona ( la sua a biodiesel si trova in Tasmania troppo lontana per lo scopo) ed ha ottenuto uno spirito di 80 gradi che sembra ricordi un brandy non invecchiato, a cui ha aggiunto acqua distillata (si spera non sputata) per portarlo a 48 gradi.
Spiritoso anche il nome, ?Kissing a stranger?, ovvero baciare uno sconosciuto. Bignell ha quindi portato in degustazione il suo liquore l?anno successivo ? 2017 ? alla stessa manifestazione ma non sappiamo quanto sia stato apprezzato. Certo ? che nell?occasione non erano previste sputacchiere onde non cadere nella tentazione di un ulteriore riciclaggio.
I primi spontanei e comprensibili moti di repulsione possono essere tranquillamente repressi: un microbiologo alimentare dell?Universit? della Tasmania ha detto che il calore del processo di distillazione dovrebbe eliminare la maggior parte di microorganismi e germi; per il resto ? solo saliva, niente di preoccupante per la salute. Se lo dice lui?
notizia da winesurf.it
Bignell, che si dice sia uno che non sopporta gli sprechi, quando si ? trovato davanti a 500 litri di vino sputato o comunque scartato non poteva restare indifferente. ?Ora ve la faccio vedere io la sostenibilit?? deve aver pensato.
Ha convinto gli organizzatori dell?evento a farsi consegnare gli scarti, ha contattato una distilleria della zona ( la sua a biodiesel si trova in Tasmania troppo lontana per lo scopo) ed ha ottenuto uno spirito di 80 gradi che sembra ricordi un brandy non invecchiato, a cui ha aggiunto acqua distillata (si spera non sputata) per portarlo a 48 gradi.
Spiritoso anche il nome, ?Kissing a stranger?, ovvero baciare uno sconosciuto. Bignell ha quindi portato in degustazione il suo liquore l?anno successivo ? 2017 ? alla stessa manifestazione ma non sappiamo quanto sia stato apprezzato. Certo ? che nell?occasione non erano previste sputacchiere onde non cadere nella tentazione di un ulteriore riciclaggio.
I primi spontanei e comprensibili moti di repulsione possono essere tranquillamente repressi: un microbiologo alimentare dell?Universit? della Tasmania ha detto che il calore del processo di distillazione dovrebbe eliminare la maggior parte di microorganismi e germi; per il resto ? solo saliva, niente di preoccupante per la salute. Se lo dice lui?
notizia da winesurf.it
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