Ecco l'abs per le sportive
Da sempre impiegato per la sicurezza attiva nella guida su strada, ora il sistema antibloccaggio fa la sua comparsa anche nel mondo delle sportive dove, a detta della Casa giapponese, pu? portare ad un miglioramento nelle prestazioni
Per ora ? solo un prototipo, ma potrebbe arrivare alla produzione di serie in un futuro non troppo lontano. Si tratta del nuovo sistema ABS che la Honda ha in avanzata fase di studio e che, per la prima volta su una moto, inserisce un sistema "attivo" nell'impianto frenante che lo renderebbe efficace anche in pista. I due impianti freno anteriore e posteriore, infatti, sono dotati di una pompa elettrica ciascuno e sono controllati da un unico sistema elettronico che monitora la velocit? di rotazione attraverso i normali sensori dei sistemi ABS. Con questo schema ? possibile non solo prevenire i bloccaggi, ma anche modulare la ripartizione della potenza frenante in modo da evitare serpeggiamenti e rendere pi? gestibili le variazioni di assetto. Il team Bauer tester? il sistema sul bagnato nella SBK tedesca.
Le simulazioni effettuate dimostrano che, se fosse permesso installarlo, anche in Formula1 il sistema antibloccagio dei freni darebbe significativi vantaggi in termini di tempi sul giro. Nel settore delle due ruote, aggravio di peso a parte, il problema ? che questo dispositivo spesso fatica a rispondere efficacemente alle esigenze della guida al limite. La Honda sta studiando un sistema che attualmente ? allo stadio di prototipo avanzato ma che presto potrebbe essere disponibile per equipaggiare i modelli pi? sportivi della gamma.
Progettato e realizzato in modo da minimizzare l'influenza su peso e baricentro, il sistema consiste in pratica nella realizzazione di un sistema "attivo" di frenata. Rispetto agli ABS tradizionali, che agiscono "tagliando" la frenata quando riconoscono l'inizio di un bloccaggio, il nuovo impianto Honda prevede la presenza di pompe ad azionamento elettrico che possono non solo variare la pressione nell'impianto, ma, opportunamente comandate dalla centralina di controllo, anche mettere in funzione un freno che magari in un dato momento non ? azionato dal conducente.
La moto quindi frena al posto del pilota? S? e no. Si tratta, in effetti, di piccoli interventi correttivi che hanno come scopo la gestione di scompensi d'assetto molto limitati nel tempo, che per? potrebbero amplificarsi indesideratamente prima che il conducente o il pilota riescano ad avvertirli e a tentare una manovra correttiva.
Nell'attesa di test pi? approfonditi, il piccolo assaggio a bassa velocit? offerto dalla Honda sulla pista di Luk in Germania ha messo in luce soprattutto la grande neutralit? di assetto in staccata e l'assenza di sgradevoli vibrazioni dei comandi. Ed ? proprio per questo che il team Bauer impegnato nel mondiale SBK tedesco prover? a impiegarlo in caso di gare su asfalto bagnato.
Da sempre impiegato per la sicurezza attiva nella guida su strada, ora il sistema antibloccaggio fa la sua comparsa anche nel mondo delle sportive dove, a detta della Casa giapponese, pu? portare ad un miglioramento nelle prestazioni
Per ora ? solo un prototipo, ma potrebbe arrivare alla produzione di serie in un futuro non troppo lontano. Si tratta del nuovo sistema ABS che la Honda ha in avanzata fase di studio e che, per la prima volta su una moto, inserisce un sistema "attivo" nell'impianto frenante che lo renderebbe efficace anche in pista. I due impianti freno anteriore e posteriore, infatti, sono dotati di una pompa elettrica ciascuno e sono controllati da un unico sistema elettronico che monitora la velocit? di rotazione attraverso i normali sensori dei sistemi ABS. Con questo schema ? possibile non solo prevenire i bloccaggi, ma anche modulare la ripartizione della potenza frenante in modo da evitare serpeggiamenti e rendere pi? gestibili le variazioni di assetto. Il team Bauer tester? il sistema sul bagnato nella SBK tedesca.
Le simulazioni effettuate dimostrano che, se fosse permesso installarlo, anche in Formula1 il sistema antibloccagio dei freni darebbe significativi vantaggi in termini di tempi sul giro. Nel settore delle due ruote, aggravio di peso a parte, il problema ? che questo dispositivo spesso fatica a rispondere efficacemente alle esigenze della guida al limite. La Honda sta studiando un sistema che attualmente ? allo stadio di prototipo avanzato ma che presto potrebbe essere disponibile per equipaggiare i modelli pi? sportivi della gamma.
Progettato e realizzato in modo da minimizzare l'influenza su peso e baricentro, il sistema consiste in pratica nella realizzazione di un sistema "attivo" di frenata. Rispetto agli ABS tradizionali, che agiscono "tagliando" la frenata quando riconoscono l'inizio di un bloccaggio, il nuovo impianto Honda prevede la presenza di pompe ad azionamento elettrico che possono non solo variare la pressione nell'impianto, ma, opportunamente comandate dalla centralina di controllo, anche mettere in funzione un freno che magari in un dato momento non ? azionato dal conducente.
La moto quindi frena al posto del pilota? S? e no. Si tratta, in effetti, di piccoli interventi correttivi che hanno come scopo la gestione di scompensi d'assetto molto limitati nel tempo, che per? potrebbero amplificarsi indesideratamente prima che il conducente o il pilota riescano ad avvertirli e a tentare una manovra correttiva.
Nell'attesa di test pi? approfonditi, il piccolo assaggio a bassa velocit? offerto dalla Honda sulla pista di Luk in Germania ha messo in luce soprattutto la grande neutralit? di assetto in staccata e l'assenza di sgradevoli vibrazioni dei comandi. Ed ? proprio per questo che il team Bauer impegnato nel mondiale SBK tedesco prover? a impiegarlo in caso di gare su asfalto bagnato.
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