Secondo la leggenda, chi chiudendo gli occhi e dando le spalle alla vasca vi butta una moneta si assicura di tornare nella Citt? Eterna: cos? ogni anno la Fontana di Trevi, uno dei monumenti pi? noti della Capitale (anche grazie alla scena del bagno di Anita Ekberg nel "La dolce vita"), si riempie di monetine. Che finora andavano alla Caritas, ma dal 1? aprile saranno incamerate direttamente dal Comune per finanziare progetti di assisitenza.
Lo stesso, secondo un memorandum firmato a ottobre dal vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, e dall'assessore alla Comunit? solidale e scuola, Laura Baldassarre, accadr? per tutte le altre fontane monumentali della citt?: i proventi, finora impiegati per la manutenzione del patrimonio artistico cittadino, andranno ora ad alimentare i progetti di solidariet? del Campidoglio.
Si tratta di una somma particolarmente elevata: solo dalla Fontana di Trevi, la Caritas cittadina aveva un introito di un milione di euro l'anno, impiegati dall'ente diocesano per una rete di assistenza fatta non solo di mense per i poveri, ma anche di ostelli per i senzatetto, assistenza sanitaria e domiciliare per le fasce pi? deboli, raccolta e gestione di fondi e generi di prima necessit? per famiglie in difficolt? e un "emporio della solidariet?", cio? un "supermercato" gratuito a disposizione degli indigenti. Ora, con il taglio dei finanziamenti causato dal dirottamento delle monetine della fontana, il rischio e che la Caritas si trovi a dover sospendere, o comunque tagliare i propri servizi. Ma finora dall'istituzione non arrivano commenti, in attesa di comunicazioni ufficiali sul futuro del "raccolto" del monumento.
da tgcom24
Lo stesso, secondo un memorandum firmato a ottobre dal vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, e dall'assessore alla Comunit? solidale e scuola, Laura Baldassarre, accadr? per tutte le altre fontane monumentali della citt?: i proventi, finora impiegati per la manutenzione del patrimonio artistico cittadino, andranno ora ad alimentare i progetti di solidariet? del Campidoglio.
Si tratta di una somma particolarmente elevata: solo dalla Fontana di Trevi, la Caritas cittadina aveva un introito di un milione di euro l'anno, impiegati dall'ente diocesano per una rete di assistenza fatta non solo di mense per i poveri, ma anche di ostelli per i senzatetto, assistenza sanitaria e domiciliare per le fasce pi? deboli, raccolta e gestione di fondi e generi di prima necessit? per famiglie in difficolt? e un "emporio della solidariet?", cio? un "supermercato" gratuito a disposizione degli indigenti. Ora, con il taglio dei finanziamenti causato dal dirottamento delle monetine della fontana, il rischio e che la Caritas si trovi a dover sospendere, o comunque tagliare i propri servizi. Ma finora dall'istituzione non arrivano commenti, in attesa di comunicazioni ufficiali sul futuro del "raccolto" del monumento.
da tgcom24
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