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La passione della moto: (anche) report magione 25 aprile

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    #1

    La passione della moto: (anche) report magione 25 aprile

    ragazzi, vi metto un articolo che ho fatto per una testata locale, parla della passione per la moto, chiedo a i mod se volgiono possono metterlo pure su 4 chiacchiere!


    Difficile poter descrivere una passione come quella per la pista, per le moto, per un mondo fatto di sudore fatica, pistoni, di decimi di secondo e di staccate. E’ un mondo romantico avallato dall’odore della benzina e dal suono di uno scarico. E’ la concentrazione che si esprime in attimi, in quei primi attimi prima di entrare in pista. Ore 12.30, autodromo di Magione. sei davanti alla pit-lane, pronto ad entrare in pista. Attorno a te hai altre 20 moto pronte a scattare non appena il commissario ti da l’ok. C’? un rombo infernale in quei frangenti, ma insolitamente c’? solo silenzio nella tua testa. Sei concentrato, ed hai scariche di adrenalina che ucciderebbero un rinoceronte. Dentro di te rammenti che fino ad un’ora prima stavi scherzando con la ragazza, con gli amici, con tuo padre, poi, quando manca una mezzora buona prima del tuo turno, iniziano i vari rituali : ti infili la tuta di pelle con cura, gli stivali, il casco appena tirato fuori dalla custodia, mentre senti il rombo della tua moto che tuo padre sta scaldando. Pensi a tutto questo e ad un miliardo di altre cose sempre in quei momenti prima del via. Oppure non pensi a nulla. Talvolta si ha una tensione tale che ti acceca la mente. Ma poi arriva il momento di entrare in pista; percorri tutta la corsia dei box e un piccolo interruttore si accende nel tuo cervello: non sei pi? il ragazzetto tranquillo di prima, dentro di te si insedia uno spirito nuovo, diverso, calcolatore ma romantico, coraggioso e folle. In poche parole, ti si scatena l’inferno dentro. Mi metto in piedi sulle pedane per sistemare il retro della tuta, che fa molto Valentino Rossi, ma ormai ? diventato un rito scaramantico, cos? come stiro la gamba destra e finalmente sono pronto per scatenare i cavalli della mia R6. Prima piena, impennata e via a percorrere i primi giri abbastanza guardinghi per scaldare le gomme e conoscere la pista, poi si comincia a fare sul serio. Rettilineo iniziale, quinta piena, con la lancetta del contagiri che segna 13'500 giri, non vedo nemmeno a quanto sto andando, mi aggrappo ai freni ai 150 metri con il posteriore della moto che saltella, lo scarico che scoppietta e con il cuore a 180 pulsazioni. Curva sulla destra e controcurva sulla sinistra: sento la moto che spinge in uscita di curva, vorrebbe disarcionarmi, quasi ? lei che mi trascina. Mi sporgo con il busto, apro la manopola del gas con la ruota davanti che non ne vuole sapere di stare per terra , quasi a voler danzare. Tornante sulla destra, poi la moto che quando apri il gas derapa e allarga la tua traiettoria. Arrivo ad un lungo rettilineo che ti porta ai 250 km/h. E’ l? che la moto canta, urla tutta la sua potenza. Vorrebbe che non finisse mai, ma subito dopo ci sono due curve che sono la vera sfida per un pilota. Gi?, perch? il pilota ? una razza particolare. E’ un pazzo calcolatore, ? in uno stato apollineo e dionisiaco, dentro di se vige una follia controllata, che esprime il suo massimo piacere quando affronta curve da 160 orari con la saponetta che struscia per terra, con la ruota posteriore che accenna a derapare e con gli occhi che ti sorridono di una strana luce. Questa ? la passione della moto; quella stessa passione e pazzia che mi fa sorridere quando, passate le chicanes finali che immettono nel rettilineo, spalanco il gas e la moto comincia ad ondeggiare. Ma dentro la testa, imperterrito, non mi passa nemmeno per un attimo il pensiero di poter chiudere quella manopola del gas. E via cos? per altri giri, fatti di fatica, di derapate, ma anche di duelli, di staccate tardive per poter superare il pilota che ti sta avanti, perch? in pista si ? tutti nemici, anche se nel pieno rispetto reciproco. La passione per il motociclismo ? bella quanto pericolosa: basta niente per poter cadere e rovinare la giornata a te e magari a chi ti segue per un sorpasso azzardato. Ma tutto ci? non ti impedisce di andare sempre pi? forte, giro dopo giro, staccata dopo staccata. Correre in pista ? come stare all’interno di un vortice, con la sostanziale differenza che sei tu attore della tua discesa. E tutto questo in 20 minuti di turno di prove libere. A fine prove, vedi il commissario di pista con la bandiera a scacchi, ? li che il tuo cervello razionale, quello che hai staccato ad inizio turno si re-impossessa di te, e mentre fai il giro di rientro ai box, l’adrenalina comincia lentamente a lasciarti. Dentro al casco un sorriso velato da una goccia di sudore. Rientro dentro nei paddock dove ti aspettano tutti i tuoi amici pronti a prenderti in giro per la minima sbavatura. Nel frattempo tuo padre e la tua ragazza hanno ripreso un colorito accettabile. E non fai in tempo a togliere il casco che gi? pensi alla prossima volta. Gi?, perch? chi ha la passione della moto e dell’andare in pista pensa subito alla prossima volta in cui vorr? sentirsi un novello Valentino Rossi. Non mi interessa quanti sacrifici ci vorranno a livello economico e di tempo, non vedo l’ora di tornare, provare, migliorare. Tutto questo per poter arrivare un giorno a stare seduto sulla mia amata R6 in una griglia di partenza di una gara vera, pronto a scattare al semaforo verde insieme ad altri 20 pazzi romantici come me.

    scusate se son stato lungo
    Last edited by flavietto155; 23-05-06, 15:38.

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    #2
    esattamente quello che provo quando vado in pista, bel report bravo

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