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Cosa fa pi? la differenza tra i tempi di un pilota e quelli di un amatore?

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    #31
    Quindi ? tutto merito dell'effetto Placebo ...

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      #32
      Per girare forte bisogna girare tanto!!
      Poi c'e' chi e' piu portato che arriva prima in certi tempi e alcuni che hanno bisogno di piu tempo ma penso che il 70% di noi se potesse girare all'infinito al mugello con gomme buone sotto al 2 ci arriviamo praticamente tutti!

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        #33
        secondo me anche se giri tanto alla fine arrivi ad un limite invalicabile.....

        per esempio se giro in 2.04 al mugello, anche con una moto nuova con tutti i controlli del mondo potr? arrivare a 2 o forse 1.59 ma mai a 1.55 per esempio

        anche i feeling che si ha con la moto e le gomme, credo che un amatore se arriva al 60% di sfruttamento ? gi? bravo e va gi? forte....

        in moto per andare forte bisogna nascerci e continuare ad andare e forte..... e spessissimo e confrontarti con altri (gare) tranne qualche eccezione come Biaggi che ha incominciato tardissimo

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          #34
          Voglio crederti ma anche quest'anno mi sa non ci arriver? ... ...

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            #35
            Originally posted by LoritZ View Post
            Molto bello questo 3D ed il primo post di nikola040776, sul secondo invece non sono molto d'accordo perch? se anche giri tanto, ma giri e basta, non migliori ... per me gi? per andare sotto il 2' 05" al Mugello o gi? di l? devi iniziare a prendere spunti, magari una lezione o due, o che altro ...

            Comunque anche per me la differenza la fa tanto la non paura in curva, che tradotta diventa il frenare tardi ed aprire presto, ma io stesso sento di aver pi? margine ma ho paura chiuda il davanti per cui mi tengo i miei secondi in pi?, ma anche la moto intera ...

            Guarda, sicuramente entrare in pista con qualcuno (meglio un pilota) serve tantissimo....ma l'esempio riportato di girare 15 volte l'anno con gomme nuove vorrebbe dire fare quasi un campionato....

            Gi? la motivazione fa una grandissima differenza....correre per divertimento o correre perch? sei pagato per farlo, beh penso faccia una bella differenza.

            Chiaro, anche le doti personali hanno il loro peso, inoltre la predisposizione a imparare e migliorare ? soggettiva me ? sempre figlia del "coraggio" e la disponibilit? a mettersi in gioco rischiando sempre di pi?....

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              #36
              Originally posted by m63g69 View Post
              secondo me anche se giri tanto alla fine arrivi ad un limite invalicabile.....

              per esempio se giro in 2.04 al mugello, anche con una moto nuova con tutti i controlli del mondo potr? arrivare a 2 o forse 1.59 ma mai a 1.55 per esempio

              anche i feeling che si ha con la moto e le gomme, credo che un amatore se arriva al 60% di sfruttamento ? gi? bravo e va gi? forte....

              in moto per andare forte bisogna nascerci e continuare ad andare e forte..... e spessissimo e confrontarti con altri (gare) tranne qualche eccezione come Biaggi che ha incominciato tardissimo
              Ma difatti si parla di tempi da amatore veloce non da pilota.

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                #37
                Originally posted by alexdgl View Post
                Esempio, a parit? di moto, prendiamo uno che al muggio gira in 1.55 e uno sopra i 2.00
                Ipotizziamo parit? di conoscenza del circuito.
                Nella guida, quali sono le differenze pi? grandi secondo voi? Staccata/entrata in curva, percorrenza, uscita, traiettorie? Il fatto che il pilota abbia un team che gli cuce la moto su misura?
                Fa pi? la tecnica o il coraggio?

                A voi la parola
                Le traiettorie in assoluto, direi per un buon 90%. In secundis, quanto vuoi forzare/spingere, o in altre parole, quanto ti avvicini al limite

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                  #38
                  Tutto quello che hanno gi? elencato e in pi? forma fisica e condizione psicologica

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                    #39
                    Personalmente credo che la vera differenza la faccia l'inserimento. Quando mi passa un pilota vedo che da moto dritta a sdraiata ci mette un attimo. Riescono a sbattere dentro la moto molto pi? velocemente e inserendo a velocit? pi? alte non hanno la necessit? di rallentare tanto il mezzo.

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                      #40
                      La differenza tra un amatore veloce ed un pilota sta in ogni frangente di guida ed in ogni punto della pista.
                      Sar? pi? evidente nei punti pi? guidati ed un po meno nel veloce ma rimane il fatto che fanno un altra cosa

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                        #41
                        Originally posted by simone30 View Post
                        Personalmente credo che la vera differenza la faccia l'inserimento. Quando mi passa un pilota vedo che da moto dritta a sdraiata ci mette un attimo. Riescono a sbattere dentro la moto molto pi? velocemente e inserendo a velocit? pi? alte non hanno la necessit? di rallentare tanto il mezzo.
                        ''Riescono'' perch? han meno da perdere, perch? giran molto di pi? e han pi? feeling con la moto, perch? quello ? il lavoro e quindi devono provare e cadere e riuscirci per far vedere quanto valgono, siamo sempre l?...un amatore alla fine vuol divertirsi e se non cade mica gli dispiace, poi certo il vero pilota ha davvero naso e si immedesima subito in ogni momento/situazione al meglio...

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                          #42
                          Originally posted by puzzaninni View Post
                          La differenza tra un amatore veloce ed un pilota sta in ogni frangente di guida ed in ogni punto della pista.
                          Sar? pi? evidente nei punti pi? guidati ed un po meno nel veloce ma rimane il fatto che fanno un altra cosa

                          anche io la penso cos?

                          io ho avuto la fortuna di usare una moto ex mondiale sbk.

                          ovviamente con acquisizione dati

                          confrontando i miei dati con quelli del pilota, non quello del mondiale, ma un altro da trofeo che l'aveva usata, la differenza era in tutti i frangenti


                          dal punto di frenata
                          dalla pressione esercitata sul freno
                          dai secondi esercitati alla massima pressione
                          dal tempo che passa dal momento in cui si chiude tutto il gas e si fa la massima pressione
                          da dove si prende il gas in mano e nel mondo in cui lo si prende


                          per nn parlare della tecnica dello stare in sella

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